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Sei ragazze sulla spiaggia, di notte, corrono verso il mare, una si bagna i piedi nell'acqua e poi ride, le altre ridono con lei. È una ragazza abbastanza alta, ma la sabbia non lo fa notare, ha i capelli castani, corti, raccolti in tre trecce, contornate da piccole perline colorate. Le piace molto il mare di notte, è rilassante, calmante e pieno di avventure allo stesso tempo. Se potesse andrebbe ogni giorno sulla spiaggia di notte ma in realtà quella è solo una breve avventura, perché i genitori le stanno venendo a chiamare ed è ormai ora di andare. La ragazza torna indietro, leggermente triste ma troppo piena di euforia per notarlo, con i piedi pieni di sabbia e bagnati, ma felice, felice come non era mai stata, energica e pronta a qualsiasi cosa. Putroppo il futuro non prospetta chissà quale avventura, è ora di andare a casa, ma la ragazza è talmente felice che preferisce ridere sulle scapre insabbiate piuttosto che piangere sul fatto che è ormai troppo tardi per restare in spiaggia. Così, goduti gli ultimi attimi, la ragazza e le sue 5 amiche salgono in macchina e arrivano in hotel, una gara le attende il giorno dopo ed è già quasi mezzanotte, sarà meglio dormire! Ma la ragazza ha troppa energia, e accende la cassa, i maneskin pronti a darle ancora più carica, le compagne di stanza la seguono, ma poi una si mette gli auricolari, e l'altra le cuffie, e la terza preferisce uscire dalla camera, e la ragazza inizia a perdere energie. Alla fine la cassa viene spenta, ognuna prende le sue cuffie e il suo telefono, qualcuna dorme, altre preferiscono restare sveglie ancora un po', scrollando tra i post triti e ritriti di instagram e rispondendo agli ultimi messaggi. Alla fine anche la ragazza decide che forse è ora di dormire. Scollega le cuffie, spegne la luce, mette il telefono in carica, e torna a letto. Riesce a dormire? Non lo so scusatemi, è ancora qui accanto a me ma ho anche io le cuffie e non riesco a capire se dorme o no. Si, tutto questo è successo veramente, e si, sto parlando di una mia compagna di stanza. E ancora si, io sono l'emarginata che nota queste cose solo perché preferisce non far parte di tutte queste cose piene d'energia.
