𝐸𝓈𝓉𝓇𝒶𝓉𝓉𝑜 𝑔𝓇𝒶𝓉𝓊𝒾𝓉𝑜 𝒹𝒾 𝒲𝒶𝓁𝒹𝑒𝓈𝓉𝑜𝒸𝒽𝓉𝑒𝓇
La mattina successiva Clarissa aprì gli occhi, e provò subito a muoversi, ma sentì il corpo dolorante. Era come se mille spilli le avessero perforato la pelle, risalendo fino alla testa. Allora, si bloccò, richiuse gli occhi qualche secondo. Poi, li riaprì guardandosi attorno, cercando di capire dove fosse e, soprattutto, cosa fosse successo, poiché l'immagine di un viso sfocato e un tocco caldo sulla guancia era l'unica cosa di cui si ricordava.
Intanto, la testa iniziò a pulsarle, non permettendole dare un filo logico agli avvenimenti del giorno prima. Ma, all'improvviso il pensiero di dover tornare a casa riemerse dal profondo, imponendole di alzarsi da quello scomodo letto in legno. Tuttavia, le forze scivolarono via, lasciandola inerme, mentre gli occhi le caddero sulla giacca accanto al letto. Le venne in mente il suo portafortuna. Così, con uno scatto rapido, ma doloroso, vi appoggiò sopra la mano, percependo solamente il tessuto morbido dell'indumento. Ciò la deluse e le fece venire dei dubbi...
Che le fosse caduto nella corsa? No, era abbastanza sicura di averlo tenuto stretto tra le mani. Allora cosa poteva essere successo? Ci pensò qualche secondo e un pensiero le fulminò il cuore, facendolo battere all'impazzata nel petto. Forse qualcuno poteva averglielo rubato! Magari, le stesse persone che l'avevano portata in quella stanza squallida. Sarebbe stata la fine del mondo se non lo avesse più trovato, siccome quel cavallino di pietra le dava sicurezza.
«No» parlò debolmente. «No, No, No!» continuò a ripetere, sentendo il battito del suo cuore accelerare ancora di più, mentre le pulsazioni alla testa si fecero più intese.
Intanto, la mano continuò a tastare la giacca invano. All'improvviso sentì un forte fastidio circondarle la fronte. Vi ci appoggiò sopra le dita, sentendo uno strano tessuto sopra la sua pelle. Era una dannata benda...
«Devo andarmene da qui...» si disse a sé stessa, strappandosela di dosso.
Ora era essenziale che ritrovasse il suo cavallo. La sua vita dipendeva da quell'oggetto, non avrebbe potuto vivere sapendo di averlo perso. Forse, era caduto sul pavimento e nessuno se ne era accorto.
Nel frattempo, una nuova forza si impossessò del corpo, portandola a liberarsi anche dalle coperte che la facevano sentire inferma, quando non lo era. Infondo, era ancora viva, e le bastava sapere di poter ancora respirare. Adesso, il cavallo aveva la precedenza, il resto era passato. Così, prima di alzarsi, lanciò la benda lontano dal letto.
«Se fossi in te rimarrei a letto ...» suggerì una voce.
Clarissa portò lo sguardo verso la parte opposta della stanza, verso una finestra.
«Cercavi qualcosa di particolare?» chiese la stessa.
La ragazza vide una giovane donna seduta su una sedia, rivolgerle uno sguardo indagatore.
All'improvviso, le vennero meno le forze e ritornò distesa nel letto. Il dolore alla testa divenne insopportabile, tanto che dovette stringere i denti, coprendosi il viso con le mani. Voleva strapparsi di dosso la pelle, il cervello, le pulsazioni e soffocarle. Tuttavia, ignorò quel dolore, dandosi uno slancio. Fu così che si ritrovò seduta nel letto: i piedi scalzi toccarono il pavimento freddo, le mani percepirono un'asse di legno sotto quel finto materasso, la schiena dolorante e la testa pesante.
Clarissa rivolse di nuovo lo sguardo alla donna, che intanto sembrava essersi spostata. Ma, anche il tavolo davanti a lei cominciò a camminare insieme al resto dei mobili. Clarissa cercò comunque di fissare lo sguardo sulla figura.
«Dovresti stare... Letto» sentì pronunciare.
Ma la ignorò, chiudendo e riaprendo gli occhi diverse volte nella speranza che tutto smettesse di muoversi. Tuttavia, accadde l'esatto opposto: la danza dei mobili divenne un girotondo caotico. Una sensazione di nausea le assalì lo stomaco, mentre Clarissa si mise in piedi, ignorando il suo stato attuale.
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Waldestochter - La figlia del bosco (completa)
Romantizm(storia completa) DISPONIBILE su AMAZON (Ebook+Cartaceo) La monotonia della famiglia, il desiderio di libertà e la speranza di un futuro senza costrizioni sono ormai pensieri fissi nella testa di Clarissa, una ragazza ribelle che indossa i vecchi pa...