Le settimane passarono, e io e Dylan si era sempre più vicini. Una volta, se non fosse suonata la campanella, saremmo finiti per baciarsi. MA, a noi interviene ogni segno divino per non far si che accadi qualcosa. Una mattina, però sentivo che qualcosa non andava: magari più tardi avrei avuto mal di testa, o altro. Andai in classe insieme a Cloe, avevamo Arte.
-Bene ragazzi oggi interrogo.- disse la professoressa. COME ANDÒ A FINIRE? Interrogò due miei compagni e finì la lezione. TOP NO?
All'ora successiva avevo matematica, quella troia. Entrai e... pensavo di aver sbagliato aula, visto che c'era un professore, credo il supplente. Io, Rose e Cloe ci guardammo, per poi entrare e sederci vicino a Thomas e Dylan. Stava andando tutto perfettamente, altro che il pensiero di stamattina. Vorrei che non fosse mai successo, ma il destino è il destino, quindi non si può fermare niente. Si sentii bussare. Si fece avanti un signore, all'incirca 45 anni, sarà stato il segretario o qualcosa del genere.
-Devo prendere Rose Smith e Elisabeth White.- disse serio. Cazzo, adesso capisco quella serietà che all'inizio avrei preso sul ridere. Noi due ci guardammo e poi andammo verso il signore.
-Non credo che ritorneranno in classe o che oggi faranno lezione.- disse per poi chiudere la porta. Noi lo si guardava chiedendoci il fini mondo.
-Beh ragazze, Emh... mi dispiace ma Edward Smith è morto stamattina. È stato investito mentre andava a lavoro.- disse. Mi crollò tutto il mondo addosso e anche a Rose. Vi starete chiedendo chi è e... è nostro padre. Rose iniziò a piangere, ci credo, suo padre era morto. Io invece mi sentii il cuore staccarsi di un pezzo: il mio secondo padre mi ha abbandonato, come il primo. Lui era l'unica persona che mi capiva, che mi consolava, che c'era SEMPRE. Rose corse, credo in camera. Io ero ancora lì a guardare per terra, per trattenere le lacrime. Credo che lui non vorrebbe che io piangessi, lo devo fare per lui. Infatti ringrazia e bussai, per poi aprire la porta. Non riuscivo a guardare nessuno. Camminai pian piano verso il mio banco. Mi sedei e poi chiusi il libro che avevo di fronte. Gli occhi dei miei amici erano tutti su di me. Non c'è la facevo più, non sapevo che fare.Chiusi gli occhi
Secondi che sembravano minuti se non ore. Li riaprii dopo 20 secondi se non di più. Volevo che tutto non fosse cambiato, che LUI fosse ancora vivo.
-Betty, sai dove si trova Rose.- disse Thomas preoccupato.
-Betty dove è Rose? Sta bene? Che le hanno detto?- disse Cloe.
-Betty-
-Betty-
-Betty-
Tutte domande su Rose, nessuno che si preoccupa per me. Non capisco perché a me non mi dicano niente. Mi scoppia la testa cazzo. Mi alzai e andai davanti al professore.
-Mi scusi.- dissi con voce secca.
-Tranquilla, la capisco.- disse lui per poi farmi segno di uscire. Corsi, corsi non so dove. Rose sarà scomparsa, ma ora non mi va di cercarla. Suonò la campanella. Tutte le persone che uscivano. Panico. Respiro pesante e vista offuscata. MI ESPLODE IL CERVELLO MERDA. Mi guardo in torno. Vedo Rose abbracciare Thomas. Lei non li dirà niente, non c'è la farà. Mi calmo piano piano. Finché non mi chiama Cloe e viene verso di me.
-Mi dispiace Betty.- disse soltanto. In che senso? Come sapeva lei? Mi girai. Vidi Dylan baciarsi con una ragazza con il culo di fuori. Camminai, velocemente, non volevo vedere o sentire nessuno. Uscii dal college e andai nel bosco. BASTA CAZZO. Inciampai in una radice e cascai di faccia. Che dolore merda. Avevo il sangue che mi usciva dal naso ed ero sporca di fango alle ginocchia e alle mani. Mi arrivò una chiamata, da parte di Rose. Risposi.-Ciao... Rose.- sentivo che piangeva
-Ehy Betty, dove sei.-
-In-n giro.-
-Bene.- tirò sul con naso
-Te stai bene?-
-Si, piango ma credo che sia normale. Te?-
-Beh, abbastanza.- dissi ridendo un poco, stavo mentendo anche a me stessa
-Come fai a rimanere così felice e contenta. Non te ne frega niente di lui? Sei un mostro.- disse. Non capivo, io provavo a pensare ad altro, CERTO CHE LI VOLEVO BENE PORCO DUE.
-Rose, perché l'hai definita mostro?- disse credo Thomas.
-ANCHE TU, sempre dalla sua parte. Mi stai tradendo con lei?-
-Noooo ma Che DICI AMORE.-
-Non chiamarmi amore troio.- ho capito, stava avendo un attacco d'ansia, non sapeva più cosa fare, pensare, agire... come me in fondo.
-Rose, io e Thomas no- non finii che il telefono si spense, la batteria era scarica.Mi accasciai a terra, vicino all'albero dove ero cascata e piansi. Buttai fuori l'anima, piangendo e urlando. Feci cadere anche i peggio santi. Probabilmente finirò all'inferno, ma in quel momento era l'unico sfogo. Rimasi lì per un bel po' di ore, credo che i miei amici ormai mi abbiano dato per scomparsa. Non riesco a muovermi o per lo meno, non voglio. Guardai in cielo, il sole stava calando e il freddo si stava avvicinando. Saranno state le 19 se non più tardi. Se avessi uno specchio davanti, probabilmente sarei rossa in faccia, occhi e naso. Finalmente, dopo 30 minuti, decisi di alzarmi per il freddo. Camminavo a malapena. Mi faceva male ovunque e la testa a momenti pensavo potesse scoppiare. Credevo anche di aver perso la via buona, anche perché passo dopo passo, mi ritrovavo sempre nello stesso punto. Quando allora, decisi di cambiare via, mi ritrovai sul ciglio di una strada, quella davanti al college. Uscii dal bosco e mi osservai in torno: non c'era nessuno. Mi sentivo osservata, ma probabilmente sarà stato il mio angelo custode, l'unica persona che potevo chiamare padre. Non c'era molta luce, l'unica che illuminava era la luna. Per la via non c'erano macchine, o per lo meno, non riuscivo a vederle. Attraversai faticando la strada. Un clacson suonò e una voce mi richiamò. Mi ritrovai per terra, priva di sensi. La stessa voce che sentivo sempre più forte. E poi...
Chiusi gli occhi
Ore 21:17
Decesso di Elisabeth Grace White, 18 anni, su Pacific Street. Svenimento e successivamente soffocamento.In quel momento pensai di essere veramente fottuta.
SPAZIO AUTRICE
Capitolo corto ma pieno di movimento
Spero vi piaccia
Ho pubblicato dopo tanto perché molti di voi me lo avete chiesto, ma non ho tante idee per il prossimo capitolo...
SECONDO VOI, COSA SUCCEDERÀ? TAN TAN TAAAAAAAN
Anche perché, non lo so nemmeno io :)
-S
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Nient'altro? ~ Dylan O'Brien
RomansaElisabeth, una ragazza di 18 anni, bionda miele e occhi come il mare, si è trasferita con la sua migliore amica a Los Angeles per l'Università. È una ragazza dolce e timida, all'apparenza, e riesce sempre a tenere testa alla gente per la sua forte i...