8.

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Nei giorni seguenti non eravamo più riusciti neanche a farci una seghina veloce a vicenda, dato che i miei genitori giravano costantemente per casa.

Necessitavo di farmi sfondare dal mio bro/fidanzato, possibilmente in doccia.

A parte quello però, era un po' che pensavo a come sarebbe stato farci vedere insieme come coppia in pubblico.
Per di più era appena iniziato giugno quindi mi sembrava un bel momento per fare coming out.

Decisi di chiederlo a Marco.
«Amo, a te darebbe fastidio tipo stare insieme in pubblico?»
«Ma noi siamo sempre insieme in pubblico tesoro»
«No, intendo, insieme tipo per mano, baciarci in pubblico eccetera»
«Ah okeeei, no no, liberissimo di saltarmi addosso quando vuoi, e mi approprio della stessa libertà»
«Mh okey okey, thank you so much honey»

Si, stavo migliorando in inglese, credo sia una sorta di gay power.

.......

Dopo scuola avevamo allenamento, decisi quindi di testare la mia libertà di "saltare addosso" a Marco.
Gli presi la mano stringendola forte e gli lasciai un bacio sulla guancia proprio mentre stavamo arrivando.

Mentre ci cambiavamo, lui decise di lasciarmi una pacca sul culo e, quando un altro ragazzo della squadra, pensando fosse un gioco, provò a tirarmene una anche lui, il mio ragazzo gli afferrò il polso dicendo "no carissimo, questa è roba mia".

Uscimmo anche dallo spogliatoio per mano, ma mentre stavamo per andarcene due dei ragazzi ci fermarono.
«Fai sul serio capitano?»
Disse chiudendo la porta dietro le sue spalle.
«Eeee si perchè?»
«Sei diventato frocio e ti fai il portiere?»
«Circa sí ma ho due precisazioni, "frocio" come dici te, lo sono sempre stato, in più non sono io che mi faccio il portiere, è lui che si fa me»
«Che merda Gianlù, pure nel culo te lo fai mettere»
«Beh si, è decisamente piacevole devo dire»

Mentre lo dicevo, portai le braccia di marco attorno alla mia vita e avvicinai il sedere al suo pacco.
«Dai ma fai il serio fra, non cosí, ragazzi, guardate, abbiamo il capitano  gay, e pure il portiere»
Disse lui rivolto alla squadra.

Un ragazzo nelle panchine di destra parlò.
«Embè?»
Poi un altro.
«Cazzi loro»
E un altro.
«Pure il centro campista» disse rivolto a se stesso.
«Se è per questo pure un difensore» e i due si presero per mano.

Gli altri si limitarono ad annuire, alcuni applaudirono augurando alle coppie il meglio.

I due ragazzi che erano venuti a sfotterci se ne andarono stizziti, forse anche un po' sculettando.

Piano piano se ne andarono tutti, ma quando stavo per uscire anche io Marco mi fermó.
«No aspetta vieni qui, ho bisogno del culo, a casa tua non si riesce a fare niente»
Sorrisi e lasciai la borsa a terra.

Iniziammo a baciarci dirigendoci verso le docce, era un bacio talmente bisognoso da farci eccitare tutti e due molto in fretta.
Nel tragitto fino a uno dei cunicoli dove era messo il doccino, i vestiti volarono per terra.

Marco mi prese in braccio e mi appoggiò alla parete aprendo l'acqua che bagnò gelida i nostri corpi, facendoci scorrere un brivido dato il calore che emanavamo.

Iniziò a prepararmi. Dato che ancora non mi ero abituato ci volle un po', considerando che bruciava abbastanza. Quando però fui pronto, il mio ragazzo si posizionò sotto di me ed entrò lentamente ma in modo costante, senza fermarsi.

Gemetti un po' dal dolore, poi come la volta scorsa, gli feci cenno di muoversi e lui iniziò a spingere, trasformando lentamente il dolore in piacere.

«Marco, più veloce, e più forte»
«Come vuoi principessa»

Mi fece spostare, mettendomi a 90.
Si rimise dentro di me e inizió a fare come gli avevo chiesto.
Nonostante sapessi benissimo che una volta finito avrei avuto la schiena e il fondoschiena a pezzi, dato che era già successo, continuavo a chiedere di più perchè era davvero troppo che non mi toccava.

Mentre spingeva, passava dal torturarmi i capezzoli a pompare la mia erezione, senza però mai smettere di baciarmi e mordermi il collo.

Venni urlando il suo nome, ma dato che ancora lui non era arrivato al limite, lo lasciai muovere fino a che non sentí il suo sperma colare dalle natiche.

«Woah, era da troppo che non lo facevamo, e da troppo che volevo farlo in doccia»
«Già, il tuo culo è sempre fantastico amore mio»

........

Una volta rivestiti e tornati a casa, ci aveva attesi un'ottima notizia.

«Ragazzi, dal momento che a breve finisce la scuola e noi abbiamo davvero tanto bisogno di riposarci, abbiamo pensato di prenderci 2 settimane di vacanza, andiamo qualche giorno dai nonni in Piemonte, poi passiamo il resto del tempo in albergo lí vicino, voi avete il compito di tenere bene la casa in nostra assenza»

Aveva detto mia mamma. Noi avevamo annuito, poi ci eravamo guardati. Una volta congedatisi i miei genitori, avevo sussurrato a Marco.
«Sai che significa vero?»
«Certo tesoro, sesso, coccole, sesso, cibo, sesso e ho già detto sesso?»

Per festeggiare ci mangiammo un gelato, dato che era l'unica cosa che potevamo fare con loro in casa.

-Spazio autrice

Ehiiii, scusate tantissimo l'assenza, mi sembra una vita che non pubblico, però sono stata davvero tanto impegnata fra compleanni e cene.
Spero che il capitolo vi piaccia <3

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