Capitolo 16- Aurora

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Siano i nostri corpi i gradini per il tuo trono di zar

Alexander Sergejevič Puškin

Durante la giornata, io e le mie amiche abbiamo fatto un bellissimo giro per la città, tra le numerose tappe per i negozi e i nostri spuntini nei bar, avevamo trovato quattro vestiti sensazionali per la festa di questa sera.

«Vanessa, mi passi quelle scarpe con il tacco alla tua destra?» domanda Stefania.

«Guarda che bel figurino» esalta Vanessa passandole le scarpe.

«Dite che questo vestito sia troppo sgargiante?» chiedo.

Il vestito che indosso è rosso, un colore così pieno per attirare l'attenzione, è lungo e mi lascia la schiena scoperta, nel pomeriggio sono riuscita a trovare anche una collana che ci sta alla meraviglia con questo.

«Jordan andrà su di giri quanto ti vedrà»

«Non scherzate, non farà niente di tutto ciò, chissà quante belle ragazze che ci sono in giro e che lui desidera» replico.

«Aurora! Non sparare cavolate assurde. Guardati, sei uno splendore, ti sta divinamente e farai un figurone» dice Martina avvicinandosi a me.

Mi dirigo verso il bagno per prendere la spazzola, la passo sui miei capelli cercando di tirare via dei possibili nodi e torno dalle altre.

Ormai siamo tutte pronte.

Martina indossa un vestito azzurrino, stretto sui fianchi che le fa una vita veramente sottile, i capelli ha deciso di legarli in una coda con due ciuffi lasciati ribelli sul viso, inoltre il suo trucco molto fine rende il viso veramente leggero.

Vanessa questa volta ha deciso di mettersi un vestito lungo bianco, che lascia intravedere comunque i sandali intrecciati, i capelli invece sono lasciati sciolti e le ricadono sulle spalle.

Stefania invece, indossa un abito senza spalline molto grazioso, i capelli legati in una treccia laterale le mettono in risalto gli orecchini di perle.

Raccogliamo le borse e raggiungiamo velocemente l'uscita dove ci sta aspettando Philippe.

***

Entrate in questa gran sala, davanti ai nostri occhi appare eleganza, perfezione e seduzione in un solo battito di ciglia, quanta maestosità in un solo posto. Ci guardiamo attorno, facendo un giro su noi stesse di 360°, conoscere persone di un certo livello ti porta anche ad avere l'accesso di numerose feste private, che puoi solo sognarti.

Cerco lo sguardo di Jordan in mezzo alla gente, chissà come sarà vestito o se avremo l'occasione di parlare di ciò che è successo la notte precedente.

Eccolo.

Viene verso di me, con quel suo sguardo seducente, come se all'interno della stanza ci fossimo solo noi due, il mio cuore palpita sempre di più mentre si avvicina, devo ricompormi, tornare la vecchia Aurora e non vivere questa avventura nonostante sia quello che desidero.

«Chéri» saluta.

«Da quando parli francese?»

«Parlo tante lingue Aurora»

«Illuminami»

«Você é tão sexy querida» sussurra.

«Portoghese mi sa»

«Troppo intelligente»

«Sei splendida stasera»

«Giacca e cravatta ti donano» gli dico.

You make me crazyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora