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26 OTTOBRE

Che bello farsi la doccia calda con la musica di sottofondo? Fin quando qualcuno non ti disturba e ti fa staccare la musica...era quello che mi successe appena uscì dalla doccia, mio fratello mi stava facendo una video chiamata.
-nel momento meno opportuno mi stai videochiamando- rispondendo a mio fratello dopo essermi messa un accappatoio addosso.
-indovina perché ti abbiamo chiamato?- disse lui con un sorriso enorme sul viso
-vediamo un po'..- ci pensai su -o vi sposate o diventerò zia, cosa molto probabile perché credo che voi facciate quello che fanno tutte le coppie- dissi
-io direi la seconda che hai detto- disse Miriam.
-non ci credo...veramente?- chiesi e annuirono -diventerò zia siiii- saltai dalla gioia.
-ora ti lasciamo alla tua felicità, ci sentiamo dopo?- chiese Leo.
-certo, vi voglio bene- dissi.
-anche noi- disse mia cognata, chiusi la chiamata... finalmente la vita mi stava regalando un po' di gioie.

Pov Matteo

23 DICEMBRE 2017

L'altro giorno quando scrissi ad Aura le chiesi cosa avrebbe fatto la Vigilia di Natale e in tutta risposta mi disse che l'avrebbe passata da sola, così con la mia macchina decisi di partire e andare da lei a Milano.
Ero davanti alla Bocconi ad aspettarla appoggiato alla macchina con gli occhiali da sole per non farmi riconoscere.
La vidi uscire mentre si infilava le cuffiette nelle orecchie, di sicuro non mi vide, decisi di chiamarla mentre camminava per la strada principale.
-ciao Matteo perchè questa chiamata improvvisa?- chiese
-girati- dissi per poi staccare la chiamata.

Pov Aura
-girati- disse prima di chiudere la chiamata, il cuore batteva forte nel petto come se potesse uscire da un momento all'altro. Mi girai e lo vidi appoggiato ad una macchina, presumo la sua, gli corsi letteralmente in contro per poi saltargli addosso, qualche lacrima fuggita al mio controllo scese e mi rigò la guancia.
-tu sei un pazzo- dissi per poi guardarlo in faccia.
-probabile, sappi che domani la vigilia la passerai con me e dopodomani se vuoi verrai con me a Monza.- disse.
-accetto l'offerta per domani ma il 25 viene a prendermi mio fratello che devo festeggiare con i miei a Bergamo.- dissi.
Salimmo nella sua macchina e gli diedi le indicazioni per arrivare a casa mia. Quando arrivammo parcheggiò e scese prendendo anche il borsone, salimmo a casa mia.
-benvenuto nella mia dimora- dissi -ho solo una stanza quindi siccome sei l'ospite dormirai in camera mia e io dormirò sul divano- continuai.
-ma tranquilla dormirò io sul divano- disse.
-non contraddirmi o ti caccio- dissi scherzando e lui alzò le braccia in segno di resa.
-posso cambiarmi, così metto qualcosa di comodo?- chiese.
-certo in tanto io cerco un film da guardare.- annuì andando in bagno.
Decisi di cambiarmi anche io, quando andai poi in sala lo vidi e scoppiai a ridere, senza farlo apposta avevamo lo stesso pantalone.
-anche tu sei vestita come me- disse ridendo.
Prima di incominciare il film decisi di fare una foto e poi postarla su Instagram.

@auraspina
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Il Natale è ormai alle porte...

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Spensi il telefono e per godermi la persona che avevo accanto a me.

LA VIGILIA DI NATALE

Era già qualche ora che io Matteo eravamo svegli, io stavo preparando il pranzo, mentre lui stava apparecchiando la tavola.
-mettiamo un po' di musica?- chiesi
-certo- disse sorridendomi. Misi "portami via" di Fabrizio Moro. -intanto che la pasta cucina mi concedi un ballo?- chiese e annui, ballammo un piccolo lento, dentro di me si scatenò qualcosa, non sapevo cosa fosse, ma era piacevole. Appoggiò la sua fronte sulla mia, tutti e due chiudemmo gli occhi, ma che cavolo stavo facendo?
-d..devo scalare la pasta- dissi staccandomi da lui.
-s..si- balbettò. Scolai la pasta, la misi nel sugo, girai il tutto e poi impiattai, appena finita la canzone partì "d'improvviso" di Lorenzo Fragola.
Non ebbi il tempo di girarmi del tutto che mi baciò, era la seconda volta, ma l'effetto era sempre lo stesso. -scusa, ma dovevo farlo.-
Per tutto il giorno non parlammo, guardammo qualche film trasmesso in televisione, a cena parlammo un po' poi ci mettemmo sul divano a chiacchierare, se così si può chiamare.
-allora Matteo, mi hai detto che hai un lavoro, ma non quale.- dissi.
-te lo vorrei spiegare più avanti- disse -invece tu?- chiese
-te lo vorrei spiegare più avanti, comunque domani a che ora parti?- chiesi.
-per le 9- disse -tu?- chiese
-alle 10 arriva mio fratello.- dissi

Pov Matteo
Parlammo un po' poi si addormentò, mi dispiaceva farla dormire sul divano, così la presi in braccio, anche se con un po' di fatica, e la portai in camera sua, la misi sul letto coprendola me ne stavo andando quando....
-ti prego resta- disse.
-non me ne vado, dormo io sul divano- dissi io.
-resta qui a dormire- disse con gli occhi chiusi -ti prego- continuò.
Non dissi niente, mi sdraia soltanto vicino a lei, le cinsi la vita con un braccio e ci addormentammo tutti e due.

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