capitolo 12

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pov kenma

il volto di Kuroo si incupì subito mentre il panico cominciava a crescere in me, perché Kayden era venuto a casa di Kuroo?.

"mamma, io esco due minuti" mi fece un cenno con gli occhi e lo seguii fuori.

"cosa ci fai qui?" gli chiese, ma Kayden non sembrava dargli retta, mi stava guardando con furia, tanto che mi fece talmente paura da farmi nascondere dietro le gambe del mio padrone.

"stai mettendo paura a Kenma dimmi cosa vuoi" continuò Kuroo con voce ferma, sempre senza successo.

Kayden si accovacciò davanti a me sospirando rumorosamente, "kenma, mi hai fatto preoccupare, non mi hai avvisato, sono stato anche a casa tua! ti rendi conto di cosa hai fatto?!"

Kuroo prese il suo colletto facendolo tornare alla sua altezza, "ho detto che-stai-spaventando-Kenma" "Senti Kuroo sei buono e caro, ma lasciami parlare con lui non intrometterti"

"non intromettermi? Lo stai spaventando non vedi? ma chi ti credi di essere?" "chi mi credo di essere? chi lo ha ospitato mentre piangeva a dirotto per colpa tua" gli puntò un dito contro il petto guardandolo con gli occhi assottigliati.

Si prospettava una litigata e io non sapevo come agire, non potevo mica trasformarmi, quindi essere nudo, davanti ad entrambi in strada, non avrei retto, quindi me ne stetti in silenzio temendo quello che sarebbe potuto succedere, nella peggiore dei casi avrei graffiato qualcuno.

"senti razza di coso spelacchiato, non ti conviene fare quello che stai facendo, hai ancora tempo per rigirare il tuo culo e andartene e forse non ti succederà nulla." Incrociò le braccia al petto.

"se me ne vado porto con me Kenma, tu non lo meriti" "e hai appena sprecato l'occasione per uscirne illeso" sospirò avvicinandosi, ma gli morsi il pantalone per fargli capire che si dovesse fermare.

"senti, Kayden, non voglio rogne, e Kenma non vuole che litighiamo, quindi vattene, ora sta bene e sta a casa con me, grazie per averlo aiutato e ciao"

"Kenma, perché hai deciso di farti del male rimanendo con lui? ti ha fatto stare di merda solo ieri e già lo perdoni?" disse guardandomi prima di tornare a guardare Kuroo "forza dimmi cosa hai fatto per fregarlo così, almeno potrò riprendermelo, sono meglio di te" "Non è un oggetto non puoi prenderlo" il tino di Kuroo era calmo e piatto, ma si capiva perfettamente che si stesse trattenendo.

"senti Kenma, mi piaci, si era capito, ti prego vieni a casa mia, sarai il gatto più felice del mondo".

Cosa?! gli piacevo? sì, avevo percepito una strana sensazione, quasi un presentimento, quando stavo con lui ma non pensavo fosse perché gli piacessi... quindi, era veramente possibile che a qualcuno potessi piacere come ero fatto... la gente era veramente pazza.

Avevo i suoi occhi puntanti contro che cercavano un appoggio che non avrei potuto dargli.

tirai un occhiata a kuroo che ghignava come se stesse per fare chissà cosa, si avvicinò di scatto all'orecchio di Kayden, "hey Kayden, vuoi sapere una cosa? le labbra di Kenma sono morbidissime" disse per poi tornare a guardarlo normalmente per poi fargli l'occhiolino.

Non potevo credere glielo avesse detto sul serio sarei potuto morire da un momento all'altro per inferto.

Gli occhi di Kayden si spalancarono. "tu lo hai baciato?!" "erano buonissime" disse leccandosi le labbra, sempre con quel fottutissimo e bellissimo ghigno.

In un secondo gli tirò un pungo, Kuroo cominciò a ridere mentre perdeva sangue dal naso, se avrebbe risposto gli avrebbe fatto del male e Kayden lo sapeva.

Si trasformò e scappò via, non prima di avermi lanciato uno sguardo. 

Guardai subito Kuroo che aveva smesso di sanguinare, "non ti preoccupare non era forte" mi aprì la porta e corremmo in camera.

mi sentivo in colpa, si era beccato un pugno per colpa mia, ma in fondo in fondo mi ero sentito bene, mi ero sentito protetto, mi ero sentito speciale per la prima volta.


Pov kuroo

Mi erano saliti i nervi, ma anche la soddisfazione di aver avuto la conferma di quello che avevo pensato. sapevo che quel gattaccio aveva messo gli occhi sul mio Kenma e io lo avevo capito, avevo capito che era debole e non dovevo preoccuparmi se avessi voluto fare a botte con lui, il mio Kenma non sarebbe stato portato via da nessuno. 

Andai in bagno per sciacquarmi il naso e la faccia, dicendo a Kenma che sarebbe potuto tornare umano.

Tornai in camera trovandolo seduto, aveva una strana luce nei suoi occhi, mi piaceva, sembrava, paradossalmente,  per la prima volta, veramente contento.

Gli sorrisi, volevo tranquillizzarlo dopo averlo visto terrorizzato.

Mi avvicinai a lui abbracciandolo contro il mio petto, "come stai?" "bene, scusa se per colpa mia ti sei beccato un pugno" lo allontanai leggermente dal mio petto per poterlo guardare negli occhi, "non dirlo neanche per scherzo non è colpa tua, e poi era debole" mi annuì sorridendo.

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Passammo un mese stupendo insieme, mi ero reso conto che quello che provavo era l'amore puro, sarei morto per lui, lo amavo all'infinito, ma non avevo ancora trovato il coraggio di dirglielo.

L'unica cosa che era cambiata erano le visite da parte di suo fratello, sembrava sempre che si stessero per separare per sempre ogni volte che si salutavano, anche se pensavo fosse una mi impressione.

Avevo anche appreso che tra poco tempo Kenma avrebbe fatto 17 anni e decisi che in quell'giorno speciale gli avrei detto quello che realmente provavo, gli avrei detto tutto aprendogli definitivamente il mio cuore.





ZAN ZAN ZAANNNN.
PROSSIMO ULTIMO CAPITOLO AAA PIANGO.

Grazie per la lettura <3
~Tama

.Avrò cura di te.    |Kuroken|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora