"La Bestia d'Europa"

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Era il 15 Gennaio 1880.

Ci troviamo in un corridoio di una prigione di massima sicurezza austriaca, situata fra le alte montagne alpine.
Il clima che permeava l'area era nera e cupa, quasi come le anime marce e fatiscenti di chi era rinchiuso fra quelle sbarre, ed un misto di neve e pioggia cadeva da quelle nuvole nere portatrici di tempeste.

Un'enorme portone in legno massiccio chiuso si poneva davanti ad un uomo, un ispettore provenuto dalla lontana Inghilterra, si poteva evincere dal suo tipo di vestiario e dalla classica bombetta nera che teneva ben salda sulla testa.
Egli bussò per ben tre volte sul portone con fervida vigorosità, facendo echeggiare il suo bussare.

Da uno spiraglio si iniziarono a intravedere due occhi color castano scuro e una voce di tono alto, sembrava quasi un comando militare: < Si identifichi! Subito!>

L'ispettore dalla tasca interna della giacca uscì un fascicolo rilegato in pelle nera, lo pose sullo spiraglio e le mani della guardia lo afferrarono e lo aprirono. L'ispettore per concludere prese il suo distintivo e lo fece vedere alla guardia, con tono serio e deciso pronunciò : < Ispettore John Williams da Scotland yard, ero a capo di venti agenti del bureau. Mi hanno detto che il mio "uomo" è rinchiuso qui.>
La guardia aprì il portone facendo entrare l'ispettore, subito dopo aver chiuso la porta la guardia disse al suo collega, il quale era seduto con le carte in mano <Kurt, sto scortando l'ispettore dentro la prigione, posa quelle fottutissime carte e prendi la carabina! In mia assenza starai tu di guardia!>
Kurt non disse nulla, si alzò solamente ed esegui l'ordine impartitogli mentre il suo collega scortava John.

<Stento ancor a creder a ciò che è successo, finalmente è dietro le sbarre.> disse il guardiano con un tono molto allegorico e continuò a passo più lesto <Quando è sceso dal carro aveva preso un altra volta conoscenza, inizialmente ha opposto una strenua resistenza, ma ce lo aspettavamo. Eravamo preparati al meglio per accoglierlo, anche se ha rotto un braccio al mio collega, mentre a me ha rotto il naso, quel grandissimo bastardo... fa ancora male! Me lo dovrebbero rimettere a posto... guardi cosa mi ha fatto!>

Finendo di parlare gli fece vedere il suo naso, il quale era completamente spostato sulla sinistra con delle piccole sfumature di nero sul dorso di esso
< Sono dovuti arrivare altri quattro agenti per farlo scendere da quel fottuto carro e sempre ha reagito! A uno di loro è riuscito a rompergli  la gamba con un calcio, gli altri agenti però lo hanno preso a manganellate fino a che non è svenuto. Mi dica ispettore, questo Alexander Van Tropen è veramente degno del soprannome che scotland yard gli ha dato?>

Fino ad allora l'ispettore non aveva aperto bocca, lo guardò per un'istante ed infine disse con tono freddo e ironico:< "La bestia d'Europa"... ecco come abbiamo deciso di soprannominarlo, lo sa il perché? In due anni ha commesso un numero esorbitante di omicidi, ma non in modi del tutto "consoni" le spiego meglio. Abbiamo trovato in Irlanda un oste sventrato, il cadavere presentava segni di morsi come se fosse stato mangiato, vi erano altri due cadaveri, erano due uomini ad esser chiari, uccisi brutalmente a colpi di coltello e fucile. Questo per citar solo due dei suoi innumerevoli crimini!>

Mentre camminavano si sentivano i carcerati urlare e fare rumore con le sbarre, non si riusciva a capire nulla solo un brusio simile al suono delle api, i due uomini continuavano a muoversi, l'ispettore notava quanto poteva essere marcio e fatiscente l'ambiente circostante.
Quella puzza di sangue, di escrementi e di morte, il tanfo nefasto era talmente pesante che l'ispettore quasi non vomitò, di scattò prese dalla sua tasca destra un fazzoletto per provare ad rattoppare tale puzza.

< Qui sono rinchiusi i peggiori rifiuti dell'Europa: assassini efferati, stupratori incalliti, membri delle più potenti organizzazioni criminali, direi che la lista potrebbe continuare per svariate ore.>
L'ispettore che da prima teneva la testa chinata alzò lo sguardo, vedendo chi era rinchiuso in quelle celle, persone che avevano ben poco come lato umano.
Turbato e nello stesso tempo soddisfatto disse al guardiano:<Qui il nostro caro Van Tropen si troverà a casa magari... stando a contatto con queste persone potrebbe ritornare anche più umano.>
<Non ci scherzerei> disse l'agente continuando a parlare: <Questo posto cambia le persone facendole diventare come delle bestie, prenda quel prigioniero... è qua dentro da sole due settimane. E mi dica come lo vede?>
L'ispettore lo scrutò dalla testa ai piedi e inizio a descriverlo: < Noto che è molto magro, sporco... e Dio! Che tanfo nauseabondo che emana!>

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