Love song

4.6K 198 11
                                    

Pov Wendy
La testa sembrava in procinto di scoppiarmi e il corpo mi andava a fuoco a causa del caldo che sentivo.

Il braccio di Zayn mi stringeva a sé, il viso rilassato e il leggero russare faceva ben intuire quanto fosse nel mondo dei sogni. Perché diavolo avevo seguito i consigli di Lou?
" Divertiti stasera Wendy, prenditi una sbronza tesoro! Prima o poi dovrai lasciarti andare"
Peccato che con lasciarsi andare lui non intendesse vomitare l'anima e stare come uno straccio.

Mi alzai stiracchiandomi e inciampando nel mio vestito rosso. Perché diavolo mi ero fatta convincere a mettere quel pezzo di abito, inesistente? Stupida, stupida Wendy, borbottai tra me e me.
- Sai non è molto carino lasciare il letto di un ragazzo dopo che hai passato la notte con lui- mi sorrise Zayn, strofinandosi gli occhi.
- Scusa non volevo svegliarti, scusa per ieri, non volevo facessi il babysitter, scusa, scusa. Ti pulisco il bagno, veramente scusa.
- Hai finito di scusarti? Vorrei fare colazione. E comunque non era stato male farti da babysitter.
- Giuro che non berró più in vita mia, ma aspetta ... Me la sono messa io la maglia?
- Non proprio, mi hai stupito. Dovremmo farlo più spesso, tu bevi e io ti tolgo il vestito - rise divertito.
- Oddio, scusa ...
- Non scusarti, credimi hai reso la serata molto più divertente! Avrei giurato che avessi una seconda, invece boom, mi sbaglio di grosso, con una terza abbondante!
- Zayn! Che vergogna - esclamai disperata, coprendomi la faccia.
- Non è la prima ragazza che vedo mezza nuda.
- Sì ma nessuno aveva visto me, mezza nuda!
- Mi sento onorato allora.
- Ho combinato qualcosa di grave?
- Nah. A parte bere come una spugna, buttarti in mezzo alla pista e obbligarmi a prendere a calci qualche maniaco .... O aspetta, mi hai supplicato di spogliarti. Sì direi basta - proseguì con un sorriso sempre più grande.
- Magnifico!
- Forza a fare colazione! - mi incitó - E Wendy molto belle le tue mutandine!
- Zayn! - lo rimproverai ancora.

Poco dopo ci sedemmo a tavola, mentre preparavo un thè per me e del caffè per lui, quando il campanello suonò e come una furia, Sam e Liam entrarono in casa.
- Interrompiamp qualcosa? - chiese Liam.
- Chiudi il becco e dì cosa vuoi. - lo riprese Zayn.
- Oddio! - esclamò squillante Sam - pensavo che almeno tu te lo ricordassi. È il matrimonio di mia zia e voi due, avevate promesso di esserci - mi spiegó.
- Quando mi è venuta la malsana idea di accettare? - mi chiese Zayn.
- Lunedì scorso, dopo che ti ho suggerito in storia mi hai promesso che non mi avresti mandato da sola.
- Forza è ora di prepararsi! Tu signorina con me e tu cerca di farti la barba, non stiamo facendo il remake dell'arca di Noè - si affrettó a dire Sam.
-------------------------------------------------
- Devi dirmi qualcosa?
- No - sbuffai infilandosi un semplice abito, dopo aver fatto una rigenerante doccia.
- Sai avevo capito che con Nate non sarebbe andata. Per quanto vi siete frequentati?
- Per poco - mi irrigidii al suo nome.
- Ma Zayn? Non l'avrei mai detto! Si prospettano uscite a 4!
- Sam ti prego, contieni il tuo entusiasmo e non andare in là con la fantasia- la rassicurai.
- Ricordami perché abbiamo accettato di venire? - mi sussurró Zayn.
- Shhh, siamo in chiesa. Zitto - l'ammonii.
- Non ho mica bestemmiato! - sbuffò - Non mi farò più convincere da te ....
- È quasi finita la cerimonia - lo informai.
- Chi diavolo crede a questa merdata del matrimonio?
- Loro a quanto pare. E tutte queste persone che piangono.
- La mia Wendy non piange? - mi prese in giro.
- No, non credo neanche io a "questa merdata del matrimonio".
- Siamo un Chiesa, modera i termini ragazzina.
- CONGRATULAZIONI!!!! - urlò la folla.
- Oh è finita - sospirai contenta.
- Ti facevo più sentimentale - mi disse Zayn, prendendomi la mano e uscendo dall'edificio.
- Solo perché leggo i libri delle Bronte e della Austen, non vuol dire che bramo il felice e contenti.
- " Solo il vero amore potrà condurmi al matrimonio, motiv per cui, morirò zitella " - citò il moro, una battuta del libro Orgoglio e Pregiudizio.
- Potrei amarti - risi.
- Già lo fai!
- Wendyyyy! - urlò la sposa avvicinandosi.
- Grace, Roland, congratulazioni.
- Oh cara. Sono così felice! Fra qualche anno, quando il Dick, te l'ho chiederà mi capirai- esultò andando con il suo Roland, che sorrideva imbarazzato.
- Mi ha appena chiamato cazzo?
- Hahaha forse! Dick, ti dona però!
- Anche questo a te - disse schiacciandomi in faccia un cupcake.
- Uhmm buono.
- Fammi assaggiare - disse leccandomi la guancia.
- Che schifo - ridacchiai.
- Si sei decisamente buona.
- Bimbi! Non mangiare la mia amica - ci sorrise Sam.
- Non che ci sia molto da mangiare comunque - rispose Zayn, toccandomi il fianco magro.
- Venite a ballare dai ragazzi! - ci invitò Liam.
- Salto - esclamammo io e Zayn.
- Siete due guasta feste! - sospirò Sam.

