~20~ Sincerità

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{Nome Cognome}

La sua larga schiena continua ad essere tutto ciò che mi consente di guardare. Non ci ha provato nemmeno un secondo a guardarmi negli occhi. Con fare tremante e agitato, le sue mani continuano ad armeggiare proprio sotto l'ombelico.

Mi sento ancora accaldata, ansimante, come se avessi appena corso una maratona ma, a guardarlo, credo di essere riuscita a riprendermi più in fretta di lui. Sto morendo di imbarazzo, questo sì, e non sono esattamente sicura di come dovrei comportarmi. Dovrei lasciargli fare? Lasciarlo tranquillo? Forse se gli parlassi in questo specifico momento, lo agiterei ancora di più ed è proprio quello che vorrei evitare.

Non riesco a fare a meno di osservare quanto sia maledettamente diverso dal suo solito sé stesso. Fa quasi impressione. Uno così sicuro di sé, mai stressato, senza mai l'ombra di nervosismo in volto... ora così fragile e vulnerabile.

Io non sono decisamente messa meglio. Anzi, non riesco a darmi una risposta: parlargli o no? E, anche se dovessi scegliere la prima opzione, cosa dovrei dirgli? "Ehi, Bakugou, tutto bene?" Come dovrebbe stare? È così palese, persino un cieco lo capirebbe. Forse aspettare almeno per un minuto che si riprenda da solo è davvero la scelta migliore.

«Bakugou?»

Merda.

«Posso... posso aiutarti?»

Oddio, che domanda è?!

Sbuffa e gira un poco la testa, giusto per guardarmi con la coda dell'occhio. «Come credi di potermi aiutare esattamente?»

«Ehm... non ne sono sicura nemmeno io... scusami, domanda stupida».

«Appunto».

Mi infastidisce un po' il suo modo di rispondere. Okay, non sarà stata la domanda più intelligente del secolo ma... che altro avrei potuto fare? Non mi sono mai trovata in una situazione del genere. Sono completamente disorientata e non so come reagire e comportarmi. So solo che mi sto innervosendo.

«Be'... era per non rimanere totalmente in silenzio. Insomma, te ne accorgi anche tu che non è una situazione... ecco, da tutti i giorni, no?»

«Sicuramente se stessi in silenzio aiuteresti di più, cazzo!»

«Ah... sul serio? Sarebbe meglio se me ne stessi ferma come uno stoccafisso a guardarti mentre sei palesemente in crisi?»

«Senti, mi trovo in una situazione abbastanza scomoda, okay? Non sei tu quella che ha l'uccello allegro in questo momento, quindi, fammi un favore e vai a perderti da qualche parte!»

Corrugo le sopracciglia. Ma chi si crede di essere? «Non vorrei essere scortese, ma ci tengo a ricordarti che sei stato tu a iniziare tutto questo, ergo, ti ci sei ficcato tu in questa... cosa».

Si gira un po' di più, permettendomi di osservare il suo volto in tutta la sua interezza. Il suo problemino là sotto non si è esattamente dileguato, ma di certo è migliorato. «Prego?»

«Mi hai sentita. Hai fatto tutto tu, nessuno ti ha chiesto di...», mi interrompo un attimo, cercando le parole «... di placcarmi al muro come se fossi una criminale». Apre la bocca per dire qualcosa ma lo interrompo al momento giusto. «Inoltre! Inoltre, sei stato di nuovo tu a... sì, insomma, a fare quello che hai fatto!» Inizio ad agitarmi sul serio. Non so esattamente per quale motivo ma sto iniziando a sudare e a diventare rossa. Il mio cuore ha accellerato notevolmente e non riesco a stare ferma e a mettere ordine nella mia testa. Inizio a sparare frasi a caso. «Io ero lì tranquilla a domamandarmi perché diamine non esistano dei dannati sgabelli in questa stramaledetta biblioteca, cercando di sollevare un libro che solo a guardarlo non posso fare altro che domandarmi perché accidenti debba essere così spesso! Voglio dire, fateli più sottili, cosa vi costa? Tanto, poi, sono io quella che deve distruggersi le punte dei piedi per metterlo a posto!»

Parlami {Bakugou Katsuki x Reader} [LEMON]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora