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23 GENNAIO 2022

Era da tutta la notte che riuscivo a chiudere occhio, mia madre e mio padre erano venuti, anche perchè fra qualche settimana ci sarebbe stata la scadenza. Dormivano a Milano, nel mio appartamentino e poi salivano su a Bergamo a giorni alterni con i genitori e Matteo.
-amore della mamma, poi smetterla di calciare come tuo padre- sussurrai massaggiandomi la pancia, ma in cambio mi arrivò un calcetto. -okay, ho capito non vuoi dormire- dissi sistemandomi i cuscini dietro la schiena.
Matteo si girò verso di me mentre apriva gli occhi.
-ti ho svegliato?- chiesi.
-no tranquilla, se serve starei sveglio tutta la notte per farti compagnia.- rispose per poi mettere una mano sulla mia pancia. In quel momento gli arrivò un calcetto.
-guarda se non diventa calciatrice me la prendo con te- dissi
-fa male?- chiese preoccupato.
-no, come il solletico, solo più fastidioso- dissi.
-piccolina di papà, facciamo la nanna così dorme anche la mamma?- chiese, ma mi diede un altro calcetto.
-risposta negativa, tu dormi io mi faccio una camomilla.- dissi alzandomi con fatica dal letto.
-vuoi una mano?- chiese.
-no tu riposati.- ribadii
Ma non mi ascoltò e si alzò anche lui, sbuffai e andammo insieme in cucina, mi sedetti sulla sedia mentre lui metteva l'acqua sul fuoco.
-amore, stai bene?- chiese.
-si, ho solo mal di schiena. Tua figlia è pesante- dissi.
-ti faccio un massaggio?- chiese ed annuii, si sedette vicino a me e cominciò a massaggiarmi la schiena.
-oh, sai che ti dovrei assumere come massaggiatore personale?- chiesi.
-certo, poi? Mi sfrutterai a vita?- chiese.
-certo, se no a cosa servi?-
-vado a preparare la camomilla e ritorno da te.- disse dandomi un bacio prima di alzarsi.
Dopo qualche minuto venne verso di me e con la tazza fumante.
-grazie, ti amo- dissi.
-anche io.-

IL GIORNO DOPO
Mio dio che male, la bambina dalla sera precedente non smetteva di scalciare. Sbuffai.
-ti serve qualcosa?- chiese Matteo mentre mi stavo vestendo.
-si mettimi i calzini, quelli con la lana, io non ci riesco- dissi, li prese e me li mise. -grazie schiavetto- li ringraziai.
Mi aiutò ad alzarmi e poi io andai in cucina, mentre lui incominciò a vestirsi, dovevamo andare al centro sportivo Bortolotti a salutare tutti.
Mi riempii un bicchiere d'acqua, ma mi bloccai con il bicchiere in mano...
...oh no non ora, non oggi. Pensai
-MATEOO- lo chiamai di corsa.
-che è successo- chiese venendo da me.
-preparami una mutanda e un paio di pantaloni puliti.- dissi.
-perchè?- chiese
-si va in ospedale- risposi -mi si sono rotte le acque- continuai.
-oh mio dio.- disse

POV MATTEO

Aiutai Aura a salire in macchina, poi caricai i borsoni, salii anche io e andammo in ospedale.
-poi andare più veloce?- chiese Aura per poi stringermi la mano -non pensavo fosse così doloroso il travaglio.- si lamentò.
-siamo quasi arrivati- dissi
-si ma muoviti o tua figlia nascerà in macchina- disse lei. 
Appena arrivammo chiamai un'infermiera che venne subito con una sedia a rotelle, Aura si sedette e insieme andammo in reparto. Ci portarono in una stanza.
-fra poco arriverà la tua ginecologa Aura- disse un'ostetrica.
-va bene grazie- rispose. 

@pessinamatteo

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👤@auraspina
Con te ad aspettare la nostra piccola
Ti amo 💙

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