«𝐬𝐚𝐝, 𝐬𝐚𝐝
𝐫𝐞𝐭𝐮𝐫𝐧 𝐦𝐞 𝐭𝐨
𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐚𝐠𝐚𝐢𝐧»- ᴛxᴛ "ᴄᴀɴ'ᴛ ʏᴏᴜ sᴇᴇ ᴍᴇ?„
Hyenjin si era seduta sul divano, le gambe tirate verso il petto e il mento appoggiato sulle ginocchia. Stava osservando da un quarto d'ora il tavolo con ancora sopra le due ciotole, anche se effettivamente sarebbe arrivata l'ora di buttarlo via visto che stava facendo puzzare tutta la cucina.
I ricordi di ieri sera erano ancora vividi nella sua testa, la faccia felice di Beomgyu mentre mangiava o almeno così sembrava ai suoi occhi, i noodles, l'espressione che aveva mentre discutevano per il codino che lei voleva fargli e l'espressione rilassata e in pace che aveva mentre osservavano le stelle.
Sospirò, tirandosi indietro i lunghi capelli argentati, odiava quella sensazione che provava, anche se era solo la seconda volta che la sentiva. Si sentiva vuota, come se un pezzo della sua vita fosse stata strappata via.
Era nei suoi pensieri quando il campanello suonò, obbligandola a tornare nella vita reale.
"Soobin hai le cazzo di chiavi!" Esclamò facendosi sentire dalla persona che era dietro la porta, quando però non sentì la serratura scattare decise di alzarsi ed andare ad aprire.
"Mi dispiace deluderti, ma non sono Soobin." Disse il ragazzo appena lei aprì la porta.
"Che succede Seungkwan?" Domandò facendolo entrare.
"Mi sei mancata anche tu, la presentazione del libro in America è andata tutto bene, grazie per avermelo chiesto." Rispose ironicamente.
"Che vuoi?" Richiese sedendosi sul divano.
"Uh, è mangiabile?" Domandò indicando la ciotola sopra il tavolo.
"È la da ieri sera, non penso." Rispose piegando leggermente la testa di lato.
"Ash, che schifo." Sussurò mettendosi al fianco della ragazza.
"Allora? Come mai il signore Boo Seungkwan ha degnato questa persona della sua fantastica presenza." Disse prendendolo in giro.
"Tsk, fottiti." Sussurrò dandole una spallata."Come va con il libro? Ho sentito in azienda che hai sfiorato la non pubblicazione." Disse bevendo un sorso della birra che la ragazza le aveva appena portato.
"Non ne parliamo, è stato un inferno." Ruotò gli occhi al solo pensiero.
"Come l'hai superato?" Domandò curioso.
"Droga." Rispose alzando le spalle.
"Bella battu-" Ridacchiò. "No aspetta, tu non stai scherzando!" Esclamò notando la faccia seria di Hyenjin.
"Per quale motivo ti dovrei mentire? Sai praticamente tutte le cazzate che ho fatto." Bevve l'ultimo sorso dalla lattina e lo guardò alzando un sopracciglio.
"Bhe, ti vedo in forma." Sussurò guardando la sua figura stanca. "Più o meno. Quando è stata l'ultima volta?"
"Ieri sera." Rispose strizzando gli occhi.
"Cosa?!" Esclamò sorpreso.
"Che c'è? Non sembro appena uscita da una nottata di droga?" Chiese retoricamente.
"Perché l'hai rifatto? Ti serviva solo per superare il blocco... Non dirmi che ne sei già dipendente?!" Seungkwan era già pronto a farle la predica.
"Io ti dico una cosa, ma tu non prendermi per pazza." Disse, sapeva che sarebbe finito così.
"Lo sai che non lo posso giurare."
"Ash, basta solo che non lo dici a Soobin."
"Andata, forza parla." Disse sedendosi in una posizione più comoda e aspettando che cominciasse a parlare.
"Hai presente la ciotola di noodles che era sopra il tavolo?" Lui annuì. "Era per una persona o almeno così credevo. Ti ricordi il protagonista della mia storia Beomgyu?" Annuì ancora. "Bhe, la prima volta che mi sono drogata, quando ha fatto effetto, ho visto Beomgyu al mio fianco. E si lo so che sembra una cazzata e tanto altro, ma giuro che è la verità. All'inizio, quando l'ho visto per la prima volta credevo che fosse un brutto scherzo della mia mente, ma io riuscivo a toccarlo, io riuscivo a sentire il calore attraverso il suo tocco. È grazie ai suoi racconti che sono riuscita a finire il capitolo." Mentre parlava giocava con la linguetta della lattina. "Ieri sera ho deciso di rifarlo, per vedere se era un caso o meno, ma non lo sembra. Beomgyu è ricomparso, abbiamo parlato e- e io l'ho visto mangiare quel fottuto piatto di noodles!" Esclamò staccando la linguetta per la troppa forza. "Si era anche messo a lavare i piatti. Ma stamattina quando mi sono svegliata e sono andata in cucina, la ciotola era ancora là. Piena di cibo." Concluse sospirando. "Sto diventando pazza?" Chiese con gli occhi lucidi.
