Torneranno di moda gli sguardi, prima o poi.
A. Cuomo
Alzo gli occhi, il giusto per poter scorgere chi sarà il mio nuovo datore di lavoro, la sua voce maschile e quel suo tono marcato mi ricordano un uomo in particolare.
Jordan Brown, è lui l'uomo che mi sta fissando con aria decisa.
Mi manca il respiro, cerco di non darlo a vedere ma la sua presenza mi mette completamente lo stomaco sottosopra, perché sono finita qui? Le cose si fanno più chiare, lui che mi aveva detto che lavorava in una prestigiosa azienda e sempre lui che...oddio, è tutto collegato.
Riprendo fiato e mi alzo per essere alla sua stessa altezza.
«Buongiorno» saluto, incrociando i suoi occhi.
«Salve, è un piacere poterla conoscere di persona. Megan è stata molto di aiuto per poterci mettere in contatto con lei»
In pratica è un bastardo.
«Megan, può lasciarci soli due minuti?» chiede gentilmente rivolgendole uno sguardo.
«Certamente signor Brown, Aurora ci vediamo dopo» dice salutando e chiudendo la porta.
Jordan si avvicina a me e mi accarezza il braccio, la mia pelle al suo contatto fisico rabbrividisce, la stanza sembra improvvisamente fredda nonostante le finestre siano chiuse, e lui giusto per farmi sentire la benvenuta, mi abbraccia. Quell'abbraccio accogliente che ti aspetti solo da qualcuno di intimo, quello che ti comunica di più di una frase. Mi abbraccia come se avessimo condiviso la nostra vita insieme, e nonostante il poco che abbiamo passato, ricambio il suo abbraccio affettuoso.
«Sono contento di rivederti»
«Tu lo hai sempre saputo fin dall'inizio»
«Aurora tu ti sbagli, è stato un caso. Al mio ritorno Megan mi ha fornito l'elenco delle ragazze che avevano richiesto lo stage, è stato incredibile quando ho letto il tuo nome, mi sembrava letteralmente un sogno»
«Ma quello che c'è stato fra noi due non deve ripetersi qui, io voglio questo posto» gli punto il dito.
«Aurora, è da giorni che aspettavo il tuo arrivo, ho cercato di fare le cose per bene, mi sono trattenuto dal non venire all'aeroporto correndoti in contro per riaverti. Non perderai lo stage per ciò che è successo ad Ibiza, è stata un'avventura come abbiamo deciso in quel momento»
Sospiro alle sue parole, le cose potrebbero andare bene nonostante questo incontro.
«Voglio metterti al corrente che uno, la mia attrazione verso di te non è svanita, e due, che domani sera uscirai con me»
«Non se ne parla» rispondo con tono deciso.
«Non ho intenzione di farmi vedere a cena con il mio capo, tutti penseranno che sia già la ragazzina che ti porti a letto per svagarti e che in cambio voglia qualcosa. Quindi no, scordatelo» sbuffo.
«Aurora, qui nessuno si fa gli affari miei, fidati»
«Certo grazie, ma aspetta se qualcuno ci vedrebbe. Cosa direbbe la gente?» domando.
«A me non interessa» risponde.
«A me si»
«Vedo che non siamo in vena di chiacchiere, ti lascio al tuo nuovo lavoro Aurora» saluta senza neanche darmi tempo di replicare, lasciandomi sola.
Cerco di scacciare ogni pensiero di Jordan e mi metto all'opera, Megan mi ha lasciato un post-it con alcune cose da fare essenziali per poter iniziare.
· Crearmi un profilo aziendale
· Accedere al sito principale
· Confermare alcuni fascicoli per rendere ufficiale il mio inserimento
Poche ma semplici cose che una volta eseguite, mi permetteranno di lasciare questa scrivania e recarmi a casa.
Qualcuno bussa, impreparata all'arrivo di qualcuno mi reco all'aperto per aprire, e davanti a me mi ritrovo una graziosa ragazza con dei capelli neri corvino e un aspetto molto elegante.
Un po' spiazzata cerco di presentarmi.
«Piacere sono la nuova stagista, Aurora»
«Io sono Clara e so già chi è lei» risponde con un occhiolino.
«Sono giorni che attendevo con impazienza il suo arrivo, il signor Brown mi ha fatto tirare matta cercando un posto accogliente per lei» racconta sorridendo.
«Scusi?» domando.
«Ero incaricata di trovarle un appartamento che rispecchiasse ciò che sapevamo di lei, qualcosa di accogliente e vicino a noi, e ovviamente con un supermercato non troppo distante»
Sorrido.
«Per fortuna che l'ha scelto lei perché si è rivelato stupendo, c'è tutto quello di cui ho bisogno. Inoltre mi abituerò a questa nuova vita quotidiana»
«Sono contenta sia di suo gradimento»
«Dammi pure del tu Clara, avremo sì e no la stessa età»
«Hai ragione. Se vuoi magari domani mattina posso passare di qua per andare a prendere un caffè, facciamo un po' di break sulle 10:30» mi chiede.
«Mi piacerebbe tanto, così avrò piacere di conoscerti meglio» rispondo.
Mi dà il suo numero di telefono e successivamente torna nel suo ufficio, sono contenta di aver trovato qualcuna con cui poter parlare intanto.
Quando sono circa le 6:30 p.m. raccolgo la mia borsa e il cardigan e mi reco all'ascensore. Le porte stanno per chiudersi quando all'improvviso entra di corsa una donna, bionda e slanciata, la rincarnazione di Afrodite, dea della bellezza greca.
Mi osserva con superiorità, avrà 10 centimetri di tacco ti credo che mi guarda dall'alto in basso con aria schifata, ha una divisa molto semplice se non fosse che questa la riconoscerei ovunque, completo di Dior, della collezione nuova.
La osservo ancora un po' prima che le ante dell'ascensore si aprano al piano terra, la donna esce velocemente e a passo spedito esce dall'edifico seguita da me.
E ciò che vedo fa solo alimentare il fuoco dentro di me, la donna misteriosa si reca da un uomo di spalle davanti ad una limousine, lui si gira e sgranando gli occhi, scopro che è Jordan.
La donna appoggia le labbra su quelle di Jordan, mentre lui le cinge la vita.
Quando si staccano, i suoi occhi incrociano i miei e il suo viso cambia espressione.
Ops, forse questo non dovevo scoprirlo.
Ha lo sguardo pietrificato, ora non può più giocare con me.
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🥂Brindiamo🥂
Volevo ringraziarvi di cuore per le 3000 visualizzazioni, si avete letto bene, 3000!!!
Sono super contenta e quindi vi lascio con questo bel capitolo frizzante, se non fosse per Aurora che ora vorrebbe schiaffeggiare Jordan davanti alla signorina con completo costoso ahaha.
Che ne pensate di questo loro incontro?? Pronti al successivo??
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You make me crazy
RomanceLo sai pure tu, l'amore arriva e stravolge ogni cosa come un tornado, lascia le proprie macerie nel mentre e per quanto tu potrai ricostruire le cose andate perse, nei ricordi avrai ancora quel giorno catastrofico che ti ha segnato. Aurora, un nome...