~CAPITOLO 14~

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Aurora
Erano passati già 4 mesi da quando io e Nico stavamo insieme. Mi sembrava un
sogno la nostra storia, incredula del fatto che stava durando. Di certo non era una
relazione tranquilla e monotona, anzi con quel suo caratteraccio ci ritrovavamo quasi
sempre litigare ma alla fine ciò che ci univa era sempre più forte di quello che ci
divideva.
Era l’ultimo mese di scuola e come tutte le mattine mi alzai dal letto per prepararmi.
Da quando partii per Dubai senza il permesso di mia madre, in questi mesi sono stata
in punizione e non so ancora per quando durerà, quindi diciamo che in questo periodo
sto facendo la brava ragazza. Uscii di casa e vidi Nico nella sua nuova Poche 918
spyder, un altro piccolo regalo da parte di suo padre, giusto per passare inosservati.
“Buon giorno” dissi entrando in macchina
“Ciao” rispose silenziosamente Nico
“Tutto bene, c’è qualcosa che non va?” domandai incredula del fatto che già di prima
mattina era di cattivo umore
“Si, la mattina non devi farmi aspettare così tanto… la prossima volta me ne vado”
rispose freddo
“Allora la prossima volta vattene”
Perfetto non poteva iniziare meglio questa giornata, ma non riuscivo a capire perché
ultimamente Nico era sempre di cattivo umore…
Arrivati in classe, mi toccava sedermi vicino Eric e da quando lo abbandonai da solo
sul quel jet per ritornare da Nico, il nostro rapporto cambiò e diventò pian piano
sempre più freddo e distaccato. Ero dispiaciuta per questo, con Eric andavo sempre
d’accordo e mi sarebbe piaciuto rimanere ancora sua amica.
“Ciao Eric…” dissi accennando un sorriso
“Ehi come stai?”
“Diciamo che sto bene”
“Stai avendo dei problemi con mio fratello per caso?” mi domandò curioso e quasi
dispiaciuto
“No, è solo che in questi giorni lo vedo molto strano, vorrei poterlo aiutare, ma non
so cosa gli passi per la testa…” risposi apertamente
“Non so cosa sia, però un mese fa ricevette una chiamata da suo padre e da lì cambiò
totalmente umore” disse Eric credendo di aver capito il problema di Nico
Non feci in tempo a risponderlo che venne il professore di storia
“Allora ragazzi l’anno sta per finire e invece di pensare al ballo di fine anno cercate
di studiare il più possibile, soprattutto chi deve recuperare delle grandi insufficienze,
capito Mark?” disse il professor Abrams rivolgendosi a chi purtroppo avrebbe
rischiato la bocciatura mentre tutta la classe rideva.
Anche se di solito le lezioni del professor Abrams erano sempre bellissime, in quel
momento il mio unico pensiero fisso era Nico. Mi voltai per guardare che stava
facendo, ma come al solito lo ritrovai a dormire sul banco, chissà cosa gli avrà detto
suo padre. Alla fine delle lezioni uscimmo da scuola e ci dirigemmo verso la
macchina. Durante il tragitto nessuno dei due parlava e la cosa stava iniziando a
preoccuparmi. “Grazie per avermi accompagnato, a dopo…” dissi dopo avergli dato un bacio sulla
guancia
“Perché?” mi domandò
“Cosa perché?”
“Perché quel bacio, cazzo sono il tuo ragazzo…”
Mi prese la testa di scatto e mi diede un bacio che si trasformò in qualcosa di più…
Scesi dalla macchina ancora più confusa di prima, amavo Nico ma a volte non
riuscivo proprio a capirlo.
“Aurora, finalmente, ho una sorpresa per te!” disse mia madre non appena varcai la
soglia di casa
“Hai deciso di togliermi la punizione? Grazie mamma non ce la facevo più a stare
dentro e uscire solo il sabato e la domenica…” dissi sollevata
“Assolutamente no! Sei ancora in punizione, così la prossima volta ci penserai due
volte prima di scappare di casa” disse mia madre ancora irritata per quello che avevo
fatto
“Wow è davvero ribelle vostra figlia, non me lo sarei mai immaginato!” disse un
ragazzo uscendo dalla cucina
“Vedi la sorpresa di cui ti parlavo è lui! Si chiama Damon ed è il figlio di una mia
carissima amica che per esigenze di lavoro è dovuta partire Turchia, così resterà qui
per tutta l’estate” disse mia madre mentre abbracciava Damon
“Ma che bella sorpresa, una cosa ti chiedo stammi alla larga!” dissi mentre salivo le
scale per dirigermi in camera mia
“Aurora è questo il modo di rivolgersi a una persona che non conosci e poi adesso
dove stai andando dobbiamo mangiare…” urlò mia madre
“Non ho fame!” risposi scocciata
“Scusala Damon avrà avuto una brutta giornata” disse mia madre rivolgendosi a
Damon
“Tranquilla signora Vivian, mi intrigano le ragazze con un bel caratterino come
quello di vostra figlia” rispose Damon a mia madre
“Forse avrà litigato con Nico…” ipotizzò Leo
“Aurora è fidanzata?” domandò Damon
“Si, però ora andiamo a mangiare altrimenti si raffredda tutto” disse mia madre
dirigendosi in cucina.

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