Parlami {Bakugou Katsuki x Reader} [LEMON]

~23~ In camera [pt. 2]

Prima di partire con il capitolo, volevo solo dirvi che, sì, sono tornata 😂
Non starò a rompervi troppo sul perché di questa assenza perché il motivo è sempre lo stesso: ho studiato come una stro*za per tutto il tempo e, Dio, finalmente un po' di relax ❤️👄❤️
Mi scuso profondamente per l'assenza e per il ritardo 🥺
E chiedo scusa anche a tutte quelle persone a cui ho risposto in ritardo...
Approfitto di questo per dirvi che, se mai aveste bisogno di chiedermi qualcosa, di fare due chiacchiere o altro, potete comodamente contattarmi anche su Instagram! Su Wattpad purtroppo mi perdo i messaggi molto spesso, ma su Insta rispondo al 100%!
Se foste interessat*, trovate il mio nick nella bio ❤️
A presto ❤️
ZetaZaffira 🌸

{Nome Cognome}

«Comunque...»

«Cosa?»

«Sai che profumi di caramello?»

«...»

«Cioè, è una cosa che mi ha sorpresa.»

«Perché? Pensavi puzzassi di merda per caso?»

Mi alzo di scatto dal letto, guardando la sua muscolosa figura stesa sul materasso. Mani sotto la testa, capelli più scompigliai del solito, non si muove di un centimetro. Si limita a rivolgermi il suo sguardo di fuoco, oscurato da delle pigre palpebre socchiuse.

Non riesco a trattenere una risata improvvisa. «No, non intendevo questo!», cerco riprendere fiato. «Voglio dire, hai proprio un profumo dolce. Ti giuro che profumi letteralmente di dolci appena sfornati. Il che mi sorprende, perché... ti vedo più come un  tipo da Versace, o cose del genere.»

«Infatti è così. E' la mia cazzo di Unicità.»

«Davvero? Fossi in te non mi lamenterei.»

«Invece sì. Il caramello mi fa cagare.»

A metà film, mia madre ci ha chiamati per la cena. E' andato tutto inaspettatamente liscio. Anche troppo. L'unica cosa degna di nota è quanto mia madre sia rimasta sorpresa dalla quantità di piccante con la quale a Katsuki piace condire il pesce. L'ha trovata una cosa quasi affascinante, poi si è chiesta come facessero le sue papille gustative a non essersi ancora bruciate.

Quando siamo tornati in camera mia, non abbiamo avuto voglia di continuare il film. Non ci ha minimamente appassionati.

Quindi ci siamo sdraiati sul letto e io ho iniziato a fare disegnini di neon in aria con il dito indice, rilasciando filamenti fucsia che si dissolvevano qualche secondo dopo.

Torno a sdraiarmi, premendo la schiena sul materasso. Sollevo il braccio, riprendendo a disegnare ghirigori con la mano. «Almeno non hai ansia nelle giornate d'estate. Voglio dire, puoi sudare quanto ti pare. L'unica conseguenza sarà un aroma zuccherino attorno a te.»

Smette di fissare il soffitto, girando il suo corpo su un fianco, così da potermi guardare. «E' tutto quello che hai da dire di me dopo oggi?»

Parla con tono apparentemente menefreghista. Anche se, in fondo in fondo, riesco a captare una certa curiosità. Chi non lo sarebbe in una situazione come questa?

«Vorresti dirmi che l'unica cosa che hai da commentare di me è il mio odore?», ripete con quella sua voce roca perennemente in difensiva, come per assicurarsi che l'abbia sentito.

Ovvio che l'ho sentito, ma non voglio accontentarlo subito. Mi diverte vederlo così in cerca di risposte. Continuo a rilasciare filamenti di neon per aria, riflettendo sulla risposta adeguata da dargli.