cap 4

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ero spaventata e questa volta lo ero ancora di più, sia perché mi sentivo responsabile di Mina, sia perché dovevo riuscire a capire a tutti i costi cosa significassero queste minacce e soprattutto chi fosse a farmele.

"ci rivedremo, stanne certa, spero solo che non continuerai a fare quello che hai fatto finora"

"si può sapere chi cazzo sei e cosa vuoi?" dissi sull'orlo di una crisi isterica

"lo scoprirai molto presto" concluse avvicinandosi al mio orecchio e sussurrando quelle parole per poi scomparire nel nulla.

"Y/N CHI CAZZO ERA?" parlò traumatizzata la mia amica

"Mina ti prego calmati, non so che sta succedendo è la seconda volta che vengo minacciata da qualcuno di cui non so l'identità, mi sta venendo molta ansia" dissi per dopo abbracciarla

"Y/n ho paura, cosa possiamo fare?"

"Non ne ho idea... ti accompagno a casa e domani mattina ne riparliamo, non avrei dovuto bere tutta quella birra a casa di Kiri, non capisco più un cazzo e sono pure stanca, per quanto sia ansiosa in questo momento è l'1:30 di notte e ho bisogno di dormire"

"Non ci pensare nemmeno, io non ti lascio tornare a casa sola dopo sta cosa, vieni a dormire da me"

"No tranquilla non c'è problema, era già successo in precedenza anche se non te ne ho parlato, però stai calma non mi succederà nulla" rincuorandola un minimo con un sorriso

"va bene ok come vuoi, però vai ora a casa tua che siamo vicine senza che arrivi fino alla mia per poi tornare sola, ci sentiamo domani, fai attenzione ti prego, buonanotte" finí abbracciandomi forte

"Si tranquilla, buonanotte" ricambiando l'abbraccio e accennando un sorriso

Era davvero bello avere Mina come amica, è una ragazza fantastica e per quanto possa essere scatenata ha un lato dolce e un sacco amabile.

Continuavo a camminare nel mio quartiere cercando di arrivare il prima possibile a casa, lo ammetto ero molto spaventata ma la stanchezza e i giramenti di testa attutivano un minimo la paura. Tutto ad un tratto iniziai a vedere tutto un po' sfocato, il mal di testa era aumentato e le fitte allo stomaco si facevano sentire.

cazzo che male. pensai accasciandomi sul marciapiede

era una via praticamente disabitata se non fosse per me, la mia vicina e un'altra casa con una famiglia difronte all'anziana signora.

in quel momento non passava nessuno di li per poter chiedere aiuto e nell'arco di 5 secondi svenni.

skip time

suona la solita sveglia, quindi la spengo, mi alzo e...

"aspe, cosa?" dissi in modo confuso sussurrando

ero nel mio letto, in casa mia, ed era mattina.
Non ho alcun ricordo di ieri sera dopo il dolore molto forte allo stomaco. Non sapevo di essere entrata in casa mia ed essermi pure messa a dormire sul letto. Com'è possibile? L'ultima cosa che ricordo in assoluto è stata la mancanza di forza nelle gambe e dopo penso di aver perso i sensi. Chi mi ha portato nel mio letto? Può essere che mi sia svegliata e che sia entrata da sola in casa? Me lo sarei ricordata forse...

Vabbè basta pensare devo sistemarmi e andare a scuola che sono in pieno ritardo.
Quindi faccio colazione, mi vesto ed esco subito.

stavo correndo perché se fossi arrivata in ritardo non mi avrebbero fatto entrare e non ci tenevo a prendere un'altra assenza col professor Aizawa, mi avrebbe fatto saltare delle attività che mi interessavano abbastanza.

"eccoti"

"no di nuovo tu" dissi spaventata sentendo quella voce maschile, ma non feci in tempo a girarmi che qualcosa mi avvolse. era tutto nero e una mano mi stava tenendo dal collo. In un batti baleno mi ritrovai schiacciata a terra sul parquet di uno strano bar.

"Ciao Y/n, ti stavamo aspettando"

vidi delle persone malconce che mi fissavano, una di loro stava morendo dalla voglia di saltarmi addosso ed esclamava frasi come "dai lasciala, voglio farla a fettine" accompagnando qualsiasi espressione con un sorriso a 32 denti psicopatico.

"chi cazzo siete e cosa volete da me?" dissi spaventata sentendo ancora una mano stringermi il collo in modo da paralizzarmi

"fai quello che ti diciamo e non succederà nulla" disse in modo calmo la voce maschile che mi strattonava

dove sono finita.. pensai in preda al panico.

Non avere paura - Shigaraki x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora