"Come alienato"

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Alexander era seduto sulla sedia nella stanza d'interrogatorio, alzò la testa, per guardare la lampada che illuminava la stanza, John prendeva nota di tutto ciò che diceva < Quindi fosti tu a compiere quel massacro? Lo sospettavo...> disse John ad Alexander.
Il quale gli rispose con tono titubante:
 < Mi perdoni... ma perché non era certo che ero stato io? Ma bensì era solamente sospetto?> John gli rispose velocemente:
 <Ho iniziato a sospettarlo solo quando iniziai a vedere e esaminare le altre scene del crimine, ogni cadavere che tu hai lasciato e che io ho visionato è sempre stato pregno di una violenza inaudita!
Solo un punto non torna sul tuo modus operandi>

John si grattò il viso, continuò poi a parlare <Hai ammesso di aver eliminato svariate persone, fatta eccezione della tua famiglia, ove affermi la tua non colpevolezza, ma bensì affermi ed accusi che sia Viktor Balisky l'assassino, ma qui ci soffermeremo un'altra volta.
Il punto della mia riflessione è...  se dici di aver ucciso le tue vittime solo perché a detta tua erano divenute o erano "vampiri, lupi mannari e altre creature simili", perché di quella banda di cui mi hai parlato hai affermato che erano delle persone comuni?
Che senso ha non mascherare il proprio crimine dicendomi che anch'egli erano "vampiri o qualche altra creatura"?>

Alexander mentre ascoltava ciò che l'ispettore diceva si toccò la camicia, oramai era di tutt'altro colore purché bianco.
John mentre continuava a parlare notò nitidamente il gesto di Alexander, si zittì del quasi all'istante, quasi come se fosse preoccupato per lui.
Non aspettò che Alexander rispondesse alla sua domanda, sembrava quasi che non gli importasse. Ebbe un forte senso di pietà, provò a sopprimerlo rimembrando a se stesso che colui che era seduto di fronte a lui non ebbe pietà di nessuno.

Rimase lì fermo a meditare su ciò che avrebbe detto nei prossimi istanti, dentro di lui come una guerra tra moralità e cinismo avveniva.
Indicò quello straccio che indossava, asserendo con tono apatico:
 <Quella camicia è troppo lasciva, con quelle ferite che ti hanno medicato non è saggio rimanere con gli stessi medesimi abiti, corre il rischio di morire per infezione.>
Alexander non gli disse nulla stupito del dire del poliziotto.
Mentre John continuò a parlare < Penso di aver un capo di vestiario che dovrebbe andarti bene...>

Fu in quell'esatto punto che Alexander lo fermò nel parlare rispondendogli meravigliato:
< Cosa le succede ispettore? Non ci posso credere... lei si sta affezionando della mia persona? Un'ora fa mi avrebbe piantato un proiettile in testa senza pensarci due volte, Per qual motivo ora mi vuol dar una camicia di ricambio?>.
<Perché sto avendo pietà di lui?> pensò subito fra se e se tormentato da dubbi.

Alexander lo chiamò più volte ma John non gli disse nulla per svariati minuti, era totalmente altrove immerso nel suo pensiero.
gli rispose brevemente con calma e tepore:
<Prendi questo mio gesto come un semplice atto di umanità. Sarai anche un assassino, un ossesso ma non lascerei in questo stato neppure il mio peggior nemico e poi non hai ancora finito di deporre, sarebbe un peccato che morissi prima di aver concluso... oramai sono curioso di cosa continuerai a raccontare> 

Detto ciò si alzò dalla sedia, andò verso la porta aprendola, si trovò davanti la guardia alla quale proferì:
< Devo andare nei miei alloggi, non faccia entrar nessuno in questa stanza, siamo intesi?>
La guardia si mise davanti alla porta, senza proferir parola.
Alexander rimase seduto sulla sedia, aveva nascosto la derringer nel calzino sinistro, l'avrebbe potuta usare per scappare, ma non lo fece in quelle condizioni sapeva che non sarebbe andato molto lontano.

La porta si aprì nuovamente, non era Williams però che entrò da essa, Alexander girò leggermente il capo sulla destra, sentendo il suo passo pesante, faceva strofinare per qualche istante il piede sinistro per terra in una maniera tozza, un rumore quasi impercettibile.
 Ma quel rumore non era impercettibile, fatti specie per una persona che aveva perso la maggior parte della sua vista.
Quando una persona perde uno dei suoi cinque sensi come la vista in questo caso o essa stessa si va a danneggiare gli altri sensi si migliorano, per compensare il senso mancante. L'udito di Alexander per l'appunto si era sviluppato maggiormente, ricordava com'era il passo dell'ispettore, in confronto a questo, il passo di John non provocava un tale rumore tozzo, ma bensì un suono più nitido dovuto dal tacco delle scarpe in metallo che indossava.

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