Capitolo 8

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Pov kenma

Il rumore della musica era sempre più lontano, sentivo solo le parole di Kayden che cercavano di rassicurarmi e tranquillizzarmi mentre correvamo lontano da quel posto.

Ero completamente nelle sue mani, avevo la vista offuscata dalle lacrime e le gambe che mi reggevano appena.

"Kenma dove vuoi andare?" "N-non lo- so l-lonta-no da lui" "vuoi venire a casa mia?" Annuii senza pensarci.

Non sapevo dove vivesse, con chi, e perché, ma in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri.

L'immagine di quel bacio era stampato dietro le mie palpebre e non riuscivo a smettere di piangere, stavo anche cominciando a non riuscire a respirare, per non parlare del fatto che probabilmente c'erano 7 gradi sotto zero.

"Non hai freddo? Vuoi la mia giacca? Manca ancora un po' a casa" "tr-anquillo r-resisto"

La sua gentilezza mi aveva aiutato leggermente, stavo riprendendo fiato anche se il pianto continuava silenzioso.

Ci vollero circa 20 minuti di camminata per arrivare a casa sua.

"Prego entra e scusa per il disordine" mi disse aprendomi la porta e accogliendomi com un sorriso imbarazzato. "Tranquillo"

Entrai togliendomi le scarpe. Ormai stavo tremando dal freddo e probabilmente Kayden se ne accorse. Corse in un'altra stanza mentre io ancora mi guardavo intorno per poi tornare con una coperta enorme e avvolgermi con essa.

Mi teneva stretto tra le sue braccia "va meglio?" "si, grazie" accennai una smorfia che doveva essere un sorriso.

"Senti kenma che ne dici se ti faccio un te e poi ti preparo il letto? Mi sembri stanco, e magari se ti va mi dici anche che cosa è successo" "no grazie niente té, comunque si ora ti racconto... e comunque posso dormire anche sul divano"

"Non ci pensare proprio, sei mio ospite e per lo più sembra che ti sia morto qualcuno, fammi almeno fare un minimo per aiutarti" "grazie" "seguimi".

Mi liberò dall'abbraccio entrando in un'altra stanza.

Era la camera da letto, "siediti un attimo lì che cambio le lenzuola" volevo replicare e dire che non c'era bisogno ma già aveva cominciato quindi non dissi niente.

"Allora mi vuoi dire cosa è successo" mi parlava con tono dolce, non volevo ancora parlarne, ma lo feci, dopotutto mi ero imbucato in casa sua "vedi, credo mi sia innamorato di Kuroo e questa sera beh, si stava baciando con una ragazza" "stop, ho capito tutto, non sono bravo a consolare la gente quindi se non vuoi parlarne io cambio volentieri argomento" "si è meglio parlare di altro"

Gli ero grato per aver capito che non mi andasse di parlare, mi stava proprio simpatico, forse avrei potuto passare con lui anche più di un giorno.

"Questa casa è tuo o.." "o no pago l'affitto con i soldi dei miei genitori, sai sarebbe una cosa inutile prendere una casa tutta mia, tra meno di un anno... beh capito no?" Disse ridendo, "capito"

"Bene il letto è tutto tuo, se vuoi io sono di là in sala, per qualsiasi cosa chiama e nell'armadio ci sono panni comodi, buonanotte" "hey kayden" lo chiamai prima che uscisse dalla camera.

"Grazie" mi sorrise prima di uscire definitivamente.

Mi cambiai e mi misi a letto, comincia a pensare a quello che avrei dovuto fare, non sarei potuto rimanere da Kayden, ma neanche sarei potuto tornare da Kuroo, anche perché credevo che mi avesse visto piangere quindi qualche strana idea poteva essersela fatta.

L'unica soluzione che mi restava era casa mia, e decisi che dal giorno dopo sarei tornato a vivere lì, come avevo sempre fatto.

Pov kuroo

Mi avvicinai alla porta di casa afferrando il cappotto.

Era buio e non avevo acceso la luce "Kuroo" saltai in aria girandomi verso mi madre "Cristo mamma con questi jump scare mi hai fatto venire un infarto."

Dissi mettendomi una mano sul petto "si si come vuoi, dove stai andando? Soni le 3" "kenma è sparito, non lo trovo e fuori è freddo, faccio solo un giro qui intorno" "va bene ma copriti bene"

"Si mamma, tu torna a dormire" "buonanotte non fare tardi" "notte" le lasciai un bacio sulla guancia prima di uscire di casa.

L'aria gelida mi fece congelare il fiato, mi strinsi tra le mie spalle cominciando a fare il giro del quartiere pensando a come Kenma abbia fatto a vivere tutta la vita fuori anche in inverni peggiori.

Rabbrividii quando l'immagine di Kenma sdraiato al freddo apparve come un fulmine dietro le mie palpebre.

Provai a urlare il suo nome, ma niente. Decisi di avventurarmi per il bosco cercando di ricordarmi dove fosse la sua ex casa.

Pensai che se non avesse voluto passate la notta a casa mia sarebbe stato lì.

Dopo camminate tra sassi e neve fastidiosa che entrava nel collo quando cadeva dai rami, vidi quella vecchia roulotte.

Chiamai ancora il nome del mio gattino, il nome che gli avevo dato io stesso.

Non ricevetti nessuna risposta. Decisi di avvicinarmi, magari stava dormendo.

Aprii lentamente la porta ed entrai.

Il disordine regnava sovrano, c'era un'intero angolo piene di coperte messe a cerchio, doveva essere la cuccia dove dormiva.

Piccoli giocattolini rotti e pezzi di plastica abitavano il pavimento.

Mi accovacciai raccogliendone uno, era una piccola pallina da pallavolo, era tutta masticata e sporca, ma mi fece nascere un piccolo sorriso mentre la osservavo.

Tornai alla realtà, rendendomi conto che Kenma non era lì. Mi sedetti in terra con le mani a reggermi la testa cercando altre idee.

Mi venne poi in mente un possibile luogo. Presi il telefono e inserii il numero.

"Ti prego rispondi..." "è meglio per te che sia una cosa importante" la voce di kageyama mi rispondeva assonnata dall'altra parte.

"Scusa Kags, ma è una cosa parecchio urgente" "parla" "non è per caso che Kenma è li da voi?" "No perché?" "Non lo trovo e sto andando nel panico" "calmo Kuroo, è intelligente non morirà di freddo, domani sia io che Hinata ti aiuteremo, ma ora il mio piccolo gatto arancione sta dormendo e non ho intenzione di svegliarlo" "va bene grazie kageyama" "di niente, torna a casa mi raccomando buonanotte" "notte."

Mi alzai da terra pulendomi i pantaloni, sospirai prima di riprendere la strada di casa.


Grazie per la lettura<3

~Tama

.Avrò cura di te.    |Kuroken|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora