-Ventitreesima Intervista-

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Oggi, è una giornata stranamente particolare per me.

Oggi, sono accaudti piccoli avvenimenti che mi hanno regalato tanti sorrisi e vorrei condividere con voi questa mia giornata...

Nel mio solito ritardo, sono uscita di casa credendo sarebbe stata una delle tante giornate Universitarie, tra stress e quattro chiacchiere con le amiche, ma correndo per strada diretta alla metro con pochi minuti a mia disposizione è successa una cosa: una signora, bionda, appariscente e ben vestita offriva la colazione ad un barbone, sudicio, sporco e la pelle rovinata dal tempo. Il mio ritardo poteva aspettare: sono rimasta immobile, ad osservare quella scena, cogliendo i sorrisi di entrambi e godendomi l’emozione di vedere come fare del bene renda persne migliori; ho riso ancora di più quando la signora, bionda, appariscente e ben vestita suggeriva all’uomo di indossare un pigiama e di andare alla colazione offerta dal McDonald’s. Lui ha riso e ringraziato, mi sono soffermata sui suoi occhi neri ma felici, una tazza di caffè calda stretta tra le mani ha cambiato la vita a tre persone oggi e sono felice di essere parte di quei tre. Grazie!

Nel tragitto tutto è proseguito allo stesso modo, un sorriso in viso e il solito ritardo di sempre, fermata Duomo e poi di corsa fino in facoltà al telefono con mia mamma; ci siamo raccontate i programmi della giornata perché ci fa sentire vicine sapere cosa faremo, nonostante viviamo in due parti opposte dell’Italia; abbiamo riso e scherzato quando l’ho aggiornata sulla situazione sentimentale di una mia amica (vi prometto che racconterò tutta la storia anche a voi in una prossima occasione) e ha sorriso quando le ho detto che ci saremmo viste settimana prossima finalmente.

Iniziata la lezione, seduta vicino alle mie amiche, ho finto di prendere appunti tra una chiacchiera e l’altra; la professoressa ha deciso che riassumerci la biografia riportata alla fine del libro dell’autore che stiamo studiando, benché ci sia ben poco da dire sul suo conto (Cito testualmente le sue parole), fosse particolarmente interessante, così mi sono finta interessante giusto perché ci tengo ad essere sempre falsamente presente anche quando le lezioni sono noiose come questa.

Due ore dopo la mia vescica stava delirando e urlando pietà: un estremo bisogno di fare pipì ha vinto, costringendomi ad uscire almeno quindici minuti prima dall'aula fiondandomi al primo bagno libero che ho trovato; vi assicuro che è stata la migliore pipì di sempre.

Così decisa che per oggi tornare in aula sarebbe stato inutile decido di tornare a casa, dove ad aspettarmi c’è una mia amica per pranzo. Penserete che il tutto si sia concluso così? Assolutamente no. Sulla metro, una coppia di ragazzi ha suonato qualcosa di fantastico: fisarmonica e violino intonavano una melodia che mi ha accompagnato per l’intero viaggio. E felice ho anche fatto la mia povera offerta. Mi sono sentita felice per la seconda volta. Così con il mio sorriso ho tirato fuori il mio telefono aprendo Wattpad e iniziando a leggere una storia; la lettura è stata scorrevole, piacevole, leggevo scivolando il dito sullo schermo continuamente curiosa di sapere cosa sarebbe successo alla pagina successiva ma d’un tratto la luce del giorno appare. Sollevo gli occhi e vedo la città, non sono più in una metro sotterranea, e quindi dove minchia sono finita? Mi domando presa dal panico e dall’odio verso me stessa. Sollevo gli occhi e guardo il cartellone: “solo una stazione metro dopo la mia, ottimo!”

Scrivo alla mia amica le dico che arrivo in ritardo e fu così che partì la presa per il culo. Ma soprattutto fu così che la mia felice giornata si trasformò magicamente in una delle mie tipiche giornate, la solita sbadata di sempre!  

Negli ultimi tempi mi sono data alla ricerca di storie che hanno avuto un certo successo su Wattpad, perchè? Perché vorrei effettivamente capire da dove questo successo nasce. Dalle storie? Si probabile. Alcune nonostante siano scritte davvero di cacca (termine penso il più appropriato visto le mie interviste) eppure hanno davvero molto successo. La ragione a parer mio sta proprio nel sapere cogliere ciò che voi lettori vi aspettate, volete sognare ad occhi aperti e immaginare storie del tutto lontane dalla vostra portata e preferite vivere di vane illusioni piuttosto che di solide realtà. Bene, benvenute a tutte quante nel mio club!

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