-Terza Intervista-

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Sono le 17.03 quando decido di dedicarmi alla mia TERZA (ci tengo a precisare di essere davvero onorata di essere giunta addirittura a quota tre e spero sempre nel mio più grande sogno, Obama sono sempre più vicina!)intervista.

Come avevo precedente preannunciato dopo un sonoro NO COMMENT finalmente la carissima Alwaysthesame23 decide di farsi intervistare dalla sottoscritta, autrice delle tre brillanti storie: By Your sirde, When you’re ready (sequel della prima) e Se solo avessi il coraggio...

Ci tengo a precisare che mi ha severamente proibito domande imbarazzanti così quest’oggi, quando le ho chiesto cosa stesse facendo di divertente e lei ha risposto copertine per una ragazza, ho capito che non stava proprio facendo nulla e che sarebbe stata ben disponibile a concedere pochi minuti del suo tempo alla sottoscritta per scrivere la mia intervista. Grazie mille.

Durante il corso della mia intervista sono stata più volte infastidita da colei il quale mi ha messo al mondo perché sostiene io sia una stronza senza precedenti e che spera davvero che il ragazzo che mi piglierà un giorno sia più stronzo di me. Quindi ringraziamo anche lei per questo augurio, grazie donna che mi hai messo al mondo!

                                                                                                                                                                    

La mia intervista può finalmente cominciare e come ben sapete la solita domanda di routine che pongo a tutte le mie intervistate è sempre la seguente: Nome? Alwaysthesame23 risponde con il suo nome completo ma io per motivi di privacy non vi farò menzione di ciò, così vi dirò solo il nome con cui lei abitualmente si fa chiamare e cioè Pina.

Fino ad oggi ho intervistato sempre ragazze che scrivono e come quindi anche le altre Pina scrive storie. Le ho perciò chiesto quali storie ha scritto o sta ancora scrivendo. Ha risposto dicendo “Due se non vogliamo tener conto che By Your Side e When your’re ready separate”. Ha anche aggiunto di averne una terza in mente per quando sarà più tranquilla. Grazie per lo spoiler Pina, sono certa che chi segue le tue storie sarà ben lieta di sapere questa piacevole notizia.

Procedendo nella mia intervista ho domandato quanti anni avesse e lei ha risposto “21 suonati” e io “Con tromba o trombone?” e lei allora ha concluso dicendo “Grancassa!”. Ho preferito non dire che diavolo di strumento fosse la Grancassa e così da ragazza scaltra quale io sono ho controllato su Google e ho scoperto si tratti di un enorme tamburo. (Questo scambio di battute tra me e la mia intervistata non ha un reale senso logico ma io sono sempre onesta con chiunque legga ciò che scrivo perciò è giusto voi sappiate di questo breve quiproquo senza senso).

Non perdendo il filo del discorso ho chiesto quale storia avesse per prima scritto qui su wattpad. Lei ha riposto (citando testualmente ciò che lei ha scritto) “BYS”. Durante questa intervista ho capito che Pina ama essere molto concisa nelle sue risposte, soprattutto quando si tratta dei titoli delle sue storie; quando le chiedi il titolo di una sua storia i suoi discorsi diventano anagrammi incomprensibili, a questo punto le propongo di trasformare tutti i titoli e lasciare al lettore il libero arbitrio di decidere il titolo che più preferisce.

Molto spesso quando qualcuno inizia a scrivere una storia o ha già scritto una storia la domanda più volte fatta è sempre la medesima: come mai hai deciso di scrivere… ? Seguito dal titolo. Io, invece, alla mia cara Pina, ho preferito domandare cosa stava facendo quando ha ideato questa prima storia? A quanto pare lei dormiva, aveva la febbre e nessuna voglia di studiare diritto privato così da un sonnellino pomeridiano è uscita fuori la sua prima creazione. Le ho perciò chiesto se lei considerasse i suoi sogni, sogni rivelatori. La ragazza però avendo qualche disturbo di comprensione, forse generato da un altro male a noi sconosciuto e su cui ho preferito non indagare, mi ha costretto a riformulare la domanda come se stessi parlando ad una ragazzina. (Scusa Pina per lo sputtanamento ma questa era proprio da dire perché tengo sempre che chi legga conosca passo dopo passo tutto ciò accaduto durante, prima e dopo l’intervista). Lei comunque ha risposto che fa tanti di quei film mentali che se li scrivesse tutti avrebbe la bacheca piena di storie nuove.

