Capitolo 1

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Pov kenma

Stavo morendo di fame, e quella vecchia non si voleva far vedere.

Presi coraggio e uscii dal mio nascondiglio, cominciai a camminare per le strade di Tokyo.

Odiavo camminare tanto, quindi decisi di avvicinarmi alla prima casa che avrei visto.

Ci volle poco prima di vederne una, ma sembrava disabitata, quindi decisi di proseguire ancora un po'.

Finalmente vidi i primi quartieri. Entrai in uno a caso, non vidi nessuno uscire, in fondo era molto presto.

Aguzzai l'udito per non perdermi nessun movimento.

Sentii un rumore e subito mi girai, vidi una porta aprirsi e subito dopo un signore uscire da quest'ultima.

Mi avvicinai cauto, attirai la sua attenzione, miagolai cercando di guadagnare qualcosa da mangiare, mi sarebbe bastato qualsiasi cosa giuro, non sono un tipo schizzinoso.

Ma forse non era giornata, o quel signore dai capelli grigi non amava i gatti. "Cosa vuoi gattaccio" capii subito che mi sarei dovuto allontanare, ma non feci in tempo.

Mi tirò un calcio che mi fece voltare. Per fortuna atterrai in piedi, ma il calcio nello stomaco lo sentivo appieno.

Vidi il signore allontanarsi, allora decisi di avvicinarmi alla casa più vicina e di sfidare la sorte, sperando che mi avrebbe aperto una brava persona.

Mi accovacciai vicino alla porta prendendo fiato. Aspettai che la porta si aprisse e finalmente lo fece.

Un ragazzo dai capelli neri mi vide subito. Si accucciò prendendomi tra le braccia.

Gli miagolai, "hey micetto che ti è successo? Vuoi da mangiare?" Mi portò dentro con lui.

Mi diede del pollo, probabilmente gli era avanzato dalla cena della sera prima. Mangiai in fretta mentre avevo lo sguardo del corvino puntato addosso.

"Hai un nome?" <no> pensai "no? Allora te lo darò io, Mh pensiamo." Mi prese nuovamente tra le braccia.

Mi accarezzò con delicatezza, cercai di non fare le fusa, con scarso risultato. "Kenma, hai un musetto da kenma" miagolai, mi piaceva quel nome, i miei genitoriale non me ne avevano dato uno, non so neanche dirvi il perché.

"Bene kenma, la finestra è aperta, se vuoi andartene puoi, io vado a scuola" mi diede un ultima grattata sotto il mento prima di lasciarmi sul divano e uscire.

Mi stiracchiai le zampe decidendo di farmi un giro per quella casa.

Scesi dal divano e mi andai a pulire le zampe sul tappetino d'ingresso.

Era una casa non troppo grande, c'erano molti quadri e fotografie. Saltai su una mensola per vederle meglio.

In una c'era quel ragazzo da piccolo, in un altra una donna che doveva essere sua madre.

Continuai il giro, vidi ogni stanza, dovevano abitare lui e sua madre.

Vivere da gatto mi ha reso un ottimo osservatore, infatti notai camera sua con il letto disfatto e, separata dal bagno, quella di sua madre con il letto rifatto, e notai anche che non vi era neanche un piccolo segno della presenza di un uomo adulto.

Finito il mio tour di quella casa decisi di tornare a sedermi sul divano dove mi aveva lasciato per farmi qualche oretta di sonno.

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Kuroo pov

"Si mamma? Sto tornando non puoi parlarmi di persona?" "Il gatto che dorme sul divano l'hai preso tu?" "Ah scusa mamma, si perdonami" "ah come devo fare, sbrigati a tornare" "arrivo" chiusi la telefonata.

Salutai i miei due compagni e velocizzai il passo fino a casa.

"Eccomi" "tetsuro finalmente, lo sai che sono allergica ai gatti" "scusa mamma, ma era davanti alla porta e gli ho dato da mangiare" presi il gatto tra le braccia facendolo svegliare di soprassalto.

"Posso tenerlo? ha qualcosa di speciale, giuro che non ti causerà problemi, penserò io ad ogni cosa" la pregai con i miei soliti occhi dolci "uff e va bene" "sii grazie mamma sei la migliore" gli stampai un bacio sulla guancia prima di correre in camera.

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Kenma pov

Ero tra le sue bracci quando mi lasciò cadere sul suo letto."bene kenma da oggi saremo compagni di stanza, la finestra rimarrà sempre aperta, se vuoi andartene puoi... ed anche per fare i tuoi bisogni grazie"

Ero felice, avevo trovato una casa ed un padrone, non poteva andarmi meglio.

Mi sdraiai tra le lenzuola arrotolandomici dentro. "Ti va di giocare kenma?" Mi disse ridendo.

Mi piaceva la sua risata.

giocammo molto insieme, fino a che la mia pigrizia prese il sopravvento. Tornai a sdraiarmi tra le coperte, "ti sei già stancato, sei un gatto prigrone?" si sdraiò al mio fianco continuando a ridacchiare, gli graffiai il braccio.

"ai, sei anche permaloso" mi accarezzò la testa prendendo poi una di quelle che doveva una console per giocare, le avevo sempre viste ma mai provate.

mi misi al fianco della sua testa guardando come giocava, era proprio una schiappa.

Decisi che il giorno dopo avrei giocato io stesso non appena sarei rimasto solo.

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"io esco kenma, ci vediamo doco gattino mio"

Accostò la porta della sua camera. aspettai di sentire il rumore della porta che si chiudeva. Sua madre era già uscita quindi avevo la casa tutta per me.

Guardai fuori dalla finestra per assicurarmi che nessuno potesse vedermi e dopo averlo appurato mi trasformai.

Mi stiracchiai le braccia sopra la testa, aprii il comodino di Kuroo prendendo un paio di mutande, giusto per non rimanere completamente nudo.

La mia forma da Umano non mi piaceva per niente, e questo era un altro motivo per cui non mi trasformavo mai.

Ero magro e non molto alto, i capelli erano dello stesso colore della mia pelliccia e mi arrivavano poco sotto le orecchie.

Avevo gli occhi oro e la pelle molto chiara.

mi alzai per prendere la console del corvino, e dopo averla trovata, mi divertii per molto tempo.

Ero preso dal videogioco, quando di improvviso sentii la porta di ingresso.

Spensi velocemente la psp poggiandola sul comodino e mi ritrasformai in gatto.

"hey gattinooo, come va" vidi quella testa nera entrare in camera con il suo solito sorriso. "mh? e quei boxer? pensavo di averli messi apposto" si avvicinò al letto mettendo a posto i boxer che avevo usato, li avrei messi nei panni sporchi io stesso quando non mi avrebbe visto.




Ciao amicii, spero di aver guadagnato la vostra attenzione con questo capitolo... e niente se vi fa piacere ditemi cosa ne pensate.

~Tama

.Avrò cura di te.    |Kuroken|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora