Capitolo 16 - Torta

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Jihyo


La mattina successiva mi svegliai con un braccio completamente addormentato, quando mi voltai verso la sua direzione, me ne dimenticai all'istante. Sana aveva una ciocca di capelli davanti al viso che si muoveva in base al suo respiro, la scostai e gliela misi dietro l'orecchio. La sua bocca semi aperta, rivelava quella sua strana dentatura che tanto amavo. Quando dormiva non era un angelo, ma una vera e propria dea... Il suo corpo era coperto dal sottile tessuto del lenzuolo, ma potevo intravedere ogni singola curvatura di esso. Fu nell'esatto istante in cui si mosse leggermente facendomi respirare il suo odore che capii che mi stavo innamorando di lei. Non potei fare a meno di avvicinarmi al suo viso e baciarle la punta del naso, era così dannatamente bella...

«Jihyo» Sussurrò senza aprire gli occhi.

«Dimmi»

Aprì le braccia davanti a se e mi mostrò la sua espressione imbronciata: «Coccole» Può una persona essere più dolce di così?

Accolsi la sua richiesta e la strinsi forte a me: «Hai dormito bene?»

«Mh mh» Mugugnò una sorta di "si". Capii che Sana non era una di quelle persone che amava parlare appena sveglie e rimasi semplicemente in silenzio ad accarezzarle i capelli.


Sana


«Che ore sono?» Domandai a Jihyo appena mi ripresi.

«Le undici»

Aprii gli occhi e mi stiracchiai staccandomi dal suo abbraccio. «Chaeyoung?»

«Cazzo» Jihyo si alzò di corsa dal letto e cominciò a vestirsi: «Quale madre si dimentica di sua figlia?»

«Tu?» La presi in giro sorridendo.

«Ah Ah» La guardai aprire il cassetto ed infila si la biancheria intima. «Vado a prenderla, te fatti la doccia intanto»

«Agli ordini» Mi stiracchiai nuovamente e mi tirai su poggiando la schiena sulla testiera del letto. «Stavi meglio prima» Le dissi vedendola già vestita.

Jihyo si avvicinò e mi baciò le labbra: «Tu stai bene adesso» Mi guardò con un'espressione talmente perversa che mi imbarazzai all'istante emi coprii con il lenzuolo. «Sai che il lenzuolo è bianco e i tuoi capezzoli sono comunque in bella vista, vero?»

«Zitta e vai a prendere tua figlia» Le dissi girandomi di schiena. Jihyo sorrise e mi mordicchiò la spalla: «Ma la vuoi finire?» Le dissi ridacchiando.

«Te l'ho detto che il tuo corpo mi fa impazzire»

«Allora, le cose sono due... O ti sbrighi e vai a prendere tua figlia»

«O?»

«O giuro che ti stendo a terra e ti ritrovi con tre dita dentro di te senza neanche accorgertene»

«Per quanto mi piacciano le tue minacce» Mi guardò dall'alto verso in basso. «E non solo le tue minacce» Scosse la testa evidentemente per riprendersi dai suoi pensieri perversi e proseguì con il discorso. «Mia figlia ha la priorità»

Mi avvicinai e la baciai: «Vai a prendere quella bestiolina»


Jihyo


Bussai alla porta della famiglia Kim e Mina mi venne ad aprire in pochi secondi: «Oh ma buongiorno» Mi disse alzando ed abbassando ripetutamente le sopracciglia.

«Che vuoi?»

«Oh si Jihyo ti prego, così...» Le tappai subito la bocca appena capii che stava imitando Sana.

La Babysitter || SahyoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora