Oceans

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Pov Zayn

Stavo caricando l’auto pronto a partire per andare da mio padre a Portsmounth quando Wendy mi si presentò davanti, armata di un borsone.

- Dove vai? – chiesi dubbioso.

- Con te.

- No, devo andare da solo.

- Non credo proprio, a costo di prendere un taxi, verrò con te.

- Tu resti qui – le ordinai con tono autoritario.

- Io vado dove voglio – sbuffò incrociando le braccia.

- No – sbottai andandole vicino.

- Sì – affermò avvicinandosi anche lei.

- No – insistetti schiacciandola contro la portiera, con il mio corpo.

- Ho detto che non mi importa di quello che dici – proseguì puntandomi un dito sul petto.

- Ti porto con forza a casa – lo minacciai, fermandole entrambe le mani in basso.

- Fa pure, verró dopo.

- Mi farai diventare pazzo – sbottai tirandomi i cappelli – Sali – e bastò quello per farla sorridere e sedere al posto del passeggero.

Dopo mezz’ora di strada, le luci del pomeriggio lasciarono posto a quelle buie della sera.

- Merda, dove siamo?!

- Te l’avevo detto di girare a destra.

- Shh tu – la zittii.

Cominciò a piovere a dirotto e fummo costretti a fermarci, alla ricerca di un posto all’asciutto.

- Dammi la cartina, tu sei pessimo come navigatore – disse Wendy e infatti dopo neanche 200 metri trovammo un motel.

- Visto? Dovevi ascoltarmi! – cantineló trionfante – hai fatto bene a decidere di portarmi.

- Lo hai deciso tu a dire il vero.

Dopo aver corso sotto la pioggia entrammo nel piccolo motel, bagnati fradici dalla testa ai piedi ...

- Buona sera ragazzi – ci salutò subito una donna all’entrata.

- Salve, avete camere libere? – domandai andando al sodo.

- Siete fortunati se ne è liberata una adesso, dato che è San Valentino c’è anche uno sconto del 30% per le coppie. Voi lo siete? – ci chiese l’impicciona

- Certo – risposi abbracciando da dietro la mora.

- Benissimo, vi prendo le chiavi e arrivo – disse andando via.

Appoggiai la testa sulla spalla di Wendy e  lei stranita mi domandò : - Zayn è andata via, non ci vede più adesso – cercando di staccarsi da me.

- Ci sta spiando da dietro quella porta – le sussurrai all’orecchio – stai al gioco.

La strinsi di più a me, posandole qualche bacio sulla mascella e ben presto le venne la pelle d’oca.

- Ecco a voi, buon soggiorno! – ritornò la donna dopo essersi goduta lo spettacolo, certa di non perdere denaro.

- Grazie, andiamo amore – chiamai Wendy prendendola per il fianco con il borsone in spalla. Feci scendere la mano sul suo sedere, aumentando il suo rossore e trattenendo, a malapena le risate.

- Zayn! – mi sgridò.

- Stava ancora guardando. Volevo solo essere sicuro che non pensasse che la stessimo fregando – mentii divertito.

Black knight [ Z.M ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora