*il giorno dopo*
"allora questi tuoi amici quando ce li presenti?" mi svegliai e seduta sul letto vicino a me c'era eva che mi domandò questo. le risposi che se fosse stata assillante non lo avrei mai fatto, fece una smorfia e mi tirò dal braccio per farmi alzare dal letto, erano le 9:00 di mattina.
arrivate in cucina, anna e davide mi abbracciarono e dopo avermi detto che gli ero mancata mi chiesero dettagli sui miei amici.
"sono tre ragazzi e una ragazza, hanno una band, non so se li conoscete, sono i måneskin" spiegai. appena pronunciai quel nome i tre iniziarono a sclerare e chiesero se glieli potessi presentare, ma non volevo, ogni volta che facevo amicizia con qualcuno e la presentavo ai miei amici loro iniziavano ad uscirci e lei non aveva più tempo per me, quindi dissi che al momento i måneskin erano impegnati a registrare nuove canzoni. raccontai ai tre della festa da giorgia, senza dirgli del mio bacio con ethan, sennò avrebbero cominciato con frasi del tipo "finalmente" "uuu il tuo primo bacio" "oh allora lo vedi che ti piace qualcuno!" cose assolutamente non vere: non era il mio primo bacio, il primo fu con vic (ma non glielo certo detto) e no, ethan non mi piaceva, mi piaceva victoria, ma non lo direi ad anna, eva e davide per nessun motivo al mondo, non so cosa pensassero a riguardo, non avevano mai espresso la loro opinione riguardo alle ragazze che stavano con altre ragazze o riguardo a ragazzi fidanzati con ragazzi, ma se glielo avessi detto e non mi avessero accettata? erano i miei migliori amici da quando avevamo tre anni, abbiamo praticamente sempre fatto tutto insieme e non volevo perderli.
"senti ma damiano dal vivo è bono?" mi chiese eva, onestamente me lo aspettavo da lei, ma non sapevo come rispondere quindi dissi "si, è carino" ma eva sembrò delusa dalla risposta.
"e victoria? è figa come in foto?" mi chiese davide. qui si, sapevo cosa rispondere "si, è bellissima".
mi guardarono tutti e tre, avevo probabilmente fatto male a dire che era bellissima, ma insomma anche una ragazza a cui piacciono i maschi dice che una ragazza è bella.
"ok, ma io voglio conoscerli!" esclamò anna, ma la ignorai.
"beh comunque io vado, devo riportare i vestiti a victoria, per la festa me li aveva prestati lei e..." venni interrotta dalla domanda di anna: "t/n, a te... piace victoria?" mi feci bianca in volto, ma risposi cautamente che si, mi piaceva, ma come amica. non so quanto se la siano bevuta ma anna rispose con un ok.
"possiamo venire anche noi?" chiese eva.
"certo che no!" le risposi.
"dai, io voglio vedere i måneskin!"
"ho detto di no, sono impegnati, non hanno tempo per le persone che vogliono essere loro amici solo perché sono famosi"
eva si zittí. davide mi chiese comunque se volessi un passaggio, ma gli dissi che sapevo arrivarci da sola. in parte mentii, casa mia era abbastanza lontana dalla loro e dovevo girare a destra e a sinistra parecchie volte, ma non volevo che nessuno venisse con me.
"dimmi almeno dove abitano!" gridò eva mentre aprivo la porta, ma la ignorai e uscii.
10:00
ero quasi arrivata, vedevo da lontano il tetto della casa, ma poi mi venne il dubbio: dovevo chiamare vic prima di presentarmi in casa sua?
le inviai un messaggio:
"hey vic, volevo venire da te per riportarti i vestiti che mi hai prestato ieri, disturbo?"
"ma no, non disturbi affatto! oggi c'è il fratello di damiano e credo che i ragazzi passeranno un po' di tempo con lui. sarei felice di uscire con te, se hai tempo!<3"
vic era sempre così gentile e carina con me, le risposi subito che sarei uscita volentieri.
suonai il campanello, mi aprí thomas, che aveva sotto braccio la sua chitarra. "ciao t/n, sei qui per vic?" mi chiese annuii per dire di sì. "aspetta qua, c'è il fratello di damiano e stiamo giocando alla play, ti chiamo vic e le dico di scendere".
aspettai all'incirca un quarto d'ora, poi vidi vic arrivare verso di me salutandomi agitando la mano.
"ehm... dammi un secondo... ok, tieni" tirai fuori da una busta i vestiti di vic e glieli diedi, tornò in casa e li andò a posare in camera sua. fu quasi subito di ritorno.
"allora, ti va se andiamo a villa borghese?" mi propose. risposi di si, prendemmo l'autobus e in quaranta- quarantacinque minuti arrivammo.
"ci sei mai stata qui?" mi chiese
"si, da piccola, ma non mi ricordo nulla, e un po' di giorni fa con la mia amica anna" le dissi.
vic mi indicò un posto all'ombra proiettata da un grosso albero e andammo a sederci. non c'era quasi nessuno, solo alcune donne anziane con i propri mariti, ma erano abbastanza lontani da noi.
"non hai un telo, vic?" le chiesi, ma rispose di no e aggiunse: "non abbiamo bisogno del telo, non avrai paura di qualche formichina!" ma la mia più grande fobia erano gli insetti, feci comunque finta di niente e rimasi seduta sull'erba con vic alla mia destra.
mi raccontò parecchi aneddoti sulla sua infanzia, che suona il basso da quando è piccola, che la sua passione è lo skateboard e si propose anche per insegnarmi ad andarci, dato che avrei sempre voluto farlo e lei lo sapeva.
"sto scomoda a stare seduta" disse a un tratto. mi guardò e si stese lentamente sull'erba, posando la testa sulle mie gambe. ci guardammo per parecchi secondi e poi iniziò a strappare qualche margherita dal prato. si alzò, mi mise due margherite fra i capelli e mi disse che ero bellissima, poi si rimise con la testa sulle mie gambe e mi chiese di raccontarle qualcosa di me.
iniziai a raccontarle del mio percorso alla scuola superiore, che per me fu davvero difficile, le raccontai di alcuni viaggi che avevo fatto, con i miei amici e con i miei genitori.
mentre parlavo vic mi prese una mano e iniziò a passarsela tra i capelli, poi lasciò e decisi di iniziare a farlo io, di mia spontanea volontà.
"sai t/n, quando sono con te mi sento bene, mi sento libera, al sicuro... ci conosciamo da poco ma... poche persone sono riuscite a farmi sentire come fai tu" disse vic mentre strappava qualche filo d'erba bagnato dalla ruggine. mi vennero le farfalle nello stomaco a sentire quelle frasi e, mentre ci guardavamo, stava aspettando che le dicessi qualcosa, parlai: "vale lo stesso per me, non ho mai avuto molti amici e tu mi hai migliorato la vita qui a roma". sorrise, poi mi disse di darle la mano, io obbedii, ci sdraiammo insieme sul prato e l'ombra dell'albero era proiettata su di noi. avevamo gli occhi puntati sulle nuvole grigiastre del cielo, anche se ammetto che facevo fatica a non girarmi per guardarla.
"è bellissimo... insomma, non è niente di speciale, ma ci sei tu, quindi è bellissimo" disse vic girandosi verso di me. le accarezzai la guancia ma continuai a guardare il cielo, stavo arrossendo e non avrei retto il suo bellissimo sguardo.
"mettiti sopra di me" mi ordinò vic. sgranai gli occhi, ma senza chiedere niente obbedii
"bene adesso lanciamoci dalla collina, rotoliamo, mi ricorda quando ero piccola".
lo facevo sempre anche io quando avevano circa nove anni.
rotolammo e molti fili d'erba si incastrarono nei nostri capelli, ma stavamo ridendo tanto, e vedere vic sorridere era una delle cose più belle che potessi guardare.
quando ci fermammo, eravamo completamente da sole, ci abbracciammo ed improvvisamente iniziò a piovere, la pioggia era fittissima, non avevamo l'ombrello e non c'era riparo nelle vicinanze, ma amavo la pioggia e starci sotto insieme a vic era un sogno.
"ma dai, eravamo arrivate che il sole batteva fortissimo!" esclamai io, vic annuì, ma non disse niente, la pioggia le stava facendo colare il trucco, ma era sempre perfetta e non le dava troppo fastidio.
"ho sempre voluto ballare, correre e abbracciare qualcuno sotto la pioggia" le confessai io.
vic si staccò dall'abbraccio e si mise a cavalcioni su di me. "sei bellissima con i capelli bagnati" mi disse accarezzandomeli. ero abbastanza eccitata anche se non stava succedendo niente di che.
"anche tu, vic" le dissi io.
continuò ad accarezzarmi i capelli per un bel po' ed io iniziai a farle i grattini sulle gambe, mi veniva tutto naturale con lei, mi sentivo a mio agio a fare qualsiasi cosa.
sentivo vic rabbrividire mentre le accarezzavo dolcemente braccia e gambe, ma le piaceva.
iniziò ad avvicinarsi a me, i suoi occhi erano dissi sul mio collo, come se fosse un vampiro e volesse il mio sangue. mi guardò poi negli occhi per pochi secondi e lentamente si scagliò sul mio collo, lasciando umidi baci. roteai gli occhi per il piacere e continuai a farle i grattini. scese più in basso, iniziando a baciarmi il petto, le presi delicatamente la testa dal retro e i suoi capelli bagnati erano appoggiati sul palmo della mia mano.
decisi anche io di iniziarla a baciare, le presi il viso dalla parte destra e, staccandola dal mio collo, iniziai a baciarle le labbra, la mia lingua ruotava intorno alla sua e andammo avanti così per una decina di minuti e poi lei si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "t/n, mi piaci".
un brivido mi percorse tutta la schiena e le dissi che piaceva da morire anche a me. sorridemmo entrambe e poi vic iniziò a baciarmi la schiena.
volevo che questo momento non finisse mai, niente poteva rovinarlo.
vic si stese ed io le salii sopra, baciandole il collo, mentre lei teneva il mio tra le mani.
sospirammo entrambe nello stesso momento e le dissi "vic, ma quindi... vuoi essere la mia ragazza?" lei non perse tempo per dire di si e subito dopo ripresi a lasciarle teneri baci sul collo, sulle labbra e sulle spalle.
d'un tratto vic mi levò da sopra di lei e a me venne spontaneo sdraiarmi.
vic si mise stesa vicino a me e si mise così vicina che potevo sentire il suo forte respiro su di me.
le sue labbra si posarono sul mio collo e mi fece un po' male, stava lasciando un succhiotto sulla mia pelle, faceva un po' male ma mi dava piacere allo stesso tempo. vic se ne accorse e mi domandó se volevo che smettesse, ma io feci cenno di no. continuò e alla fine mi lasciò tre succhiotti.
"sei bellissima" mi sussurrò poi. adesso che eravamo fidanzate non dovevo pormi il problema di farle troppi complimenti, poiché sapeva che mi piaceva, e le piacevo anche io.
quando smise di baciarmi il collo si sdraiò nuovamente e passammo una quindicina di minuti a guardarci senza dire niente. "hai degli occhi stupendi" le dissi, poi aggiunsi che avrei potuto guardarli per ore.
vic mi passò un braccio sulla pancia e posò la sua mano sul mio seno, poi chiuse gli occhi. io mi avvicinai con la testa alla sua e chiusi gli occhi anche io. la pioggia batteva su di noi ed era la scena più bella che avessi mai visto, che avessi mai vissuto.
dopo una mezz'ora la pioggia iniziò a farsi più leggera via via fino a scomparire e decidemmo di tornare a casa, chiamammo ethan per farci venire a prendere.
arrivò in poco tempo e, sapendo che ci saremmo bagnate portò delle coperte che poi ci porse.
"cercate di non bagnare troppo la macchina" ci disse.
"ethan, gli altri che stanno facendo?" chiesi.
"beh con la pioggia non possono fare molto, stanno giocando con la play di thomas".
io e vic eravamo ai sedili dietro e ci stavamo tenendo per mano, a volte giocavo con i suoi anelli e lei mi accarezzava la mano.
c'era molto traffico, ma fortunatamente ethan era una persona paziente.
vic mi lasciò la mano e posò la testa sulla mia spalla. vidi che ethan ci guardava dallo specchietto, aveva un leggero sorriso in volto.
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Dear Victoria- vic de angelis
Fanfictiont/n, una ragazza di 18 anni, si é trasferita da poco a roma. all'inizio non sembra apprezzare la città, si sente sola e sperduta, ma presto conoscerà una ragazza della quale non potrà più fare a meno.