Capitolo 21 || Allenamento particolare

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I dolori dovuti ai malanni passare dopo una settimana, anche se andai a scuola con la febbre lo stesso, senza il consenso di Rose. Oggi era Venerdì e per le prime ore avevo la Troia di quella di matematica.
-Buongiorno, prego accomodatevi.- disse lei gentilissima. Come sempre io mi sedei nell'ultimo banco vicino a voi sapete chi.
-Bene, oggi verifica a sorpresa.- disse lei felice battendo le mani. STA STRONZA. Consegnò il compito felicissima a tutti, e poi io lo iniziai. Sinceramente, e credo di non essere l'unica a fare così, finii dopo 20 minuti, e guardai un po' in giro per vedere se qualcuno avesse già terminato e aveva già consegnato. Appena mi voltai verso Dylan guardai il suo foglio, anzi due fogli. La professoressa lo guardava e lui le faceva l'occhiolino. DIO, SARÒ ANCHE BIONDA, MA HO CAPITO. Sta puttana ha dato a Dylan due fogli, con uno su le risposte. A quella scena vomitevole mi alzai, sempre osservata da tutti sorpresi e consegnai il foglio.
-Tenga.- dissi io.
-È sicura di aver finito? Sa, c'è gente molto più intelligente di lei che dovrebbe concludere molto prima.- disse tutta snob.
-Ma che gliene frega a lei.- dissi uscendo dall'aula. Dopo 4 minuti mi fece compagnia anche il nostro piccolo e  dolce Dylan.
-O'Brien secondo te non ho visto?- dissi io.
-Cosa?- disse.
-Che te la fai con la prof e lei ora ti ha dato le risposte.- dissi.
-Ma no, ho fatto il compito tu...-
-Ti ha dato due fogli.-
-Ma, mi stavi spiando? OHHHH, ho capito, sei gelosa.- disse lui.
-Perché dovrei essere gelosa di quella puttana?- dissi.
-Perché so che mi vuoi tutto per te.- disse. Io a questa frase annuii e basta, lui lo nota e allora fa uno sguardo compiaciuto.

POV DYLAN
Dopo aver finito di parlare con lei, continuai le lezioni, anche se non l'avevo più in classe. La notai spesso a parlare per i corridoi con Theo, e questa cosa mi fece imbestialire, dovevo far capire che ormai era un obbiettivo O'Brien.

NO OK, COSÌ MI CHIAMA SEMPRE LEI SONO TROPPO DOLCE

Tanto, mi ricordai che la avevo all'ultime due ore, quelle di motoria. Quindi arrivato a quelle due ore mi misi vicino a lei, così che Mattheo non potesse interromperci.
-Bene ragazzi, faremo corsa e poi pallavolo.- disse il coach.
-Su su, 5 giri di campo, così alcuni di voi ce la faranno meglio.- disse e subito dopo suonò il fischietto. Io mi avvicinai il più possibile a Elisabeth, volevo fare una sfida, farla cascare su di me per far ingelosire Theo.
-Ehy, vediamo se riesci a raggiungermi.- dissi prima di correre più che potevo andando velocissimo. Lei mi vide partire e poi mi seguì, arrivando alla mia stessa velocità e superandomi. Io allora corsi ancora più veloce, fino ad arrivarle dietro. Poi, arrivò il mio piano, caderle addosso e farla cascare a sua volta insieme a me. Cascai, per finta e anche lei . Ci trovammo io sopra di lei, con le braccia tese per non cascarle così da non farle male. Ci guardammo per 5 secondi, io sinceramente le guardai anche le labbra, e poi la baciai. Un bacio niente di che, a stampo, ma abbastanza per sentire il suo sapore. Mi rialzai subito e la aiutai con la mano. I ragazzi mi guardarono male, forse perché sono gelosi, o forse perché sono troppo figo. Lei era un po' rossa, ma questa volta non saprei se per la corsa o per il bacio.

