[ 𝒆 𝒊 𝒈 𝒉 ; 𝒕 ]

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«𝐰𝐞𝐬𝐭 𝐬𝐢𝐝𝐞,𝐞𝐚𝐬𝐭 𝐬𝐢𝐝𝐞,𝐢𝐭 𝐝𝐨𝐞𝐬𝐧'𝐭 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐲𝐦𝐨𝐫𝐞»

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«𝐰𝐞𝐬𝐭 𝐬𝐢𝐝𝐞,
𝐞𝐚𝐬𝐭 𝐬𝐢𝐝𝐞,
𝐢𝐭 𝐝𝐨𝐞𝐬𝐧'𝐭 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐲𝐦𝐨𝐫𝐞»

-ᴛxᴛ “ᴘᴜᴍᴀ„

Seungkwan se n'era andato e Hyenjin era distesa sul divano a fissare il soffitto. Era un fottuto circolo vizioso. Finiva il capitolo, si prendeva una giornata di pausa, Soobin andava da lei a farle i complimenti per poi avvisarla che tra poco avrebbe dovuto consegnare un nuovo capitolo. Un fottuto circolo vizioso. L'unico problema sorgeva quando lei aveva il dannato blocco.
Non sa il perché questa volta siano così frequenti, forse perché questa storia era il lavoro della sua vita e voleva che fosse tutto perfetto, perciò ci pensava due volte prima di scrivere un'idea, sperando che non fosse banale o cliché.

Oggi aveva deciso di uscire a cena, se lo meritava, meritava di prendersi una pausa e prendersi cura di sé stessa. Andò a cambiarsi, indossando una camicia rossa metalicca, dei jeans neri, anfibi e vari gioielli. Quando aprì la porta dell'appartamento per uscire si ritrovò davanti l'unica persona che avrebbe immaginato.
"Huening Kai!" Esclamò sorpresa. "Non dovresti essere in America?" Domandò confusa, non l'aveva avvisato che sarebbe tornato.
"Sorpresa?!" Esclamò il ragazzo sorridendo alzando le valigie che aveva in mano.
"Se non si fosse capito, io starei uscendo." Disse indicandosi i vestiti. "Ash, appoggia le valigie in salotto e vieni con me, ceniamo insieme." Concluse esasperata, il minore sorrise, appoggiò le sue cose vicino all'ingresso e seguì la sorella.
"Perciò, come va con il libro?" Domandò mentre camminavano verso il ristorante.
Hyenjin non vedeva suo fratello da quasi un anno, era andato in America per stare affianco ad una delle loro zie, uno dei pochi famigliari che era ancora rimasto, la situazione era peggiorata nei mesi, perciò Kai era stato costretto a rimanere in America per tutto quel tempo.
Era cresciuto durante quell'anno, si era alzato di circa tre centimetri, i capelli castani lunghi si erano accorciati e tinti di bianco, il viso era leggermente cambiato ed aveva perso qualche suo lato bambinesco, la mascella era diventata più marcata e gli occhi castani più vivi.
"Sei cresciuto eh." Disse evitando quella domanda, per quella giornata non voleva pensare al lavoro.
"Anche tu, ti sei ritinta i capelli e le occhiaie sono diventate ancora più marcate." Rispose.
"Il lavoro." Ribatté semplicemente. "Sei riuscito a seguire qualche corso d'arte in America?" Huening Kai aveva una grande passione e talento per l'arte.
"Si, seguivo qualche corso serale e sono anche riuscito a visitare tante gallerie d'arte." Esclamò lui felice. "Tu invece, quando penserai di fare pace con il resto della famiglia?"
"Mai probabilmente." Sospirò. "Sai come la penso io e cosa pensano loro di me. Sei sempre stato il loro preferito." Disse l'ultima frase con un po' di amarezza.
"Siamo arrivati." Oltre che essere un bar dalle dieci di sera, il 'Sweetnight' era conosciuto anche per essere un mini ristorante.

"Hyenjin." Esclamò Yeonjun felice di rivedere la ragazza.
"Yeonjun!" Disse lei di rimando facendo un segno con la mano. Il rosa uscì da dietro al bancone andando ad abbracciarla.
"Ash, sono così felice che tu non sia venuta qua per ber-" Hyenjin gli lanciò uno sguardo omicida e con la testa indico dietro di sé. "Huening Kai?!" Esclamò felice andando ad abbracciare il suo amico di vecchia data.
"Yeonjun! Ah, da quanto tempo." Il bianco ricambiò la stretta felice. "Devo dire che il rosa ti dona."
"Mi dai un tavolo e del cibo o devo restare qua ad osservare la vostra rimpatriata?"
"Guasta feste." Sussurarono.
"Bhe, scusate se non mangio da stamattina ed ho fame." Alzò gli occhi al cielo e seguì il rosa verso un tavolo.

"Perciò dimmi, perché continui ad evitare la questione lavoro?" Chiese alzando un sopracciglio e bevendo un sorso di coca cola.
"Non lo sto evitando, semplicemente oggi non ho voglia di parlare di lavoro." Spiegò.
"Si chiama: evitare un problema." Ribatté lui.
"No, si chiama: mi prendo un giorno libero perché me lo merito. E fine della storia." Concluse.
"Ma io voglio sapere! Come continuano le avventure del principe del nord Beomgyu?" Domandò curioso.
"Bhe, bene, sta cercando di riunire i vari paesi, ma è difficile anche per lui, che ti aspetti infondo, stavano in guerra fino ad un decennio fa." Rispose alzando le spalle.
"Sei andata a visitare la tomba di mamma? La scorsa settimana era l'anniversario." Cambiò completamente discorso.
"No, non ci sono andata." Sospirò.
"Hyenjin, sono passati circa dieci anni, dovresti andare a visitarla." Si lamentò.
"Deciderò io quando sarà il momento." Esclamò battendo un pugno sul tavolo. "Abbiamo finito, no? Direi di andare a pagare ed andare a casa." Si alzò, raccolse la borsa nera che aveva appoggiato per terra ed andò a pagare.

"Hyenjin." La richiamò. "Hyenjin." Non si mosse di un millimetro, continuava a camminare a testa alta ed ignorando il fratello. "Jung Kristina Hyenjin." Esclamò ormai incazzato, la ragazza si girò.
"Non dire mai più quel nome." Sussurò a denti stretti e prendendolo per il colletto.
"La smetterai mai di scappare?!" Huening Kai era esausto di tutta quella situazione.
"No Kai, no!" Urlò alla fine lei esausta. "Non finirò mai di scappare, perché è nella mia natura! Anzi, sai una cosa, penso che sia biologico il fatto di voler scappare. Come nostra madre e nostro padre, anche io scappo dai problemi!" La scrittrice stava urlando in mezzo alla strada attirando l'attenzione su di sé, ma adesso la cosa non la toccava neanche di striscio. "Vieni a prendere le tue cose nel mio appartamento e ritorna nel tuo. Non ho intenzione di ospitarti, sia chiaro." Disse con voce fredda, si girò e continuò a camminare.
"Forza prendi le tue cose e vattene, devo lavorare." Gli lanciò le due valigie che aveva lasciato là, per poi chiudergli la porta in faccia.

Si tolse le scarpe e si incamminò verso il frigo tirando fuori l'ultima lattina di birra. "Doveva andare a comprarne altre" Pensò.
Prese una coperta, la birra e salì le scale fino ad arrivare al tetto.
Uno degli inquilini aveva aggiunto da poco una panchina a dondolo, così si sedette là coprendosi con la coperta. Aprì la lattina e cominciò a bere.
Sentì dei passi dietro di lei, così si girò e vide l'ultima persona che avrebbe mai immaginato.

Sentì dei passi dietro di lei, così si girò e vide l'ultima persona che avrebbe mai immaginato

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