~3~ Ansia da primo giorno

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{Nome Cognome}

Guardo con occhi fissi la gigantesca porta davanti a me che dovrebbe condurre alla mia classe, mentre le mie mani tirano leggermente verso il basso una gonna troppo corta per i miei gusti in un posto troppo affollato per le mie abitudini.

Mi sento decisamente fuori luogo, probabilmente mi sentirei più a mio agio a girare da sola per la città alle due di notte. Sono dentro l'edificio della U.A da circa dieci minuti e vorrei già scappare via a gambe levate. Sicuramente, tutti quei propositi che ho fatto ieri riguardo al diventare una studentessa modello si staranno guardando spaesati, domandandosi il mio livello di coerenza e la sanità del mio stato mentale. Ma non posso farci niente. Sarà la consapevolezza di trovarmi in una delle scuole più importanti del Giappone, in una sezione che, di fatto, accetta solo studenti che promettono bene... e già qui, se penso a me stessa, mi viene da ridere. Senza considerare che i docenti non ci pensano due volte ad espellere coloro che non dimostrano le abilità di cui la scuola è alla ricerca.

Deglutisco con fatica, inizio a sentire caldo e il mio cuore minaccia di sfondarmi la gabbia toracica. In questo momento, vorrei solo essere in camera mia con la porta blindata, lontana da tutti. Al diavolo le promesse e i buoni propositi. Portatemi via da qui.

«Stai bene, (Nome)?», domanda Tooru accanto a me.

«Da favola, una meraviglia!», esclamo con un sorriso isterico per poi fare una piccola risatina nervosa.

No, non sto affatto bene, ho l'ansia che mi sta divorando.

Mi giro per guardarla. È incredibile. Sembra il ritratto della felicità. È lì che gongola e saltella sul posto come una bambina a cui hanno appena preso lo zucchero filato.

«Io invece sono emozionatissima, questa notte non ho chiuso occhio pensando a questo giorno!»

Inarco un sopracciglio guardandola perplessa. Sarebbe questo il suo modo di aiutarmi? Smette di saltellare e parla con tono più comprensivo.

«Lo vedo che sei parecchio nervosa... ma non ne hai motivo! Ricorda, siamo qui insieme e credo che questo nervosismo sia solo ansia da primo giorno. Ci sono anch'io, cosa potrebbe andare storto?»

Oh, un sacco di cose: inciampare e rotolare a terra davanti a tutti, compagne vipere, espulsione, attacco terroristico, mestruazioni improvvise...

Tooru appoggia le sue mani sulle mie spalle e, sorridendo, pronuncia un un'unica, singola parola, indicando la porta accanto a noi con un cenno della testa. «Andiamo».

La guardo per qualche secondo nel punto in cui i suoi occhi dovrebbero essere e annuisco poco convinta.

La mia amica invisibile apre la gigantesca porta scorrevole, rivelando una grande aula con, ad occhio e croce, circa una ventina di banchi distanziati l'uno dall'altro. Non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo per questo.

All'interno dell'aula c'è già una decina di studenti. I loro occhi si fissano istantaneamente su di noi non appena entriamo. Sembra che ci stiano scrutando l'anima. Abbasso lo sguardo verso terra e mi limito a trattenere il fiato. L'ansia torna ad impossessarsi di me. Ci incamminiamo verso i banchi e notiamo che sono numerati. A quanto pare, i posti sono stati assegnati ancor prima del nostro arrivo. E in effetti, ricordo che nell'elenco degli studenti sulla mail inviataci dalla scuola (che sono andata prontamente a leggere dopo averlo scoperto da Tooru), accanto ai nostri nomi erano riportati dei numeri. Sono rimasta stupita dal fatto che non seguissero l'ordine alfabetico. E ancora adesso, mi domando su cosa siano basati. Probabilmente sulla classifica all'esame di ammissione, altrimenti non saprei. Non che me ne importi qualcosa. Voglio solo andare a sedermi.

Parlami {Bakugou Katsuki x Reader} [LEMON]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora