Will e Marcus presero in spalla i loro compagni feriti, apprestandosi ad uscire quanto più velocemente possibile dal museo.
Arrivati in strada si udivano per le desolate vie della città i fischi dei poliziotti ed i cani abbaiare a tutto spiano.
L'intero corpo di polizia si stava radunando verso il museo, allertati ed informati dei vari rumori e degli spari che rimbombarono per tutto il quartiere.<Questa volta Vittorio avrà una bella gatta da pelare...> disse Will con tono di voce neutro, mentre si girava vedendo che i poliziotti stavano per entrare nel museo.
I quattro continuavano a muoversi, facendo in modo di evitare le strade principali, favorendo le vie secondarie.
Sentendosi per tutto il tempo come braccati per via del continuo abbaiare dei cani, i quali mediante il loro olfatto continuavano a tampinarli seguiti da alcuni poliziotti.Raggiunsero WhiteChapel correndo a più non posso.
Il quartiere era completamente deserto, nessuno a quell'orario cosi tardo camminava per quelle strade, le quali erano fatiscenti e malfamate, non vi era nemmeno l'ombra di un gendarme, eccezion fatta per quella pattuglia che li inseguiva.
I cani dopo svariati minuti che vagavano persero la traccia olfattiva dei sospettati, i gendarmi quindi decisero di dividersi.
Un contingente sarebbe tornato verso il museo per chiedere rinforzi, l'altro gruppo sarebbe rimasto li continuando a cercare, forse i cani avrebbero fiutato una nuova traccia.Will e i suoi intanto riuscirono ad arrivare verso Rope Walk garden, anche se con enormi difficoltà, tutti loro erano stanchi, afflitti e doloranti.
Alexander era messo molto male, prossimo alla morte, perdeva copiosamente sangue dal fianco e le sue forze vennero meno, non rispondeva nemmeno quando lo chiamavano poiché troppo debole.Will vedendo La situazione critica di Alexander, che ormai stava per perdere coscienza, decise di lasciarlo su di una panchina del parco.
Disse a Marcus con fulmineità:
< Resta qui e prova a premere sulla ferita in qualsiasi modo. Ormai siamo arrivati! corro a bussar alla porta del dottore!>
Finito di parlare scattò dirigendosi all'abitazione del dottore e arrivato iniziò a bussare freneticamente.Quella porta in legno di quercia che veniva continuamente percossa fu aperta da un uomo non molto anziano.
Presentava dei capelli brizzolati e mal sistemati dovuti al frastuono che Will causò.
Vestiva con un soprabito lungo e di un tessuto pesante, che lo copriva fin alle caviglie di color rosso scuro.
<Chi è che osa bussare a quest'ora della notte?> Domandò l'uomo spazientito, con ancora gli occhi mezzi chiusi per via del sonno.
Will subito gli rispose:
< Mi spiace per l'ora così tarda dottor Ward, ma è un emergenza! La prego ci lasci entrare e ci aiuti!>
L'uomo riconobbe quella voce, aprì gli occhi guardando meglio il volto di Will < Qual buon vento, non c'è tempo da perdere per inutili convenevoli! Entrate proverò ad aiutarvi come meglio posso.>Will subito corse verso Marcus Urlando:
<Dirigiti con Clair verso quell'abitazione! Muoviti!>
Marcus aiutò Clair a camminare per dirigersi verso la destinazione ubicata.
Nel fra tempo Will Prese di peso Alexander, trascinandolo di forza fin dentro la casa.Marcus una volta lasciata Clair corse ad aiutare Will vedendo che ormai privo di energie faceva fatica nel trascinare il compagno, perciò una volta arrivato lo prese dall'altro braccio ed insieme a Will lo trasportarono verso la casa del dottore.
<Costui è messo davvero male, spero solo che la ferita non abbia perforato il polmone.> Questo fu ciò che il dottore disse appena vide Alexander.
per poi domandargli ulteriormente:
<Ha tossito sangue?>
Alexander fece no con la testa con le ultime forze rimastegli, mentre continuava a far peso sul collo di Will e di Marcus che lo sorreggevano ormai con estrema fatica.
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Brotherhood of Shadow
KorkuSiamo nell'Europa del tardo ottocento, Vampiri e lupi mannari si aggirano per le città, solo pochi sanno della loro esistenza, riuscirà il nuovo adepto a adempiere alla sua vendetta contro "L'Uomo" che gli ha rovinato la vita?