In tema di film ho perciò domandato quale genere di film preferisse e lei ha risposto Fantasy. Il genere mi fa subito pensare ad una grande e sorprendete storia dal tema amoroso che noi tutte abbiamo amato più o meno, Twilight. Sognare Edward Cullen pronto a morderti il collo è stato il sogno ricorrente di molte giovani ragazzine ma la nostra Pina dice di aver superato quella fase parecchio tempo fa. E forse passata ai licantropi?

Rispondendo no ho comunque pensato che i suoi sogni fossero più orientati verso i One Direction (per chi non lo sapesse le sue storie sono fan fiction) o loro potevano anche solo essere una conseguenza. Lei ha subito risposto dicendo che la storia è nata con Liam, perché in quel periodo le piaceva molto, tuttavia la sua immaginazione non si era ancora spinta oltre (penso si stesse riferendo al sequel).

Da uno a dieci, da un bel 7 alla sua immaginazione, io però le suggerisco di alzare un po’ la cifra perché dopo gli ultimi aneddoti mi sa che un bel 10 di film mentali non glieli toglie nessuno.

Visto che la sua prima storia è nata da un sogno sorge spontaneo chiedersi se usa la stessa tecnica per ogni nuovo capitolo  ma a quanto pare non è così, perciò ho pensato fosse una che vivesse alla giornata ma nemmeno  questo è vero, dice anzi di essere una che programma tutto tranne che in questo caso.

Hai forse una doppia vita? Lei però preferisce chiamarlo alterego. In quel caso credo si tratti di bipolarismo  ma lei  sostiene di essere una persona coerente, mentre la scrittura è una cosa sua.

Tornando ai One direction, dice che scrive di loro solo perché immagina di vivere una vita in cui loro ne facciano parte (queste ragazze mi fanno un tantino pena onestamente, non tutte hanno le mie stesse fortune poverette!). Termina dicendo di amare Niall e io potrei anche mettere un punto alla nostra intervista senza nemmeno rispondere ma ho preferito rimanere una persona professionale così ho chiesto da quanto tempo è innamorata di lui e lei risponde da un anno e mezzo. (Illusa! Io lo amavo già da prima che sapessi della sua esistenza, non puoi nemmeno paragonarti a me).

Fumi? “In situazioni di stress estremo una sigaretta funziona meglio di un tranquillante”. Poi aggiunge dicendo “Non che abbia mai assunto tranquillanti”.

Quante volte sei andata al bagno oggi? Risponde tre. Ma io non ci credo.

Cosa fai solitamente al bagno? Leggo. Si e io gioca a briscola. 

Nonostante io non abbia apprezzato la sua dichiarazione d’amore nei confronti del mio biondo irlandese ho comunque ringraziato la signorina per essersi prestata a questa intervista con me medesima; da oggi però mi duole dirle i nostri rapporti dovranno limitarsi a breve conversazioni che non vadano oltre al saluto. Mio malgrado non posso frequentare colei che sostiene di amare il mio futuro marito, perciò felicitazioni e spero un giorno possa disinnamorarsi rendendosi conto lui non sarà mai suo.

Ringrazio come sempre la mia famiglia per essermi rimasta vicina; ringrazio il mio amico fedele computer senza il quale io non scriverei nessuna storia e ringrazio anche chiunque mi faccia tanti complimenti (chi mi fa tanti complimenti riceve tanti baci e tanta pubblicità, quindi su abbondate!).

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