Non avere paura - Shigaraki x reader

cap 13

ormai sono le 21 passate, loro sono andati via da un'ora e mezza circa e non sono ancora tornati. solitamente quando ci sono questi attacchi da parte della Lega spunta sempre qualche notizia online o al telegiornale ma non è spuntato nulla ancora. nonostante Tomura mi avesse detto di rimanere in camera non potevo seguire realmente i suoi ordini a causa dell'ansia e per non impazzire, mi sono messa a parlare con Kurogiri. Lui era rimasto qui e verso le 21:10/20 sarebbe dovuto andare nel punto esatto datogli da Shigaraki per accertarsi che andasse tutto secondo i piani e in caso contrario per riportarli indietro.

Skip time

Sono le 22 e Kurogiri non è ancora tornato. Ho davvero tanta ansia, sono tornata in camera mia perché Toga e Dabi erano nelle loro stanze, o meglio in quella della ragazza. C'è uno strano feeling fra quei due, non me la raccontano giusta io l'ho sempre detto. Mi svegliai dal mio stato di trans quando sentii il suono di risucchio del warp gate, quindi corsi subito al bar. Però mi resi conto troppo tardi che quella fosse una scelta più che sbagliata. Mi imbattei in decine di villain che spingevano da tutte le parti per cercare di uscire dalla porta, giravo lo sguardo in tutte le direzioni ma in nessuna riuscivo a intravedere Shigaraki, quando ad un certo punto qualcuno mi afferra il polso e mi trascina nel corridoio isolato da una porta che separava il bar dalla nostra "casa"

"mi spieghi che ci facevi lì dentro?"

nonostante mi stesse parlando con tranquillità, come se nulla fosse, io non riuscivo a credere ai miei occhi: Tomura, ricoperto di sangue, pieno di graffi e lividi, che tentava in tutti i modi di parlare senza lasciar trasparire il suo senso di affanno anche nel respirare.

"piuttosto tu mi devi delle spiegazioni, che è successo, perché sei ridotto così?" chiesi mantenendo un minimo la calma per evitare di aggravare la situazione.

"non sono affari tuoi, ti avevo detto di rimanere in camera, non dovevi vedere tutto questo" per poi incamminarsi a passo veloce verso il bagno "vado a sistemarmi, tu preparati in modo decente che appena finisco usciamo, ti aspetto al bar fra 1 ora" e poi chiuse la porta.

detto questo mi sono rifugiata in camera mia per assumermi tutte le mie colpe perché non solo non avevo capito quello che intendeva quando mi impose di restarmene in stanza, ma sono stata capace pure di uscire da lì e a non chiedergli come stesse o come fosse finito l'attacco. Mi sentivo una stupida, però si stava facendo tardi e dovevo sistemarmi. Quindi mi misi un vestito con dei tacchi neri non molto alti con un'acconciatura veloce.  (come sempre se non vi piace cambiatelo)