-Sedicesima Intervista-

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OGGI AGGIORNO TUTTO PERCHE' FESTEGGIO IL MIO ANNIVERSARIO SU WATTPAD

SUCCEDE A TUTTI DI ESSERE SNOBBATI.

Ebbene si, ragazze succede a qualsiasi comune mortale quindi succede anche alla sottoscritta (oserei dire soprattutto alla sottoscritta, visto la sfiga che mi porto dietro). Avevo dimenticato di raccontarvi questo piccolo aneddoto, così decido di riportarlo, nonostante sia trascorso qualche settimana di troppo, adesso.

Come ben sapete (o comunque sa, chi legge assiduamente le mie chiacchierate) ho avuto la brillante idea di chiedere di fare questa cosa (sto cominciando ad avere delle crisi, perché non so mai bene come definirle) con me ad una traduttrice. Oltre ad averlo chiesto a chi poi ho intervistato, avevo anche domandato alle traduttrici di Hidden di collaborare con me (pensate sarebbe stato una triplice intervista, racchiusa in una sola intervista. Una figata assurda!) ma mi hanno praticamente snobbato.

È stato un momento carino non ricevere più nessuna risposta.

State ridendo?

Io personalmente si.

Rido di me stessa come sempre, faccio e decido di farlo, anche in questo momento raccontandovi di cosa sia successo alla sottoscritta e di come sia stata cordialmente snobbata.

Succede a tutti.

È la vita.

Ma si vive lo stesso.

(No, cazzate. Sto ancora piangendo per quanto mi è accaduto. In tutto questo, di recente hanno anche risposto scusandomi per avermi snobbato, ma hanno comunque continuato a farlo dopo queste scuse. Triste mondo. È una vita proprio da sfigati).

Oggi, come è ben chiaro ormai a tutti, ho deciso di aggiornare tutto, quindi anche le mie interviste. Così sono riuscita ad intervistare la carinissima e gentilissima (importata direttamente dal ‘400)  Alexandra-writes.

L’ho conosciuta per la sua storia Rifiuto e Seduzione, scritta in un ambiente ben diverso a quello a cui siamo abituati, con uno stile aulico e un mondo fatto di brave donzelle e mariti ricchi e prepotenti, amanti della musica classica e assidui frequentatori di Corti.

Lei si chiama Alexandra. (Qui si passa da un eccesso ad un altro. Alcune non vogliono nemmeno darmi il nome, altre mi darebbero anche il codice fiscale se solo glielo chiedessi)

Ha quattordici anni.

E da come risponde alle mie domande, sembra mi stia prendendo per culo perché tutto sembra fuorché una ragazza di quattordici anni; sarà perché io mi esprimo come uno scaricatore di porto, sarà perché quelle finora conosciute sembrano aver inghiottito il codice di Hammurab,i con tutti quei segni e quelle sigle incomprensibili, ma lei tutto sembrerebbe tranne una ragazzina di quattordici anni.

Comunque, nell’ultimo periodo sto imparando la filosofia dell’età non conta (magari un giorno ve ne parlerò, non sono ancora pronta a farlo. Ho bisogno di metabolizzare.), perciò decido di applicarla anche nel suo caso così da iniziare a fare un po’ di pratica.

Cosa fai nella vita? Come sempre a questa domanda è seguito un “in che senso” e poi da una mia spiegazione e infine la sua risposta: “Sono una studentessa liceale”. Io sono ancora un po’ convinta che mi stia prendendo per il culo e in realtà lei è una nonnina ottantenne sotto copertura.

Chi ha letto potrà capire perché decido di chiederle se in una vita precedente pensa di essere stata un personaggio di Orgoglio e Pregiudizio, per chi non lo ha ancora fatto vi invito a farlo così capirete il perché. “In un certo senso, credo alle vite precedenti. Ma non credo di essere stata un personaggio di Orgoglio e Pregiudizio. Non quell'epoca.”

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