DYLAN MA SEI COGLIONE, CERTO CHE PER IL BACIO

Le feci l'occhiolino, e ripartii a correre. Dopo 3 secondi ricominciò anche lei. Dio quel bacio anche se era poco, lo volevo di più. Pensando a questo, arrivai alla fine.
-Bene ragazzi, ora dividiamoci per la pallavolo.- disse il coach battendo le mani, prima di dividerci. Ahimè, non si era in squadra insieme, ma comunque potevo farla rosicare. Iniziò la partita, e lei era perfettamente davanti a me, alla rete, come schiacciatrice. Elisabeth era molto concentrata sulla palla, e mi sa che voleva vincere ad ogni costo. Schiaccia anche abbastanza bene la ragazza, ma mai quanto me. Appena toccò a me infatti, feci punto, e allora lei si girò verso di me con sguardo assassino. Poi sorrise, uno di quelli che non mi piacciono tanto, sopratutto da lei. Fece ben 3 punti di seguito, schiacciando fortissimo. Io provai pure a prenderle, ma da quanto erano fatte bene, rimbalzavano storte. E devo dirla tutta, mi sono fatto anche male ad una.
-Dolore O'Brien?- disse lei sorridendomi.
-Tranquilla che adesso non sai c...- fui interrotto dal fischietto del coach che significava partita conclusa.
-Cosa stavi per dire? Che hai più dolore per il braccio che per la partita? O il contrario.- disse venendomi incontro. DIO SOLO SA COSA STO PENSANDO.
-Stai calma ragazzina, poi faremo io e te una partita, ma ad un altro gioco. Vedremo chi vincerà.- dissi con fare . Lei fece una faccia schifata, ma era un po' troppo falsa, si notava dai suoi occhi blu.
-So che lo vorresti, solo io e te.- dissi avvicinandomi verso di lei.
-Mi sa che lo vuoi più te che me.- disse lei venendomi in contro.
-E sentiamo, perché?- dissi ormai ad un centimetro dalla sua faccia.
-Perché quello che ha dato inizio ad un bacio a stampo non sono stata io, ma te.- disse con un sorriso di quelli che ti viene a prenderla a cazzotti.
-Non farti paranoie pensando fosse qualcosa eh.- dissi io. Anche se non era vero, perché io dovevo solo farla cascare, non baciarla.
-Ok ok, ora vado, ho di meglio da fare.- disse andandosene come se non avessi detto nulla. Io me ne andai in camera e mi feci una bella doccia fredda.

POV ELISABETH
Ci rimasi un po' male a quelle parole di Dylan, c'è alla fine mi ha fatto fare una culata per niente. COME SE FOSSE QUELLO IL PROBLEMA. Vabbè, me ne andai in camera e feci una doccia molto calda, alla temperatura del sole. Poi mi avviai con Rose e Thomas a mangiare qualcosa fuori, SI MI AVEVANO INVITATA. Io lasciai il telefono a Thomas, visto che mi ero dimenticata la borsa e anche Rose.
-Bene ragazze pago io.- disse lui mentre stavo finendo di mangiare.
-We we weeee, fermo. Chi ti ha dato il permesso di alzarti e di andare a pagare?- dissi io. Il problema per ora non sono i soldi per me, e ogni volta divento scontrosa su questo fatto.
-Dai Betty, vieni qui, pagherà lui e poi la prossima volta te.- disse Rose facendomi il segno di sedermi sul panchetto.

MA COL CAZZO

-No Pago io, punto e chiuso.- dissi avviandomi alla cassa. Thomas mi seguì.
-Sai vero che Dylan pensa sempre a quel bacio?- disse Thomas arrivando alla cassa.
-Come?- dissi io girandomi verso di lui.
-Beh è arrivato in camera e mi ha raccontato tutto, per la prima volta. Sai non mi racconta mai di ragazze, quindi è strano.- disse.
-Sei serio?- dissi dando i soldi alla cassiera.
-Mai stato più sincero.- disse lui. Io feci una risatina e pensai a Dylan che diceva "Non ti montare la testa" AH AH.
-Ti devo dire anche un'altra cosa, che tu e Dylan avete lo stesso sguardo quando vi pensate a vicenda.- disse lui.
-Tipo questo?- dissi prima di fare una faccia intensa che avrebbe fatto ridere chiunque, compreso Thomas che fra pochino soffocò.
-Lo sapevo che ti avrei fatto ridere.- dissi io fiera.
-Guarda che se rido non vuol dire che tu sia divertente, potrei anche star immaginando te mentre prendi fuoco.- disse lui scherzando. Io spalancai gli occhi e mi girai.
-Dove è andato Thomas, e tu chi sei, sai io sono Elisabeth e noi due potremmo essere tanto amici.- dissi presentandomi, prendendolo in giro. Finii di pagare il tutto e parlammo tanto, MA TANTO. Ho stretto così tanta amicizia con Thomas in 10 minuti in macchina che da quando siamo qui. Rose ci stava ascoltando e sembrava infastidita, adesso doveva sopportare due persone invece di una. THOMAS IN REALTÀ È SIMPATICO, NON PENSAVO. Arrivammo davanti alla porta di camera e lo salutai.
-Ciao Thomas!-
-Ciao Betty e ciao piccola.- disse lui venendo in contro a Rose lasciandole un bacio. Entrammo e poi mi ricordai subito del telefono, che avevo lasciato a lui. Quindi andai nel corridoio e bussai varie volte. Finalmente mi aprii Dylan, e manco il tempo di aprire bocca, che una cosa mi giunge in vita abbracciandomi. Abbasso lo sguardo e...

Una bambina?


SPAZIO AUTRICE
Una bambina che mi abbraccia, anche no :)
-S

Nient'altro? ~ Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora