era bellissima. aveva capelli biondi lisci che terminavano con dei piccoli boccoli che le ricoprivano le spalle. i suoi occhi erano chiari, avrei potuto guardarli ininterrottamente senza stancarmi. portava l'eye liner nero e l'ombretto dello stesso colore con un po' di glitter e aveva un rossetto chiaro che emanava un buon profumo. era vestita con un una maglietta nera attillata e i pantaloni a zampa d'elefante neri con sfumature grigie.
restai a guardarla mentre si sedeva vicino a me. "hey, perché piangi e sei qui tutta sola?" mi chiese gentilmente. "no, non vorrei annoiarti con la storia" le risposi timidamente. "io sono victoria, ma puoi chiamarmi vic." mi disse. "oh ehm i- io sono t/n" le risposi. mi sorrise ed io feci lo stesso, ma le lacrime ancora mi bagnavano il viso. vic lo notó e mi asciugó il volto con le sue dita delicate e piene di anelli. "allora, me la racconti la storia? mi sto annoiando terribilmente qui e i ragazzi sono dei pervertiti." mi disse. le raccontai tutto e con un sorriso stampato sul viso mi abbracció. restammo sedute li insieme per un bel pó, non sapevo cosa dire ma non smettevo di guardarla, era bellissima. "comunque mi piace molto il tuo vestito, anche se non è nel mio genere. ti sta benissimo!" mi disse ad un tratto vic. "oh ehm... grazie ehm in realtà non è neanche il mio genere ehm me- me l'hanno regalato" le risposi. mi sorrise ed afferrò la mia mano. le mie guance stavano letteralmente andando a fuoco e speravo non se ne accorgesse. "mi piace il tuo anello" esclamò. volevo rispondere grazie, ma fui interrotta dalla sua domanda "oh t/n, vedo che stai tremando, hai freddo? vieni, appoggiati a me." mi prese delicatamente per il braccio posandomi la testa sulla sua spalla, per poi avvolgerci nel suo giubbotto caldo, dato che stava iniziando ad avere freddo anche lei. eravamo vicine, se mi fossi fatta più in là i nostri nasi si sarebbero toccati. ci guardammo senza dire niente, poi vic mi disse "hai dei bellissimi occhi". non mi sono mai piaciuti i miei occhi, ma l'aveva detto lei, non so se lo avesse fatto solo per rompere il ghiaccio, ma subito iniziai a sorridere come un ebete, ma non ero a disagio, lei mi faceva stare bene.
c'era silenzio, eravamo abbracciate e guardavamo le stelle. erano all'incirca le due di notte e i miei amici non erano ancora venuti a cercarmi, ma non volevo che lo facessero, volevo stare con lei. se me ne fossi andata però, non l'averi più rivista, così dissi "ehm vic, mi- mi daresti il tuo numero? sai se... se volessimo rivederci..." lei sorrise, prese il mio cellulare e inserì il suo numero nella mia rubrica, si memorizzó "vic💚". "il verde è il mio colore preferito" disse vic. era anche il mio preferito, glielo dissi ed entrambe sorridemmo. improvvisamente caló il silenzio e ci ritrovammo a fissarci ancora. questa volta però, vic si avvicinò di più a me, io rimasi immobile e lei era così vicina che riuscivo a sentire il profumo del suo rossetto. mi prese il viso con le mani e si avvicinò di più. i nostri nasi si toccavano e sentii il respiro di vic farsi più pesante finché le sue labbra non si posarono sulle mie. era una sensazione che non avevo mai provato prima, la lingua di vic si muoveva dolcemente e si scontrava con la mia. le misi involontariamente una mano sul fianco sinistro, ma non so se ci fece troppo caso. vic smise di baciarmi le labbra e scese, lasciandomi teneri baci sul collo. decisi di farlo anche io. i nostri respiri si fecero più forti e vic mi accarezzava i capelli. si mise seduta su di me e continuava a darmi piccoli baci sul collo, mentre io giocavo coi suoi anelli e le arricciavo i capelli con le dita.
erano circa le 2:30 di notte, avremmo continuato così per sempre, ma fummo interrotte dal suo gruppo di amici, tre ragazzi, alti, magri e tutti abbastanza belli. vic scese da me e guardó il ragazzo di circa un metro e ottanta "hey damiano, ti presento t/n" gli disse indicandomi. salutai imbarazzata, quel ragazzo ci aveva viste baciarci, non sapevo cosa dire, ma vic sembrava essere parecchio tranquilla. "questi sono damiano, thomas ed ethan" mi disse vic. con un filo di voce li salutai. vedendomi imbarazzata, vic si sedette vicino a me e mi disse "tranquilla, loro sono un po' come i miei fratelli, sono bravissime persone, non ti giudicheranno". ammetto che questo mi tranquillizzó, mi alzai e andavi verso di loro. thomas, un ragazzo biondo con gli occhi castani, sussurró qualcosa a vic e lei scrolló le spalle, tipo per dire "non lo so". "piacere t/n, sono ethan". mi disse un ragazzo con i capelli lunghissimi, molto più di quelli di vic e dei miei, e con gli occhi scuri. damiano e thomas mi strinsero la mano e mi chiesero se volessi un passaggio. senza pensare ai miei amici ancora ubriachi accettai "allora, dove abiti?" mi domandó damiano. dopo averglielo detto, vic esclamó "t/n si è trasferita qui a roma da poco, non vorremmo lasciarla a casa da sola!" apprezzavo veramente tanto che l'avesse detto, non volevo stare a casa da sola. "oh ehm grazie mille, ma se non volete non c'è problema" ma vic insistette e con i suoi amici entró in casa. "wow, che bella casa!" esclamarono tutti e quattro. "t/n scusa potresti mostrarci dove è il bagno?" chiese damiano. portai lui, thomas ed ethan fino al bagno, mentre vic rimase seduta sul divano al piano di sotto.
scesi da lei e mi ci accomodai accanto. "t/n scusami tanto per prima, non so cosa mi sia preso..." disse vic imbarazzata. era la prima volta che avevo dato un vero bacio a una persona che mi piaceva, così le dissi "oh ehm tranquilla, non mi ha dato per niente fastidio, anzi". vic allora sorrise e mi prese la mano, cominciando ad accarezzarmela. "sei bellissima" le dissi piano. mi diede un bacio sulla guancia e mi chiese se avessi devi vestiti più comodi da prestarle. le portai una mia maglietta abbastanza larga e si cambió. "sei preoccupata per i tuoi amici?" mi domandó. io feci cenno di no, non mi importava più di tanto, "staranno bene, e poi non voglio rovinarmi il resto della sera." pensavo.
4:00
io e vic c'eravamo addormentate verso le 3:00, eravamo abbracciate perse in un profondo sonno sul divano.
ci svegliammo quando sentimmo la macchina dei miei amici parcheggiare, erano ancora ubriachi, lo si capiva dalle loro frasi senza senso e dalle risate isteriche, la ragazza di davide era con loro e lo stava baciando.
andai a chiamare damiano, ethan e thomas che dormivano e, prima che i miei amici li vedessero, entrarono nella loro auto, vic compresa. "non vuoi venire da noi, t/n? i tuoi amici sono ubriachi, non voglio che ti capiti qualcosa" disse vic con aria generosa. "tranquilla vic, so badare a me stessa, mi chiuderò in camera mia, non è la prima volta che si ubriacano mentre sono con loro."
vic sorrise, mi salutò agitando la mano e chiuse lo sportello dell'auto.
i quattro misero in moto la macchina e sparirono nel buio della strada.
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Dear Victoria- vic de angelis
Fanfict/n, una ragazza di 18 anni, si é trasferita da poco a roma. all'inizio non sembra apprezzare la città, si sente sola e sperduta, ma presto conoscerà una ragazza della quale non potrà più fare a meno.