7.

711 57 178
                                    

Camminammo fino a casa mia nel silenzio più totale.
Arrivati davanti al cancello Marco mi fermò.
«Sei sicuro che vuoi dire tutto tutto? Va bene anche se trovi una scusa»
«Tranquillo bro, dico tutto»

«Ma perchè continui a chiamarmi bro, nel senso, ok non stiamo insieme, ma non siamo neanche amici e basta»
«Lo so, ma se anche stessimo insieme, probabilmente ogni tanto continuerei a chiamarti bro, solo per ricordarmi che qualsiasi cosa succeda tu rimani prima di tutto l'amico che ho sempre avuto»
Sorrise senza dire niente, mi prese per mano e ci avviammo lungo il sentiero che portava alla porta.

Entrammo.
I miei erano in salotto.

«Ehm, mamma, papà, posso chiedervi una cosa, se non è troppo?»

Alzarono gli occhi, e vedendo me e Marco in piedi, lui con gli occhi rossi e una valigia e le nostre mani intrecciate, mi guardarono aspettando.

«Dunque, come lo spiego...»
«Come vuoi tu tesoro, hai tutto il tempo che vuoi»

«Ecco, allora, si da il caso che io e Marco ci stessimo ehm, baciando, ma poi è entrata Cinzia che ha fatto una scenata e l'ha cacciato di casa, suo padre non è riuscito a fare niente e ehm, volevo chiedere se visto che non ha dove stare lo possiamo ospitare noi»
Pregai in silenzio tutti i santi che conoscevo, ripromettendomi di leggermi la bibbia se mi avessero detto di no.

«Ma, tu e Marco, state insieme?»
«No, cioè, forse, boh può darsi, a me Marco piace, a lui non lo so»

«Si che mi piaci cretino» disse fra i denti arrossendo leggermente e portandosi una mano a stringere la radice del naso.

«Oh beh, ad ogni modo, tranquillo, puoi stare da noi, Arturo parlerà con i tuoi, lui è di sicuro piú bravo di me in queste cose, tranquillo Marco, si risolverà tutto»
Lui istintivamente abbracciò mia madre, scusandosi in seguito ma ricevendo solo un altro abbraccio in risposta.

Andammo in camera a sistemare le sue cose, per fortuna, per quanto più alto fosse, avevamo la stessa taglia.

«Hai sentito, si risolverà tutto mh?»
Lo abbracciai, posandogli un bacio sulle labbra.
Rimanemmo un po sul letto a farci le coccole.

.........

Dopo cena Marco ed io aiutammo i miei a sparecchiare, poi andammo in camera. Per quanto mi dispiacesse terribilmente per quello che era successo, ero decisamente contento di averlo intorno h24.

«Marco»
«Dimmi»
«Facciamo la doccia insieme?»
«Sai che non finirà bene vero, dopo la partita poi»
«Si come no»

HAH SFIGATO, mo chi glielo dice che era proprio quello che volevo? Rido.

Ci spogliammo ed entrammo in doccia.
Era abbastanza grande, ma comunque eravamo vicini. 
Stava andando tutto troppo liscio quindi decisi di darmi una mossa.

«Me lo dai tu il bagnoschiuma?»
«Tu non sei mica sano eh»
«Quindi?»
«Dammi»

Feci un sorrisetto da coglione di quelli  da fotografare proprio.

Iniziò ad insaponarmi le spalle, poi le braccia, il collo e il petto.
Scese verso il basso, passò molto velocemente sul cazzo di proposito, poi andò alle cosce e alle gambe.

Io seguivo attentissimo ogni movimento. Tornò su e passò alla schiena, arrivò sempre più in giù, passò alle natiche dove lasciò pure uno schiaffo.

«Mi piace il tuo culo»
«Sono contento»
«Chissà se ci si sta bene»
«Non lo so, prova»
«Mi stai dando il culo?»
«Qualcuno deve pur farlo il passivo»
«Di la verità che ti piace troppo il mio cazzo»
«Effettivamente è da un po' di giorni che sono curioso di come sia, in bocca mi sta bene, poi in altri buchi volevo provare»
«Sei proprio gay»
«Tu non sei da meno»

Stava passando le mani sul mio amatissimo fondoschiena ma all'ultima mia frase, senza preavviso, avvicinò un dito alla mia entrata e ce lo mise.

«Non sono da meno, ma quello che lo prende sei tu»
Iniziò a muovere il dito, a dire il vero era bello. Molto. In quel momento mi rimangiai tutto quello che avevo sempre detto sul prenderlo in culo. Mi sarebbe proprio piaciuto.

«Ancora per favore»
«Ne vuoi un altro, sei serio?»
«Si.»

Mi accontentò. All'inizio bruciava un po' ma mi abbituai in fretta. Iniziai a spingermi sulle dita preso dall'eccitazione.
«Facciamo che finiamo di lavarci e poi andiamo sul letto eh? Sai com'è è la prima volta che lo faccio con un ragazzo e penso anche tu, poi è la nostra di prima volta, vorrei stare un po più comodo»

Accettai, ci risciacquammo in fretta, poi andammo sul letto mezzi asciutti.

Mi buttò sulle coperte per poi sedersi sopra di me. Era la prima volta che lo avevo addosso nudo e inutile dire che ero duro come una roccia.

Ci baciammo incrociando le lingue, intanto Marco aveva reinfilato le due dita facendomi gemere.
Si spostò da sopra di me e mi fece mettere le gambe sulle sue spalle, poi mise il terzo dito.

Cercavo di non urlare e di gemere a bassa voce, e lui pure, dal momento che aveva un labbro fra i denti e lo dtringeva abbastanza.

«Dove hai i preservativi?»
«Mi sono ingoiato la tua sborra due volte e tu idem, non credo servano a tanto a questo punto, poi incinto non posso rimanere.»
«Ah e in più, ho fatto gli esami un mese fa e stavo bene, poi non ho più fatto niente con nessuno»

Annuí velocemente.
Sfilò le dita e mi guardò.
«Sicuro?»
«Vai»
«Poi dimmi se mi devo fermare»
«Tranquillo»

Iniziò ad entrare lentamente, soprattutto, attento a ogni mia espressione.
Faceva male? Si.
Lo fermai? Ma neanche morto.

Si fermò una volta dentro, aspettando di farmi abbituare.
Ci misi davvero poco ad abbituarmi, cinque minuti al massimo. Feci segno a marco di andare avanti.

«Che? Di già? Ma sei proprio una troia»
«Che ci vuoi fare, hai il fidanzato troio»
«Fidanzato?»
«Si, cos'è non vuoi?»
«No no, perfetto cosí»

Sorrise e lasciò una stoccata facendomi gemere.
Inizió a spingere ripetutamente.

In quel momento ero in paradiso, solo io, lui e il letto. I nostri corpi attaccati che ne formavano uno solo.
Andammo avanti per un po' poi vennimo entrambi.

«Oh beh, a me è piaciuto»
«Direi di sí, però mi fa male il culo adesso»
«Cazzi tuoi»
«Grazie eh»
«Tanto nel giro di una settimana ti abbitui, preparati a farlo ovunque tesoro»
«Prossimo posto la doccia, sappilo»

- Spazio autrice

Eccomiiii, scusate l'attesa, ma ieri sono stata fuori tutto il giorno e non sono riuscita ad aggiornare. Finalmente hanno spazzato i gianmarco.

broDove le storie prendono vita. Scoprilo ora