capitolo 2

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ero a roma ormai da due settimane, mi ero quasi del tutto abituata, avevo visitato tutti i luoghi più belli, ma ammetto che un po' mi mancava il mio piccolo paesino in toscana.
"oh ragazzi, oggi una ragazza mi ha invitato in discoteca con lei" disse davide entusiasta. io e le mie amiche non ne eravamo affatto sorprese, davide aveva un sacco di ragazze che gli sbavavano dietro, fin dai tempi delle medie. tutte e tre le guardammo senza un briciolo di sorpresa e lui andò avanti "ho pensato che potreste venire anche voi, sapete, t/n non é ancora mai stata in una discoteca qui a roma, potrebbe essere una buona occasione per rimorchiare qualche ragazzo, dato che sei single da sempre". era vero, non ero mai stata fidanzata in diciott'anni, ma non mi importava, non ero una di quelle ragazze che pensava tutto al tempo ai ragazzi, che amava fare shopping o il colore rosa, io detestavo tutto ciò. "non voglio venire e non voglio nessun ragazzo, lo sai che non mi piacciono queste cose" risposi calma. eva ed anna invece sembravano non vedere l'ora di andare in discoteca. "ho comprato dei vestiti super carini e mentre venivamo a prenderti, t/n. ne metterò uno oggi" disse eva saltellando. io non avevo nessun vestito adatto alla discoteca, beh non mi piaceva andarci, perché avrei dovuto averne. però non volevo restare a casa da sola, quindi accettai di andare con loro e dissi "ok, verrò con voi, ma non presentatemi nessun ragazzo, non sono interessata. ah e poi non ho un vestito adatto, quindi verrò con una maglietta viola e dei pantaloni lunghi neri". "no, sarebbe imbarazzante, andiamo a fare shopping adesso." ribatté anna.
"ragazzi, guardate come è bella t/n con questo vestito!" gridò fiera anna indicandomi, il vestito lo aveva scelto lei. era un vestito viola, molto corto e pieno zeppo di pailettes. non mi piaceva molto, ma era il migliore tra quelli che potevo scegliere. "non mi sento molto a mio agio però, è troppo corto." le dissi io. mi guardò con un volto pieno di delusione, ma rispose "ti ci abituerai, e poi non sei mica una suora". mi convinse a comprarlo così. mi sentivo stupida, non lo volevo quel vestito, troppo corto per i miei gusti. potevo scegliere di rimanere a casa da sola, ma ormai era tardi.
"allora a che ora andiamo?" chiesi. "allora ci vuoi andare eh" mi disse eva. la ignorai e chiesi nuovamente la stessa cosa. "alle 23:00" mi rispose davide. "e per quanto restiamo?" domandai. "per quanto ci pare, siamo maggiorenni!" disse davide alzando la voce. pensai subito che non sarebbe finita bene.
22:30.
"siete pronte?" chiese davide, ma non ricevette risposta "ah dio, le ragazze ci mettono sempre tanto a prepararsi." barbottò. "eccomiii" disse eva andando da davide. si aspettava che gli facesse qualche complimento sul vestito, era molto corto, più del mio, nero e scollatissimo. "se non fossi mia amica, ci proverei con te" le disse davide e si misero ad aspettare me ed anna. qualche minuto dopo anna "sfilò". aveva un vestito corto, ma più lungo del mio, blu con qualche sfumatura viola e non era troppo scollato.
per ultima arrivai io, ma chiesi di non fare commenti.
22:45
"ok salite in macchina, partiamo adesso o arriveremo tardi" disse davide. salimmo in macchina e, come al solito" mi misi vicino ad eva sul sedile posteriore.
23:00
arrivammo davanti alla discoteca e si udiva un gran trambusto. mostrammo i documenti a chi di dovere ed entrammo. c'erano ragazze che ballavano ubriache e ragazzi che le guardavano come fossero le dee dell'olimpo. si, erano tutte belle, ma le guardavano chiaramente solo per il vestito corto. vedendo queste scene provai ad abbassarmi il vestito.
"eccoti!" una ragazza con i capelli neri venne verso di noi. "ragazze, questa è ash, la ragazza di cui vi ho parlato.", la salutammo e lei ricambiò il gesto, poi prese davide per mano e lo portò a bere.
23:20
mi annoiavo terribilmente. ero seduta su un divanetto con anna, eva era probabilmente ubriaca e magari stava baciando un ragazzo mai visto prima.
io e anna stavamo parlando quando pochi minuti più tardi un ragazzo con capelli, occhi e barba scuri ci si avvicinò. "hey tu col vestito viola" disse. rabbrividii. "sei bellissima, vorrei tanto che tu venissi con me." continuò. sentivo che il cuore mi sarebbe potuto uscire dal petto da un momento all'altro. "non sono interessata" risposi. il ragazzo si avvicinò a me e mi iniziò a toccare. ero troppo spaventata per allontanarmi, ma anna, molto più coraggiosa di me, gli diede uno schiaffo e ci spostammo. la ringraziai infinitamente.
23:50
nonostante anna fosse stata tutto il tempo con me, si ubriacò. diceva frasi senza senso e provava anche a baciarmi. fortunatamente si addormentò quasi subito e io, finalmente uscì da quel posto.
00:00
ero ferma sul retro della discoteca, seduta sui gradini. iniziai a piangere. ero da sola, nessuno dei miei amici era mentalmente stabile al momento e avevo bisogno di conforto. misi la faccia tra le gambe ed avevo anche terribilmente freddo.
persa tra i miei singhiozzi, sentii una presenza vicino a me. mi voltai di scatto e vidi una ragazza.

Dear Victoria- vic de angelisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora