-Altro breve spazio autrice
Prendiamoci un attimo per ammirare la bellezza di Manu Rios. Ecco, Marco è lui versione coglione.
- Fine spazio autrice
Suonò la campanella dell'ultima ora, subito dopo avevo una partita di calcio contro dei tizi mai visti prima.
Ora aspettavo Camilla con ansia.Eccola.
«Ok ci sono, actually he isn't straight, tradotto nella tua lingua, è chiaramente bisessuale con preferenza maschile, attivo e pronto a sfondarti»
«No aspetta che?!»
«Ti spiego, le ragazze le guarda poco, per lo più il culo, quando si alzano i ragazzi gli fissa spudoratamente il cazzo, cerca contatto fisico molto di più con i ragazzi che con le ragazze e ci sono altri fatti e cosine che non hai il diritto di sapere. Per quanto riguarda lo sfondarti, ti cerca di continuo e tutto il resto, quindi se gli piace qualcuno quello sei tu»«Camilla, oggi si troieggia»
«Ma che ti è partito il mood principessa sassy tutto d'un botto, manco Louis Tomlinson»
«Chi?»
«Eh? Niente niente».......
Ok ero rimasto io.
Entrai negli spogliatoi prima della partita, seguito da tutta la squadra e ovviamente anche da Marco.
Volevo subito attirare la sua attenzione, cosí mi levai la maglia e iniziai il discorso motivazionale in quanto ero il capitano della squadra.Mi misi proprio davanti a lui e mentre dicevo le solite robe, ogni tanto lo fissavo con un sorrisetto.
Alla fine del discorso facemmo il nostro urlo e preso dal momento gli tirai una sculacciata.
Non avevo tenuto conto peró del fatto che me l'avrebbe tirata indietro, e che aveva il doppio della mia forza.Mi scappò un verso strozzato, PER QUANTO IO SIA VIRILE, FORSE un urletto.
«Ma che fai, non devi mica sentirti in imbarazzo Gianlù»
«Non sono in imbarazzo»
«Ma che fai mi rispondi seriamente?»
Ghignò facendomi scorrere un brivido per la schiena. (Non ho visto death note ma ho sta frase nei per te in tutti i modi possibili e immaginabili)Decisi di lasciar perdere e di correre in campo.
.........
La partita era finita, entrammo esultando negli spogliatoi, avevamo vinto. Feci l'ennesimo discorso insieme all'allenatore, poi corsi alle docce.
Purtroppo o per fortuna, queste non avevano le porte, corsi quindi davanti a quella in cui sapevo si sarebbe messo Marco e aspettai.
Incredibile come dopo aver ammesso a me stesso di essere gay mi fosse partita d'un botto tutta la voglia di farmelo. Forse era la gayaggine repressa.
A un certo punto vidi Gesù Cristo.
Arrivò Marco con un asciugamano in vita, tutto sudato.
Poi,
TOLSE
L'
ASCIUGAMANO.Stavo per morire.
Aprii l'acqua reprimendo l'istinto di lanciarmi nella sua doccia.
Iniziai ad insaponarmi, controllando da una mattonella fatta a specchio se mi stesse guardando.
E LO STAVA FACENDO SIGNORI.
Avevo casualmente appoggiato il bagnoschiuma a terra.
Mi abbassai in modo molto poco troio.Tornando dritto, lo vidi che mi fissava, decisi di divertirmi un altro po'.
Mi girai e dopo averlo guardato negli occhi per un po', aprii l'acqua e mi sciacquai tenendo la bocca leggermente aperta e badando bene a far scendere una mano sul petto per segnare un percorso che arrivasse al cazzo.
Incontrammo lo sguardo di nuovo, poi mi cadde un po' più in giù. Aveva le gambe strette, sembrava stesse trattenendo chissà cosa.
Pensai fosse abbastanza, cosí chiusi l'acqua e me ne andai.
Mentre uscivo mi sentí prendere per il polso e mi ritrovai attaccato al muro.
«Ti azzardi un'altra volta a fare cosí e ti ammazzo, ti vedono tutti con le docce aperte»
«E?»
«E se proprio devi fare cosí, fallo quando sei solo con me coglione»
«Oooookei bro»
«Ah e un'altra cosa, hai un culo che è peggio di una statua greca»
«Sei un po' sus oggi bro»
«Stai zitto va là»Se ne andò e io non potei trattenere una risata. Lo avevo in pugno.
-Spazio autrice
Capitolo corto corto di passaggio, scusate per l'attesa hahaha
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bro
HumorSta cagata di storia prende ispirazione da un video tik tok che vi lascio sotto, per capire la trama guardate lí o altrimenti pensate alla fine che fanno tutti gli omofobi, in questo caso si parla di due ragazzi Gianluca e Matteo davvero molto etero...