L'accompagnai a casa.
"Vengo a casa tua alle 19.30, Max?" mi chiese.
"Si, metti quel vestito." sorrisi.
"Si, a dopo." mi baciò e entró in casa.
Tornai a casa, mi feci una doccia e uno shampoo. Erano le 17.30, misi una tuta e scesi giù a vedere la televisione.
Squillò il telefono.
"Si?" chiesi.
"Max! Sono Nicole." quasi urlò.
Cazzo!
"Hei." dissi semplicemente.
"Come stai?" chiese.
"Bene, tu?" chiesi.
"Bene."-rispose.-"Mi manchi." disse.
"Anche tu." dissi.
"Ti voglio bene." disse.
"Anche io, Nicole." ci salutammo e staccai.
Erano le 18.30 andai di sopra, misi quel vestito che avevo appena comprato e i tacchi neri. Andai in bagno, mi truccai un po' e misi un po' di profumo.
Presi l'anello e lo misi nella borsa nera, presi il cellulare e il portafogli.
Alle 19.20 arrivò Alex..
Cazzo quant'era bella. Aveva un vestito blu di pizzo, corto e scollato, scarpe argentate più o meno altre quanto le mie e una collana di perle.
"Wow." riuscii a dire quando entrò.
Sorrise.
"Guardati, Max. Sei bellissima." mi venne incontro.
"E tu...tu sei una principessa." la baciai, mi erano mancate quelle labbra.
"Dove si va?" si staccò rimanendo tra le mie braccia.
"A cena." chiamai un taxy che ci portò nel famoso ristorante.
"Max..ma qui è troppo costoso." disse consultando il menù.
"Tutto per te." ordinai.
Sorrise.
"Che vista!" esclamò.
Finimmo di mangiare.
"Alex.." mi avvicinai a lei.
"Dimmi amore." sorrise.
"Alex io ti amo, tu mi fai felice, mi hai fatto sorridere e non lo facevo da tanto, tu mi capisci. E io beh..io ho bisogno di te.."-mi fermai vedendo che quasi piangeva.-"Io voglio proteggerti, voglio farti mia, voglio dimostrarti quanto sei importante per me." conclusi.
"Max..io ti amo come non ho mai amato, sin dal primo giorno. Quel scontro, quel tuo atteggiamento, quel tuo modo indifferente, quel tuo evitarmi, quel tuo primo sorriso, quell'incontro al parco con Jeorgia, quelle lacrime che ho versato per te, quella profonda gelosia, quel primo bacio, quella tristezza provata quando sei partita, la gioia provata quando sei tornata..e..la gioia di aver passato una notte con te, la gioia che mi trasmetti ogni singolo giorno." disse ormai piangendo.
"E ora sei felice?" le chiesi quasi piangendo.
"Più delle altre volte, amore. Grazie a te." mi abbracciò.
Mi staccai, forse ci restò male, presi l'anello dalla borsa e mi avvicinai di nuovo.
"Alexandra Rodriguez vuoi essere la mia ragazza?" le chiesi sorridendo.
"Max..." disse.
Sorrise.
"Si, Max. Si!" mi saltò addosso.
Le misi l'anello e ci baciammo.
Andammo a casa mia, ormai anche sua, continuammo a baciarci.
"Ti amo." disse.
"Ti amo." dissi.
Facemmo l'amore, quella notte.
L'amavo.
Mi amava.
Ci amavamo.
Eravamo l'amore.