"Ti voglio bene papà"

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Il silenzio regnava sovrano nella stanza d'interrogatorio, Williams stava finendo di prendere nota di quanto Alexander stesse dicendo.
Una volta che finì di scrivere John prese dalla tasca destra della giacca un pacchetto di sigarette, ne prese una e se la mise in bocca.
Non si curò minimamente di Alexander, che continuava a chiamarlo e per attirare l'attenzione di John diede un pugno al tavolo esclamando: < Mi sta ascoltando ispettore?>
John fece un lieve sobbalzo, non si aspettava quel pesante tonfo, guardò per un'istante il prigioniero, prese l'accendino dalla tasca e si accese la sigaretta.

Dopo aver fatto qualche tiro lesse la testimonianza di Alexander ed infine rivolgendosi al ragazzo esordì: < Ordunque affermi che non eri in quella fattoria in Olanda, ma bensì a Praga!>
Una volta smesso di parlare continuò a confrontare i due casi, il primo che esaminò era inerente ai fatti di Praga, era stato classificato come uno scontro fra bande dove la polizia non indagò molto, essendo che le bande in questione corruppero i piani più alti affinché non ficcanasassero oltre, questo era quello che era scritto su quelle pagine, in piú alcuni informatori confuravano quanto riportato.

Il secondo caso invece era stato definito "il massacro della fattoria".
John lo rilesse velocemente:"sono stati rinvenuti all'interno della fattoria almeno tre corpi non meglio identificati fatti a pezzi e in uno stato avanzato di decomposizione, analizzandoli più affondo si nota che i corpi sono pieni di varie ferite, per cui si deduce che le vittime sono state uccise subito ma hanno subito svariate ed efferate torture per giorni. "
Questo fu il primo caso di Alexander attribuitogli dalla polizia, ma egli affermava che non era stato lui, non era mai stato in Olanda in quei due anni.

John faceva pressione su Alexander per estorcere una confessione su quanto era riportato sui fascicoli, ma non riusciva ad ottenere nulla. < Ispettore, come potevo essere in due posti contemporaneamente? Gli ho fornito una marea di dettagli, come potrei ricordarmi tali cose? Io ho non mai visto l'Olanda in questi anni!> disse Alexander, per poi continuare: < Era stato Viktor a ordinare quel massacro, ne sono convinto è un folle narcisista, di certo avete scoperto i cadaveri solo mediante un incendio. Lui  stesso vi ha condotti alla fattoria!> John smise di leggere i due fascicoli, guardò con aria di rabbia il ragazzo ed infine alzò la voce spazientito
< Ascoltami bene! Io non crederò mai alla tua folle storia! I rapporti della polizia Affermano che a Praga fu uno scontro fra bande a uccidere le due donne sul ponte. Tu eri in Olanda ammettilo!>

Una guardia aprì la sala d'interrogatorio < Ispettore è l'ora di pranzo, il prigioniero deve recarsi in mensa per poter mangiare, riprenderete dopo l'interrogatorio>
nel mentre il poliziotto parlava entrarono altre tre guardie, le armi puntavano dritte su di Alexander, il quale lentamente adagiò il cappello sul tavolo mentre le guardie si avvicinavano
< Non preoccupatevi oltremodo, non può scappare, almeno che non voglia che gli spariamo> disse la guardia mentre le altre due gli puntavano le armi dritte alla testa.

John non approvava affatto quell'interruzione, buttò la sigaretta nel posacenere, per poi affermare: <Se il prigioniero deve mangiare che lo faccia in questa stanza, portategli la sua razione qui e verrà consumata da lui in questo luogo! Dio solo può sa cosa può accadere se lui si recasse nuovamente in mensa! Avete già assistito a ciò che è successo durante la colazione.>
La guardia tolse le manette ad Alexander per ammanettarlo dietro la schiena <Mi dispiace ispettore ma sono ordini dateci dal direttore e non possiamo contraddire tali ordini.>
disse la guardia, mentre Alexander si alzava, venendo scortato fuori la stanza d'interrogatorio  per raggiungere la mensa.
Mentre la porta in ferro venne chiusa una delle guardie lo colpì alla testa con il manganello, il colpo fu talmente forte che lo fece svenire e intanto veniva trascinato dalle guardie.

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