I'm not yours.

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Entrai in casa e mi sedetti sul divano.

Cosa cavolo era successo?

Perché me ne sono andata?

Lei non è come le altre.

Ho paura?

Mi addormentai facendomi queste domande.

02.30

"Max, tesoro." una voce femminile.

"Max, piccola." una voce maschile.

"Chi siete?" chiedevo impaurita.

"Siamo noi Max, mamma e papà." entrambi dicevano.

"No, loro sono morti. Mi hanno lasciata da sola." mi veniva da piangere.

"Amore.." un'altra voce.

"Chi sei?" non la riconoscevo.

"Sono io, Jeorgia, la tua ragazza." la sua voce.

"No. Lei non è la mia ragazza, mi ha tradito.." una lacrima.

"Max, vieni da me." la sua voce, quella voce così bella e dolce.

"Alex sei tu?" chiesi.

"Si piccola, sono io." sorrideva.

8.00 *driiin*

Mi alzai di scatto, respirando a stento.

Andai a sfarmi una doccia pensando al sogno, quel sogno così strano.

Lei era lì, anche lì.

Jeorgia era tornata, l'unica che abbia mai amato..

Mamma e papà era lì..

Mi preparai cercando di evitare di pensare al sogno.

Uscì di casa, decisi di non andare a scuola e mi diressi da lei.

Eccola lì, sorrideva e mi guardava.

"Max!" esclamò sorridendo venendo verso di me.

"Jeorgia.." la guardai.

Non era cambiata, i suoi capelli neri, i suoi occhi color ghiaccio, il suo sorriso.

"Come mai sei qui?" mi guardò.

"Stavo passando per di qui.." cercai una scusa.

"Andiamo a farci un giro?" mi prese la mano.

Annuì.

Andammo al parco, notai Alex ma feci finta di niente.

"Come stai?" mi chiese stringendo la mia mano.

"Bene."

Ci sedemmo su una panchina, Jeorgia si sedette sulle mie gambe.

"Mi sei mancata.."-mi baciò.-"Non andartene."

"Max." una voce spezzata mi chiamava.

Mi girai, era lei e...piangeva.

"Alex." dissi spostando Jeorgia.

Si avvicinò a me e mi abbracciò.

Un abbraccio.. Era da tanto che non ne ricevevo uno.

"Hei.."sussurrai stringendola a me.

"Max!" era Jeorgia.

Mi staccai.

"Non avvicinarti a lei." disse Jeorgia spintonando di poco Alex.

"Non toccarla." guardai Jeorgia.

"Max...io ti amo.." disse Jeorgia.

"Cazzate, tutte cazzate." me ne andai, portando con me Alex.

"Max.."

"Dimmi."

"Scusa, non volevo.."

"Non hai fatto niente."

L'accompagnai a casa.

"Ci vediamo domani a scuola." dissi quasi andando via, ma mi fermò.

"Max." mi guardò negli occhi.

La guardai, i suoi occhi rossi e gonfi, perché piangeva?

Mi baciò.

L'ha fatto, mi ha baciata, lei.

Si staccò sorridendo.

Il suo sorriso.

"Piangevo perché ti voglio mia." mi guardò negli occhi.

Cosa?

"C-ci vediamo." me ne andai.

Dovevo andare via, dovevo tornare a casa.

Andai a prenotare dei biglietti per Londra. Volevo rivedere il mio adorato fratellone.

La partenza era prevista per le 23.00 di domani. Sarei andata a scuola, avrei risolto delle cose e sarei partita.

Tornai a casa, preparai la valigia lasciando qualche cosa per domani.

Mi addormentai.

22.00

Mi svegliai sentendo qualcuno bussare alla porta.

Aprii.

"Max." lei.

"Che ci fai qui?" dissi.

"Devo parlarti." mi guardò.

"Okay, parla." la guardai.

"Mi sono innamorata di te." guardò le sue scarpe.

"Alex, io..domani parto per Londra, torno a casa." la guardai.

"Cosa?"-urlò di poco.-"Tornerai, vero?" mi guardò.

"Si, devo continuare la scuola qui." dissi.

Mi abbracciò.

"Alex.." sussurrai.

Si staccò e la baciai.

"Buonanotte." disse sorridendo.

"Notte." si allontanò e chiusi la porta.

00.30

Mi addormentai sorridendo.

Back in my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora