Honey, Paint Me Blue | l.s.

Capitolo 11

Sono solo due i giorni a separare gli studenti dell'HSA dall'inizio delle vacanze di Natale, e mancano esattamente venticinque ore alla partenza di quello stesso treno che riporterà Louis a casa dei suoi genitori. Contare quanto tempo gli rimanga all'accademia prima della pausa invernale è forse un'accuratezza maniacale, ma non gli interessa. Se può in un qualche modo aiutarlo a contenere lo stato d'ansia che lo tormenta, allora continuerà a farlo.

È a questo che pensa mentre indossa la sua felpa preferita ed osserva il proprio riflesso nello specchio appeso all'interno dell'anta del suo armadio, passandosi sbrigativamente le mani fra i capelli arruffati per dare loro una forma e tentare di apparire il più presentabile possibile.

Normalmente non si prenderebbe il disturbo di farlo solamente per raggiungere il resto dei suoi coinquilini in salone, ma questa è un evento diverso, un evento speciale. Trattandosi dell'ultima serata che trascorreranno insieme, i ragazzi hanno pensato di celebrare fra di loro il compleanno di Louis in anticipo di un paio di giorni, approfittando poi dell'occasione per chiamare al B4 alcuni amici e compagni di corso per un vero e proprio festino in onore della fine del primo trimestre accademico. Tra tutte le distrazioni a cui il castano fa affidamento per evitare di perdersi nelle preoccupazioni, questa è decisamente la più efficace.

Mentirebbe se dicesse di non essere emozionato, ma non può nemmeno negare di percepire quello stesso sentore di disagio che sopraggiunge ad ogni dicembre da due anni a questa parte con l'avvicinarsi delle vacanze. Lo sente aggrovigliarsi alla bocca del suo stomaco, spingendo il suo petto ad ingrossarsi ed appesantirsi al punto da obbligarlo a trarre un sospiro sofferto, il desiderio di fuggire lontano più forte di qualsiasi altra cosa. Ed è ovvio, riflette, dal momento in cui la fine del trimestre porta con sé il vincolo di dover fare ritorno a Doncaster, ma vorrebbe poter sperare in qualcosa di diverso. Per una volta, vorrebbe poter contare sulla presenza di una via di fuga, su una sicurezza in grado di garantirgli che starà bene.

Si volta in direzione della porta della propria stanza con uno scatto nel momento in cui l'eco ovattato delle risate provenienti dal salone si espande per l'intero appartamento, e Louis non impiega un singolo istante di troppo a riconoscere le voci dei suoi coinquilini. Non fatica ad immaginare Liv seduta sul grembo di Liam con il viso fra le mani, Willow appollaiata sul braccio del divano o Zayn con una sigaretta stretta fra i denti, ed il solo pensiero lo scalda abbastanza da arricciare affettuosamente le sue labbra, il battito delle sue ciglia morbido e cadenzato, le sue spalle a rilassarsi nel giro di un attimo.

Quando incrocia nuovamente il proprio riflesso nello specchio, il castano comprende che non abbia senso lasciarsi prendere dal panico, men che meno ora che lo aspetta una serata durante la quale è sicuro che riuscirà a divertirsi e distrarsi come desidera. Nel caso così non dovesse essere, i suoi migliori amici saranno comunque al suo fianco, e Louis ha tutte le intenzioni di godersi la loro compagnia finché gli sarà possibile. Chiude dunque l'anta dell'armadio e, una volta fatto, sospirare e dirigersi verso la porta per uscire dalla propria stanza non si rivela così complicato come temeva.

Mentre scende i pochi gradini che lo separano dall'ingresso, il castano è svelto a rivolgere un'occhiata in direzione della cucina, sul cui bancone albeggiano nel buio i tappi colorati delle bottiglie di alcolici acquistate quel pomeriggio e più pacchetti di snack del necessario, ma sorride ad ogni modo. La musica proveniente dal salone riverbera contro ogni parete quando si ferma alla base delle scale, giungendo fino a lui e spingendolo a scuotere la testa non appena riconosce Santa Baby di Eartha Kitt, certo che non possa che trattarsi di un suggerimento di Liv. Malgrado ciò, quando si sporge dallo stipite dell'arcata per osservare silenziosamente la scena senza farsi notare, Louis si convince che non potesse esserci un brano più appropriato per il momento.