~ CAPITOLO 12 ~

103 14 0
                                    

"Mamma, sono tornata!" Urlai sbattendo la porta dietro di me;
"Amore, come è andata la gita? Ti sei divertita? " Domandò mia madre sorridendo.
Non avevo nessuna intenzione di rimanere in quella casa un minuto di più. Mia madre mi aveva sempre mentito e io credevo a tutto ciò che mi diceva come una stupida.
Salii in camera mia senza rispondere alla sua domanda e mi affrettai a togliere i vestiti pesanti dalla valigia per mettere quelli più leggeri.
"Ma dove stai andando con quella valigia?" Domandò mia madre preoccupata;
"Me ne vado a Dubai con due miei amici, tornerò presto!" Risposi quasi infuriata;
"Spero tu stia scherzando signorinella!?!" Disse mia madre alzando la voce;
"Perché dovresti andare a Dubai proprio ora? Domandò Leo avvicinandosi a me;
"Non sono affari che ti riguardano, tu non sei mio padre e non lo sarai mai!" Risposi facendomi scappare una lacrima.
Sentii suonare un clacson, probabilmente erano Eric e Nico che mi erano venuti a prendere.
"Prima che tu vada, sappi che quando tornerai sarai in punizione per il resto della tua vita!" Disse mia madre fermandomi da un braccio;
"Io dovrò stare in punizione? E tu, che mi hai mentito da quando sono nata che cosa dovresti fare?!?
"Mentito? Aurora ma di che cosa stai parlando?"
"Lascia stare, io vado!" Risposi fredda;
"Aspetta! Voglio sapere perché stai andando a Dubai..." Domandò mia madre afferandomi da un braccio;
"Vado a trovare mio padre!" Risposi decisa, mentre mi dirigevo verso la porta;
"Tuo padre? Aurora questo è imposs---"
Mia madre non fece in tempo a finire la frase che io avevo già sbattuto la porta di casa dietro di me.

Il papà di Nico o meglio, nostro padre, doveva essere molto ricco visto che per andare a Dubai prendemmo un jet privato.
Nico era andato a sedersi avanti, forse non voleva incrociare il mio sguardo, specialmente dopo quello che è successo in gita.
Se avessi saputo prima che era mio fratello, di certo non l'avrei baciato! Ma che cazzo sto dicendo, sto solo cercando scuse; la verità è che non mi sta affatto bene che Nico sia mio fratello, perché io lo--.
"Aurora, ti va di parlare?" Domandò Eric facendomi tornare con i piedi per terra.
Sinceramente non avevo più il coraggio di guardarlo in faccia dopo quello che è successo.
"Nico mi ha raccontato tutto!" Disse Eric prendendomi per mano.
Tutto? Oh mio dio, Aurora preparati perché probabilmente conoscendo Nico gli avrà anche raccontato che io avevo scelto lui e che ci siamo baciati.
"Mi ha detto che eri andata in camera sua per dirgli che avevi scelto me e lui in quel momento ti ha raccontato di vostro padre! Beh Aurora, sai già cosa provo per te...."
Eric continuava a parlare, ma io non riuscivo a capire più niente. Volevo piangere all'infinito! In quell'istante avrei voluto andare da lui e spaccargli la faccia; lo so che siamo fratelli ma lui sapeva benissimo ciò che provavo per lui.... che idiota che sei Nico. Non voglio più vederti!

"Siamo arrivati, sei pronta per conoscere nostro padre?" Domandò Nico avvicinandosi a noi sorridendo.
Come poteva sorridere?!? Lui rideva e io invece stavo morendo dentro, questo perché non gli importava poi così tanto di me.
"Sì!" Risposi decisa prendendo per mano Eric. Se è questo ciò che voleva a me stava più che bene!

"Benvenuto signorino Nico; benvenuto anche a lei signorino Eric, vostro padre vi sta aspettando nel suo studio." Disse una segretaria facendoci accomodare nello studio.

"Nico! Figlio mio, sei diventato proprio un uomo! Eric, fatti abbracciare, tua madre non vede l'ora di vederti. E chi è questa bella ragazza? Per caso è la tua fidanzata Nico? "
"No, signor Evans, è la mia!" Affermò Eric con arroganza avvicinandomi a lui;
"Sono felice per voi! Allora, a cosa devo la vostra visita?" Domandò il signor Evans sedendosi dietro la sua scrivania;
"Ecco papà, per caso conosci il nome Aurora? L'hai mai sentito nominare?" Domandò Nico avvicinandosi alla scrivania;
"No, figliolo, mai sentito nominare!"
"Basta mentire! Lei è Aurora ed è tua figlia!!" Urlò Nico appoggiando la mani sulla scrivania;
"Aurora?!?"
Il signor Evans spalancò gli occhi, si alzò dalla sedia e si avvicinò a me.
"Ho trovato una foto di te e una certa signora Vivian, ovvero la madre di Aurora e ho trovato anche la tua lettera!" Disse Nico abbassando la testa;
"Oh caro figliolo, ti è sempre piaciuto fare le cose di testa tua. Scommetto che è lei il motivo per cui avete deciso di frequentare una scuola a New York! Mi dispiace deluderti, ma lei non è mia figlia!" Disse il signor Evans facendomi indietreggiare;
"È vero, io e Vivian stavamo insieme, ma non eravamo una coppia felice! Io ero sempre in viaggio per lavoro e tua madre non poteva seguirmi poiché non poteva lasciare il suo lavoro a New York. È capito anche che in un anno ci vedessimo solo 10 giorni. Durante la mia permanenza in Giappone, venni a conoscenza della gravidanza di Vivian. Non riuscivo a capire il perché non mi avesse subito chiamato per darmi questa bella notizia, così decisi di inviarle una lettera; quella lettera che tu, mio caro figliolo, hai letto!"
"Perché non l'hai più inviata!" Domandò Nico sedendosi su una poltrona;
"Perché prima di spedirla Vivian mi chiamò! Mi disse che non ce la faceva più a stare con me e che aspettava una figlia da un altro. È per questo che Aurora non può essere mia figlia! Aurora tua madre è una bellissima donna e aveva tutte le ragioni per fare quello che ha fatto! Detto questo io devo a andare, ho una riunione di lavoro, a dopo!"

Ero lì, immobile, a fissare il vuoto, questa volta però volevo essere forte, non volevo piangere; ma io non sono forte! Anzi sono la ragazza più debole di questo pianeta. Volevo scappare, andare via da tutto questo, così iniziai a correre, uscii da quello studio maledetto e mi andai a scontrare con il signor Evans, facendogli cadere tutti i fogli che aveva in mano.
"Mi dispiace signor Evans!"
Detto questo, ripresi a correre senza una meta precisa....

Only You!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora