~ CAPITOLO 1 ~

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L'estate passò così velocemente ed era arrivato subito il primo giorno di scuola. Non volevo alzarmi dal letto, ma le urla di mia madre mi fecero così innervosire che volevo al più presto andarmene da quella casa.
Sentii suonare il clacson della macchina del mio ragazzo. Era questo il vantaggio di avere un ragazzo più grande di me, era bello essere accompagnata ovunque da lui anche se a volte era troppo appiccicoso.
Non ero innamorata di lui, ma era più di un anno che stavamo insieme e stavamo già progettando il nostro futuro al college. Per non ferirgli i sentimenti acconsentivo a tutto ciò che mi diceva ma sapevo che la nostra storia non sarebbe durata ancora a lungo.
Scesi di corsa le scale ed entrai immediatamente nella sua macchina:
"Ciao"
Dissi con voce assonnata.
"Giorno amore! Tieni questo è per te."
Ed ecco l'ennesimo regalo di Mett. Ormai avevo perso il conto di tutti i regali ricevuti da lui in un anno.
"È un bracciale portafortuna." Mi disse con un sorriso stampato in faccia come se dovesse fare il modello per una rivista.
"Graz.."
Non riuscii a dirgli nemmeno grazie, che le nostre lingue si stavano già toccando. Avevo sempre amato quei baci dati all'improvviso, peccato che non ammassi la persona che me li dava.
In tutta la mia vita non ero mai stata innamorata di nessuno, nemmeno di Mett, che era il cosiddetto più bello della scuola e apparteneva a una famiglia davvero ricchissima. Ci stavo insieme solo perché mi piaceva passare del tempo con lui e perché potevo godere delle cose che si facevano tra fidanzati.
Arrivata davanti a scuola scesi immediatamente senza salutare nemmeno Mett. Entrata in classe vidi che la mia migliore amica non c'era. Perfetto non poteva cominciare meglio il primo giorno di scuola. Ero seduta al banco da sola quando mi alzai insieme al resto della classe per salutare il professore e vidi che dietro di lui c'erano due ragazzi.
Erano di una bellezza sovrumana, ma non avevo niente da invidiarli, poiché il mio ragazzo possedeva tale bellezza!
"Seduti ragazzi"
Dosse il professore. E intanto tutte le ragazze della mia classe, cominciarono a sbavare come dei cani randagi dietro quei due ragazzi appena usciti da un'agenzia di modelli.
Il professore presentò quei due ragazzi che non sembrarono per niente imbarazzati a tutta la classe.
"Lui è Eric"
Disse rivolgendosi al ragazzo biondo con gli occhi azzurri vicino a lui.
"Mentre lui è Nico".
E rivolse il dito verso il ragazzo bruno con gli occhi chiari, che sembrava avesse la faccia da duro.
Il professore ci aveva lasciati tutti a bocca aperta, quando disse che i due ragazzi erano fratelli. Ancora sotto shock sentii nominare il mio nome dal professore mentre indicava a Eric il mio posto.
Mentre tutte le ragazze mi guardavano come se mi volessero ammazzare, gelose del fatto che io ebbi l'onore di potermi sedere vicino a un così bel ragazzo, lui mi rivolse la parola.
"Ciao, io sono Eric".
Disse dolcemente. Ma in quel momento era suonata la campanella e senza nemmeno rispondergli mi alzai per uscire fuori dall'aula, ma il professore mi fermò dicendomi che dovevo fare gli onori di casa a i due fratelli.
"Professore ora non posso, non può farlo qualcun'altro?"
Dissi con voce scocciata...
"No,perché Eric ha chiesto espressamente di te!"
Ecco, nemmeno lo conoscevo e già l'odiavo, sapevo che sotto quel faccino da angelo si nascondeva il solito ragazzo perverito che pensava solo a scopare.
"Seguitemi!" Dissi come se fossi il loro comandante.
"Io non verrò con te bambolina, mi saprò orientare da solo!"
Disse il ragazzo che al momento non mi ricordo il nome, ah si Nico, ecco odiavo già anche lui.
"Fa come ti pare" Dissi fregandomene di quello che voleva fare.
Feci vedere quasi tutta la scuola a Eric, era davvero un'impresa, ovunque andassimo lui attirava ragazze. Mentre camminavo un pò più avanti a lui mi sentii prendere per un braccio:
"A quanto pare sono seduto vicino a una ragazza che ha un bel caratterino"
Disse Eric quasi ridendo.
"Scusami se prima non ti ho risposto ma andavo di fretta, io sono Aurora piacere. Ora devo andare, fatti aiutare da qualche altra ragazza, sarebbero tutte felici di stare al posto mio".
Non feci in tempo a girarmi che mi prese la faccia tra le sue mani:
"Ma io voglio te".
"Ok, forza tanto abbiamo quasi finito".
Era bello passare del tempo con lui, per la sua età era davvero saggio. Parlammo di molte cose, anche del fatto che io fossi fidanzata da più di un anno. Fu strano quando mi disse che era ansioso di vedere il mio ragazzo.
Appena finimmo di parlare di Mett mi ricordai che mi stava aspettando nella sua macchina. Gli avevo promesso che avremmo pomiciato un pò.
"Eric, scusa, ma ora devo andare sono in ritardo per una cosa."
"Per caso devi incontrarti col tuo ragazzo?"
Disse con voce ironica, quando qualcuno alle mie spalle mi abbracciò. Era Mett, che non sembró per niente dispiaciuto che io fossi mancata all'appuntamento.
"Ehi, dov'eri finita ti stavo aspettando!"
Non ero riuscita nemmeno a rispondergli che Eric si mise subito in mezzo:
"Scusami è stata colpa mia. Ha dovuto farmi vedere tutta la scuola!"
"E lui chi sarebbe?"
Vidi che stava cominciando a perdere la pazienza. Mett era un tipo molto geloso e possessivo e ricorreva sempre alla violenza, così lo presi per mano e dandogli un bacio a stampo, gli dissi che il professore mi aveva obbligato a fargli da guida.
Mentre spiegavo questo a Mett, Eric mi prese la mano:
"Ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo, ora vado a cercare mio fratello"
Sì avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Strano ma il mio cuore batteva a mille. Ma non potevo farmi notare da Mett o si sarebbe fatto strane idee.

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