Io e Zayn ci sedemmo al bancone del bar e iniziammo a parlare e scherzare.

- Facciamo un gioco! - mi propose.
- Spara!
- Oh no, non ti odio così tanto!
- Dovresti smetterla con queste battute, non fanno ridere nessuno.
- Però ridi sempre!
- Facciamo questo gioco!
- Allora come tu ben sai, non sei mai e dico mai in grado di dire di no alle persone.
- Non era vero! - mi difesi.
- Sì certo come no. Comunque io ti insegnero' a dire di NO!
- Questo è il gioco?
- Zitta e giochiamo. Wendy mi dai un sorso di cola, ho la gols secca ...
- Tieni. Quando inizia il gioco comunque?
- È già iniziato e hai già perso. Non sbuffare ahahha!
- Ricominciamo!
- Wendy per favore mi fai bere.
- Uh ... No ... - risposi abbassando lo sguardo.
- No, no. Occhi negli occhi - mi sgridò, sollevandomi il mento.
- Okay. Okay.
- Wendy. Ti prego. Ho molta sete.
- No ...
- Più convinta!
- No?
- È una domanda? - rise.
- No!
- Oh brava! - si complimentò.
- Siii! - esultai.
- Signorina, vuole ballare? - mi chiese un bambino.
Zayn rideva a crepapelle e io titubante accettai.
- Certo - sorrisi, prendendoli la manina.
- Io sono Miky - sorrise il piccoletto.
- Wendy. Sai assomigli un sacco a Sam.
- Sono il suo cuginetto! Però sono alto per la mia età. Ho sette anni!
- Te ne avrei dati nove, alto come sei - mi complimentai.
- Sei proprio bella lo sai - arrossì tutto.
- Grazie. Anche tu sei bello!
- Sò che sono piccolino però se crescessi di colpo. Boom! Nells notte, usciresti con me?
- Anche adesso uscirei con te - gli dissi, accarezzandoli la guancia.
- Yehhhh! - esultò felicissimo - Allora l'ho dico alla mia mamma adesso. Ciaooo! - sorrise correndo via.
- Ben tornata - mi riaccolse Zayn - così alla fine hai trovato l'uomo della tua vita.
- Sembrerebbe di sì ma devo aspettare che cresca un po'.
- Odio questo d-jay.
- È un matrimonio. Cosa ti aspettavi? Musica pop e rap?
- Forse ma non di certo la classifica " evviva l'amore, siamo tutti felici, amiamoci"!
Mi guardai intorno e notai come tutte le coppie si fossero alzate e ballassero. Solo io e Zayn eravamo seduti.
- È decisamente il peggior d-jay della storia - sospirai, poggiando il viso sulla mano.
Era abbastanza deprimente vedere persone con gli occhi a cuore ovunque.
- Muoviti.
- Cosa?
- Andiamo anche noi a fare questa stronzata! - mi disse Zayn, prendendomi per la mano.
- Non eri obbligato - sussurrai.
- Non l'ho fatto perché mi sentivo obbligato - mi spiegò, stringendomi fra le braccia.
- Grazie lo stesso.
- Tutto bene? - mi chiese osservandomi.
- Sì certo. Va tutto benissimo.

Era sbagliato dire che mi sentivo bene, fra le sue braccia? Amata, quasi.

Era sbagliato sentirsi scoppiare il cuore, quando lui mi stringeva la vita?

Era sbagliato poggiare la testa sul suo petto e desiderare l'eternità di quel momento?

Oh sì che lo era. Io ero sua amica. Lui era solo mio amico.
Il sentimento che per tempo avevo sepolto e oscurato, ora prepotentemente si faceva strada dentro di me. Si era insediato dentro la mia carne, il mio corpo e il mio cuore, senza che io gli dessi il permesso di farlo. Era amore? Stretta a lui sperai fosse altro. Non poteva amare. Non era in grado di farlo ed io non potevo dargli il mio cuore. L'avrei perso. Avevo bisogno del mio cuore.

È un po' come una giostra, tu la ammiri da lontano e ne sei totalmente affascinato, tutto eccitato preghi tua mamma che ti faccia salire. Sei lì, più contento che mai, preghi nell' eternità di quel momento e poi inizia a girarti la testa, il posto è scomodo e la giostra monotona. Il problema è quando ci scendi dalla giostra perché ti manca, sì anche se era tremendamente odiosa, ti manca. Ti manca la felicità che ti dava, seppur minima, ti manca il suono che l'accompagnava, anche se talvolta appariva fastidiosa e ti mancano anche i capogiri, che ti provocava, perché quella stabilità che ora possiedi ti fa sentire solo più intimorito. Sono queste le persone, delle giostre e non nel senso, di futili giochi, ma di affezzionati ricordi, come quelli d'infanzia, a cui ripensi più spesso di quanto vorresti. Lui se ne sarebbe andato, se avesse saputo. Era già così lontano, per il semplice fatto che io provassi sentimenti a lui estranei. Dovevo sforzare la vista per non vederlo andar via.Gli occhi bruciano ma tu semplicemente non puoi dirgli addio. Addio vuol dire fine e io non voglio che sia la fine, perché mi ero innamorato del mio amico. Note dell' autrice
Buon giorno! Data la febbre mi sono data da fare e ho pubblicato. La nostra Wendy scopre di essersi innamorata.
Fanciulli passate a leggere il capitolo della nuova storia. Come protagonista abbiamo sempre la mia adorata Sel ma questa volta, il protagonista maschile è Harold ♥

Black knight [ Z.M ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora