Questo libro parla di una ragazza di nome Asia che è sorella dell'alpha Matteo uno dei branchi più forti di New York.
Loro due sono sempre stati legatissimi specialmente dopo la morte dei loro genitori.
Asia non è la ragazza complicata che tutti cre...
Arrivo nel mio vecchio branco ed entro andando in salotto dove trovo Tiziana. <<Ei>>dico <<Ei ciao>> dice sorridendomi mentre si accarezza la pancia. Mi siedo accanto a lei e gliel'ha accarezzo anch'io. <<Come sta il mio nipotino?>>chiedo, sorride e dice <<Benissimo, la zietta invece come sta?>> <<Non tanto bene>>ammetto. <<Che succede? C'entra Mattia?>>Dice accarezzandomi una spalla. Scuoto la testa e dico <<C'entra la vita, oggi siamo stati attaccati dai vampiri, c'era Liam>> si gira verso di me e mi guarda a bocca aperta. <Gli ha detto tutto, tutto>>dico iniziando a piangere. Tiziana che sa tutto di questa storia mi prende la mano e dice <<O mio dio,Asia, mi dispiace, ma prima o poi dovevi dirglielo, doveva sapere>>annuisco. <<Non ero ancora pronta poi c'è anche Dario che...>>ma vengo interrotta da lei che mi guarda interrogativa con un sopracciglio alzato. <<Dario? Chi è?>>chiede curiosa. <<È questo il problema, non lo so, ma c'è qualcosa che mi lega a lui, me lo sento, ma non so cos'è>> dico, mi guarda per poi dire <<Dovremmo parlarne con Matteo>> annuisco. Ero venuta proprio per lui infatti. <<Sai dov'è?>> <<nel suo ufficio, sta sbrigando delle cose>> annuisco e dico <<Ok, ma prima vado sopra>> annuisce così gli accarezzo un'altra volta la pancia sorridendo facendo sorridere anche lei per poi alzarmi e salire sopra. Vado in camera mia dove approfitto per farmi una doccia per poi vestirmi indossando:
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Quando mi sistemo lo stivale, mi alzo dal letto per poi uscire dalla stanza chiudendo la porta. Sto per scendere quando mi blocco, mi giro e guardo la porta della stanza dei mie genitori. Ritorno indietro e ci entro, subito mi invade il profumo di mia madre che mettiamo sempre o io o mio fratello per non dimenticarcene mai anche perché nessuno entra in questa stanza se no noi due. Chiunque oltre a noi entra sarà punito con la morte. Mi guardo attorno e vedo il quadro dove ci siamo io, mio padre, mia madre, Matteo e...chi è quello? Mi sono accorta dopo non so quanti anni che nel nostro ritratto di famiglia c'è un ragazzo che mi sembra familiari, ma non so chi è. Sto per avvicinarmi ancora di più al quadro quando la porta si apre facendo sussultare e vedo mio fratello che mi sorride. <<Ei, Tiziana mi ha detto che mi volevi parlare>>dice, annuisco e dico <<Ma no qui, andiamo nel tuo ufficio>> annuisce, guardo un ultima volta il quadro per poi scendere giù. Quando arrivo nel suo ufficio si siede mente io che preferisco stare in piedi faccio avanti e indietro. <<Di cosa volevi parlarmi?>> Mi fermo e mi giro verso di lui dicendo <<Ho tanti dubbi, tante domande, di cui non ho risposte e penso di stare impazzendo>>mi tocco i capelli cercando di non scoppiare a piangere. Vedendomi fragole e stanca si alza venendo verso di me dicendo <<Ei,andrà tutto bene, ci sono io>> annuisco e dico <<Prima di tutto voglio dirti che è venuto Liam>>lo sento irrigidirsi per poi guardami negli occhi e dire <<Continua>>annuisco. <<Mi ha detto che ci rivedremo e voleva provocarmi e ci è riuscito>> <<Come? Mattia sta bene?>> Chiede preoccupato, annuisco. <<Si, lui sta bene>> mi guarda non capendo. << il problema non è Mattia c'è in realtà lo è, ma non del tutto,...sto impazzendo...LIAM HA DETTO TUTTO A MATTIA" dico finendo urlando. <<CHEE...DEI NOSTRI GENITORI? IO LO AMMAZZO, NON DEVE NEMMENO NOMINARLI>> dice Matteo urlando dando diversi pugni sulla cattedra, annuisco e dico <<Poi volevo chiederti una cosa>> annuisce e dico <<Nelle segrete c'è un prigioniero, Dario, siamo amici, ma quando sto con lui mi sento protetta,al sicuro ecco>> alza un sopracciglio così continuo. <<Non so cosa significa nemmeno io però voglio scoprirlo e poi salgo sopra e vado in stanza dei nostri genitori e vedo il quadro di famiglia dove mi accorgo che c'è un altro bambino...non mi ricordo chi è...sto impazzendo>> dico esausta di tutto questo. <<Un altro bambino?>> annuisco ed esco per poi portarlo nella stanza dei nostri genitori. Gli mostro il quadro e rimane a bocca aperta dicendo <<Ehm io...non mi ricordo, (si gira verso di me) come abbiamo fatto a non accorgene?>>alzo le spalle per poi dire <<Lo capisci allora quando ti dico che sto impazzendo?...sto impazzendo>>mi prende le spalle e dice <<Asia ascoltami, devi stare tranquilla, indagherò su questo..."bambino",che già sarà grande visto che abbiamo fatto i quadri quando eravamo piccoli, ma ora tu vai dal tuo compagno, te lo godi, mangi perché so che non hai mangiato e poi domani se ne parla>> annuisco abbracciandolo salutandolo per poi scendere giù e tornare a casa.
