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-Veloce spazio autrice

Nella foto su trovate l'esatta rappresentazione di Gianluca e l'esatta rappresentazione di tutti voi nel commento sotto.

- Fine spazio autrice

........... i puntini dicono ciao a mia moglie...........

«Camilla, ho bisogno di te, devi venire a casa mia ora.»

Cosí dissi in un audio alla mia migliore amica quel pomeriggio, subito dopo che Marco era andato via.

Arrivò un'ora dopo, presentandosi con dei libri e dei quaderni, dicendo a mia madre che doveva aiutarmi in inglese. "Per sicurezza, conosco tua madre" aveva detto lei.

«A poffessoré sei arrivata»
«Regola numero uno, io non sono a proffessoré»
«Scusa bro»
«Neanche bro»
«U zii come ti devo chiamare?»
«Estensione della regola uno: io sono Camilla o qualsiasi suo diminutivo tranne "A Camí"»
«Ok scusa Camy»

Il modo di fare che aveva quella ragazza era strano, cosí deciso, sicuro, non come le altre ragazze, lei, insieme a mia madre era forse una delle poche donne degne della parità di sessi, o genere, perchè Camilla aveva detto che non c'è solo un genere. Questa cosa non l'ho capita bene, ma mi ha spiegato che ci sono pronomi maschili, femminili o neutri e che ogniuno si può identificare con uno, tutti, due o nessuno.
All'inizio mi sembrava una minchiata però mi ha spiegato l'importanza dell'identità di genere e credo che mi vada più che bene fare un piccolo sforzo per rispettare i pronomi di una persona.

Ok dopo questa mia perla per la quale le femministe dovrebbero solo che inchinarsi, ritorniamo a noi.

«Camy ho bisogno di una mano per una cosa e tu sei l'unica persona di cui mi fido a cui lo posso dire»
«Oddio mi spaventi, cos'è successo?»
«Ho sognato Marco»
«E hai bisogno per questo? Tranquillo, io sogno parenti e amici tutto il tempo»
«No, non è quello il punto, ho sognato di baciare Marco»
«Ah, ma tra-»

Partii a ruota libera.
«Forse è stato per il bacio di giovedí, o quelli di lunedí, forse perchè mi si è circa strusciato addosso, o forse perchè abbiamo dormito insieme o perchè l'ho quasi visto nudo dopo la doccia, che poi non sarebbe la prima volta, com'è che dici tu per sottolineare? "Damn" facciamo sport insieme, lo spogliatoio è quello, però mi ha fatto strano; o forse è per la voce che aveva ieri sera o questa mattina, o magari anche per come la luce gli passava davanti agli occhi che erano più blu del blu; però io non sono frocio, no scusa, non sono gay,  quindi non dovrei sognarlo e...»

«ZIO CANTANTE CALMATI, una cosa alla volta, cos'è sta storia dei baci e degli strusciamenti?»
«Eh? Ah no niente, abbiamo visto due tipi che limonavano e gli abbiamo imitati per prenderli per il culo, poi lo abbiamo rifatto altre tre o quattro volte forse cinque per lo stesso motivo, è per prendere in giro i gay»

«Si, certo, e per gli strusciamenti?»
«Stesso preciso identico motivo»

«Mh ok, e però tu sei etero?»
«Eterissimo al 110% che schifo i gay»
«Però ti ha iniziato a fare effetto in qualsiasi momento dopo che ti ha baciato»
«Ma non effetto CEH solo strano»

«Ma esiste una ragazza che ti piace?»
«No, che schifo»
«Ma solo perchè "le donne sono inferiori" giusto?»
«Ovvio, sono talmente in basso che mi farebbe schifo pure scoparci, che poi, non tutte, alcune tipo tu, la mamma, la nonna, Giulia anche se è lesbica e altre ragazze le considero pari dai, sono intelligenti e tu ad esempio saresti un presidente o qualcosa di importante perfetto»

«Aw grazie, tornando a noi, tu sei eterissimo al 110% però, le donne non ti attirano ne in modo sessuale ne romantico, hai baciato e ti sei strusciato Marco, da quel momento ti fa un certo effetto e, ultimo ma non meno importante, lo hai sognato e ti sei pure svegliato con l'alza bandiera»

«Ehm, si?»

«Ah e fra l'altro, negli ultimi giorni stai ripensando alla parità di genere, hai apprezzato il discorso sull'identità di genere, hai accettato Giulia e prima ti sei scusato perchè hai detto frocio e non gay»

«Si ma perchè alla fine a me non fanno niente i gay, Giulia mi sta simpatica e le donne poverine hanno fatto anche troppo negli anni»

«Gianluca Nicoletti, tu non sei etero, io lo sapevo già da mo, ma è arrivato il momento di dirtelo»

«Ma che cazzo dici, sono etero, credo, si sono etero, però ultimamente guardavo il culo dei ragazzi per strada, però sono etero, ma le ragazze non mi piacciono, però boh, più che i ragazzi forse mi piace Marco»

«MA DIO MIO CE L'HAI FATTA SAINT GESUS»

Mi si lanciò al collo abbracciandomi.
Mi fece un sorriso che non le avevo mai visto prima.
«Proud of you my little man»
«Ehm ho 5 in inglese ti ricordo»
«Ah si scusa, sono orgogliosa di te, felice per il tuo coming out»
«Ah, ehm grazie, solo che Marco è etero»
«Ma allora sei proprio fuso eh, a Marco ci penso io, entro domani ti do la conferma se è etero o no»
«Possibilmente entro fine scuola, che dopo abbiamo la partita cosí almeno mi atteggio un po' negli spogliatoi»

Ridemmo, mi sentivo più leggero, come se avessi sempre avuto un peso che non sapevo di avere. Nella mia famiglia nessuno era omofobo, però avevo sempre pensato a un concetto diverso di uomo.
E non parlo di vestiti, perchè io e il mio gruppo non ci eravamo mai fatti problemi con accessori, smalto o quel po' di trucco che ci si metteva per coprire le occhiaie da sbronza. Però boh forse Marco mi era sempre piaciuto, solo che pensavo fosse forte amicizia.

Mamma mia, ero proprio gay gay.

-Spazio autrice

Probabilmente pubblico un altro capitolo sta sera, come avevo detto, andrà tutto abbastanza velocemente quindi pure il coming out. Spero vi sia piaciuto.
Nel prossimo capitolo iniziano le cose un po' più mlmlmlmlml.
Ah e rip per la Camy che fa la parte della psicologa.
Bye <3

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