Seungkwan sorrise dolcemente, avvolse le sue braccia sulla figura fragile della ragazza e le accarezzò i capelli dolcemente.
"Non sei pazza." Sussurò. "La mente umana fa cose immaginabile a volte. E la droga di certo non aiuta." Disse l'ultima frase ridacchiando. "Perciò, stai tranquilla, va tutto bene." Le asciugò le lacrime e sorrise.
"Lo spero." Disse tirando su un sorriso."Hyenjin!" Urlò Soobin entrando dentro all'appartamento, trovando i due ragazzi distesi sul divano mentre guardavano un film della Marvel.
"Bussare?" Domandò ironicamente la proprietaria della casa bloccando il film. "Cosa è successo di così importante da farmi mettere in pausa Avengers?"
"Ma sarà la decima volta che guardi quel film." Protestò.
"Comunque, sono qua per aggiornarti." Spiegò. "Ah ciao Seungkwan, quando sei tornato dall'America? Com'è andato la presentazione del libro?" Chiese.
"Visto lui è una persona civile, non come te." Esclamò all'amica. "Comunque tutto bene, avevo Hansol che mi aiutava." Rispose citando il suo editore.
"Ne sono felice, dopo salutalo da parte mia." Sorrise allo scrittore per poi tornare su di lei. "Il capitolo che hai scritto è stato approvato con molto entusiasmo dal capo e perciò ha deciso di chiudere un occhio sul lungo ritardo." Hyenjin tirò un sospiro di sollievo. "Ma la brutta notizia è che vuole un altro capitolo per la fine della prossima settimana." Concluse guardandola dispiaciuta.
"Come la prossima settimana?!" Esclamò alzandosi di colpo.
"Ho provato a negoziare ma è stato del tutto inutile, mi dispiace."
"Fa niente, mi inventerò qualcosa." Rispose buttandosi di peso sul divano.
"Io vado adesso, verrò uno di questi giorni a vedere come te la passi. Ciao ragazzi." Salutò Seungkwan ed uscì dalle quattro mura.
"Adesso che farai?" Chiese lui.
"Prima di tutto mi prenderò un paio di giorni di pausa, devo spegnere il cervello e allo stesso tempo pensare a tutto quello che è successo in questi giorni. Poi probabilmente andrò in qualche posto a cercare la giusta ispirazione. Vedrò insomma." Rispose guardando il PC chiuso e mezzo via in una mensola sopra la TV. "Resto qua stasera o cosa?"
"Penso che andrò a casa." Rispose alzandosi.
"In effetti hai Hansol che ti aspetta." Disse sfottendolo leggermente.
"Alemo io ho qualcuno." Ribatté salutandola.E così si era ritrovata al punto di partenza. Sola. Succedeva tutte le volte che vedeva uno dei suoi pochi amici, appena se ne andavano le lasciavano quel senso di vuoto e tristezza che le comprimeva il petto.
Prese la coperta e salì sul tetto del condominio, pronta a sedersi sulla panchina del giorno prima e guardare le stelle. Anche se questa volta da sola.Angolo autrice
Allora, prima di tutto grazie per l'affetto che state dando a questa piccola storia.
Volevo chiedervi un parere, a quelle poche persone che la leggono. Se non lo sapevate sono iniziati i wattys e stavo pensando di iscriverci questa storia, ma il problema è che deve essere completa. Quindi stava pensando di aggiornarla due volte a settimana.
Voi che ne dite? È meglio aspettare e scriverla con calma, così più avanti anche sistemare alcune cose o provare a finirla entro il 30 settembre così da poterla iscrivere ai wattys?
+ ho cambiato copertina <3
STAI LEGGENDO
[💊] 𝐝𝐫𝐮𝐠𝐬 ❲𝐜𝐡𝐨𝐢 𝐛𝐞𝐨𝐦𝐠𝐲𝐮❳
Fanfiction[𝗜𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢] {약제} «❄︎» Capita a tutti di avere "lo blocco dello scrittore", anche i più grandi letterari l'hanno avuto, ed ognuno lo supera in modo diverso. Qualcuno si distrae, altri escono, leggono altri libri o guardano film in cerca di ispi...