Honey, Paint Me Blue | l.s.

Capitolo 15

La prima volta in cui Niall ed Harry si uniscono ai ragazzi del B4 per uscire insieme a loro lo fanno in onore della festa a tema anni ottanta organizzata al locale più simile ad una discoteca che il piccolo paese nei pressi dell'HSA abbia a disposizione. Non è nulla di particolare o di eccessivamente trasgressivo, ma gli studenti dell'accademia lo reputano soddisfacente nella maniera in cui hanno bisogno che lo sia. O almeno questo è quello che gli ultimi quattro drink suggeriscono a Louis.

È stato Liam – buon'anima – ad essersi casualmente imbattuto nella locandina dell'evento e ad aver informato il resto dei coinquilini una volta tornato all'appartamento con la sciarpa ancora intorno al collo, ma non c'è stato alcun bisogno di insistere perché i membri del gruppo si illuminassero ed esultassero all'unisono, Liv a prendere parola prima che potessero alzarsi ed iniziare a setacciare i rispettivi armadi alla ricerca di qualcosa da indossare. Quando ha proposto di invitare anche Niall ed Harry ed i ragazzi si sono scambiati un'occhiata consapevole, il castano non ha potuto che sorridere entusiasta e comporre il numero del riccio senza attendere ulteriori indicazioni.

Dunque, eccoli qui.

Con le note di The Loco-Motion di Kylie Minogue a mescolarsi ai movimenti sinuosi delle luci riflesse sulla palla da discoteca appesa al soffitto del locale, i bagliori colorati si alternano a ritmo di musica per intrufolarsi fra i presenti e danzare insieme a loro, l'ambiente luminoso, variopinto e nostalgico come un tuffo in un passato mai vissuto. La folla si lascia andare all'euforia e vaga dal bar e dalle sue invitanti bottiglie semi vuote alla pista da ballo ed al suo pubblico, i corpi estatici a brillare nella notte ed i brani anni ottanta ad ovattare ogni suono percepibile. Vittima della frenesia del momento, Louis beve il presente come potesse scivolargli sui palmi delle mani e dissetarlo fino al mattino.

Nella bolla d'ebrezza all'interno della quale si abbandona, ogni luce appare davanti ai suoi occhi arrossati come quella stessa scia luminosa che osserva vorticare lungo il pavimento cosparso di lustrini e che culmina poco lontano per abbracciare la figura di Liv e metterne in risalto il sogghigno beato, l'abito viola che indossa a volteggiare nella melodia che lo muove, i ciuffi biondi che ha strategicamente arricciato a balzare intorno al suo viso affannato come una pioggia di raggi dorati. Al suo fianco, Liam e Zayn non sembrano essere da meno – non appena le loro dita si trovano ed intrecciano dolcemente, il castano finge di non averlo notato.

Ad una decina di passi, come da manuale, è poi Niall a rubare la scena, i suoi capelli arruffati dal sudore che li impregna e spettina a proprio piacimento ed i soliti, inconfondibili occhiali da sole calati sul ponte del naso. Alza i pugni in aria e lo strattone che assesta trascina con sé i lembi stropicciati della camicia che ha in vano cercato di incastrare nei pantaloni, il grido che ulula così brutalmente sentito da risultare meno bizzarro del previsto. I suoi fianchi si dimenano rispettando le indicazioni date dal testo della canzone e la danza che ottiene è maldestra, goffa e possibilmente oscena – nel senso letterale del termine – ma Louis non può fare a meno di lanciare il capo all'indietro e ridere di gusto, i suoi piedi a scattare d'improvviso così da poterlo raggiungere ed unirsi a lui.

Farlo comporta avvicinarsi anche a Willow ed Harry.

Ed il gesto è mirato.

Forse è il modo in cui la ragazza stringe le mani del riccio e lo trascina in un ballo senza senso, forse quello in cui lui vi si abbandona guidandola elegantemente in ogni piroetta che compie, oppure perché il suo sorriso è così allegro e solare da portare il castano a credere che la musica che lo scioglie ed avvolge abbia origine sulla curva delle sue labbra. Malgrado ciò, a prescindere da quale elemento catturi il suo sguardo, Louis non può che inspirare l'aroma pungente dell'alcol che contamina l'aria e sperare che gli basti per mantenere una scintilla di lucidità.