Red dress, red tentation

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Pov Narratore
- Mi vuoi ascoltare o continuerai per molto a fissare il vuoto? Credo di essere più affascinante io! - sbottò Nina per l'ennesima volta.
- Uhm no, certo che no ... - le ripose Wendy, mentre giocherellava con la cannuccia della sua diet coke.
- Per l'amor di Dio Wendy, dammi retta! - la riproverò, facendola saltare sulla sedia.
- Nina!
- Wendy!
- Dylan! - le interruppe il ragazzo.
- Era Ciuchino comunque - ridacchio' Wendy,  alludendo alla battuta di Shrek.
- Via via tu! Non sei d'aiuto!
- Hey ragazza mestruata tieni a freno i tuoi istinti omicidi! - la ribeccò Dylan.
Wendy nel frattempo aveva ripreso la contemplazione della sua cannuccia, quando l'ennesimo urletto stridulo della sua amica la fece sobbalzare.
- Vuoi darci un taglio?  Se continui così,  prenderò un infarto! - esalò esasperata.
- Se mi alscoltassi una buona volta! Ma che ti succede?
- Niente,  sono solo stanca.  Ora è meglio che vada - si congedò alzandosi.
- Fatti trovare pronta per le 21.30 stasera! -le urlò dietro Nina. Sì avete capito, urlò ancora.
- Hey, hey! Tutto bene? - le domando Dylan, seguendola fuori dal bar.
- Sì, ho solo dormito poco.
- È la scusa più banale che tu potessi usare ed è anche furto di copyright,  in quanto è la mia scusa più grande.
- Sai dovresti smetterla di leggere la sera il Diario di Bridget Jones, stai diventando molto affine alle esigenze femminili.
- Ho letto solo qulache pagina, intanto mentre ero al bagno,  non trovavo nessuna rivista - sbuffò beccato il moro - E non spostare l'attenzione su altro.
- Credimo sapere cosa fai in bagno non è fra le mie priorità.
- È da un po' che non vedo Zayn, non ha il turno proprio ora? - chiese Dylan, cogliendo il centro del problema.
Il moro dopo il breve soggiorno a Portsmouth non si era, infatti, fatto ne vedere ne sentire per cinque giorni. Al bar dove lavorava, si era dato malato, al telefono non rispondeva e  si era rinchiuso in camera, non facendo entrare nessuno. Wendy si domandava se avesse sbagliato qualcosa e o se fosse stata troppo invadente. Lui era sembrato contento della sua presenza ma sembrava che ora la repellesse come il peggiore dei veleni.
- È malato ...
- Capisco.  Cos'ha?
- Febbre... Raffreddore ... Non lo so'.
- Credevo che il viaggio fosse andato bene.
- Era quello che credevo anch'io ..
- Vuoi un consiglio? Non importa io te l'ho do' lo stesso.  Non ti angustiare.  Non hai fatto niente di sbagliato,  ti sei comportata da perfetta amica, smettila di sentirti in colpa, probabilmente verrà lui da te e si scuserà per esser stato un emerito cazzone.
- Così sarei un cazzone eh?- chiese Zayn divertito dalle espressioni dei due.
- Il fatto che tu sia più alto di me di due centimetri non ti da alcun potere- difese il suo onore Dylan.
- Sei centimetri comunque - rise Zayn.
- Si bhe è uguale, io ora vado. Sono qui vicino comunque,  giusto perché tu lo sappia - disse allontanandosi.
- Sarei un cazzone quindi?- chiese nuovamente Zayn, questa volta a Wendy, però.
- Suppongo di sì.
- Uh, devi essere piuttosto arrabbiata se sei di così scarse parole.
- Direi sorpresa ma scusa discutere di quanto tu sia cazzone non mi provoca una frenesia verbale.
- Molto arrabbiata direi dato che ti ho fatto usare una parolaccia. Devo esserti mancato parecchio in questi giorni - sorrise Zayn, incrociando le braccia e abbassando il viso all'altezza di quello della ragazza.
- Affatto.
- Dov'è la mia dolce Wendy,  sempre propensa al perdono?
- Ha imparato dal suo scorbutico Zayn che il perdono è controproducente.
- Avreo dovuto mandarti un messaggio o qualche stronzata del genere.
- I ragazzi erano preoccupati per te, scompari dal nulla e non dici niente.
- E tu eri preoccupata? - chiese sornione.
- No emerito idiota! - si voltò funesta ma Zayn con me n veloce scatto le sbarrò la strada.
- Oh andiamo scusa!
- Cosa odono le mie orecchie? Delle scuse? Giurerei di essermi sbagliata.
- Scusa veramente - supplicò.
- Non devi scusarti Zayn, ero preoccupata per te. Nessuno sapeva niente e  solo che ... Sei mio amico e io... Si bhe ti voglio bene - borbottó a bassa voce.
- Cosa?
- Ti voglio bene ...
- Vuoi ripetere?
- TI VOGLIO BENE!
- Avevo capito piccola - sorrise Zayn, abbracciandola.
- Cosa ti è successo?
- Anche i migliori si ammalano.
- Potevo aiutarti o farto compagnia. Potevi tenere il tuo stupido telefono acceso! - sbottò tirandoglo un pugnetto sul petto. - Stai diventando violenta,  dovrei farti stare meno con i miei amici, non sono di buon esempio!
- Mi chiamerai la prossima volta che starai male?
-  Se proprio vuoi soddisfare il tuo istinto da infermierina, ti accontenterò,  sarebbe interessante fare il gioco del dottore - ammiccò.
- Sempre molto divertente!
- Bando alle ciance, stasera io e te usciremo e mi farò perdonare!
- Ho promesso a Nina di uscire con lei.
- Vengo anch'io, sai meglio di me che dopo dieci minuti sarà sui divanetti a darci dentro con Ian!
- Uhm vero, mi porti in moto?
- Ah ma allora dopo tutto ti sei divertita! Sarò da te puntuale e mi farò perdonare!  - esclamò stranamente felice Zayn, stampandole un bacio sulla guancia e correndo via.
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- Non credi sia troppo? È una semplice festa?
- Senti Wendy, prova qualcosa di diverso,  solo per stasera, se poi ti senti a disagio potrai ritornare a mettere ciò che preferisci - le consigliò Louis,  passandole l'abito rosso.
Pov Zayn
Eravamo appena arrivati alla festa e per qualche ragione,  Wendy si ostinava a tenere addosso la giacca, nonostante dentro il grande locale, facesse caldo.
- Fra poco ti scioglierai e dovrò portati a casa in un bicchiere. Togli la giacca!
- Non, non ridere però.  Okay? - mi chiese aggrottando la fronte.
- Perché dovrei ....
Non feci in tempo a concludere la frase, che lei si tolse la giacca, mostrandomi il paradiso,  in quel fottuto inferno di vita.  Un corto e aderente abito rosso,  fasciava il suo corpo. Nonostante non fose da lei indossare abiti del genere,  non potei che pensare che fosse assurdamente e indubbiamente sono sexy. Potevo pensarlo di una mia amica?  Fanculo lo era. Troppo anche. Tossi' per attirare la mia attenzione poiché ero rimasto a fissarla per molto.
- Non va vero? Forse è troppo.  Mi sento una salsicetta!
- No cazzo, no non lo sei! - sbottai grattandomi il capo.
- Potresti almeno dire una frase di senso compiuto?  Sei un ragazzo e sei mio amico, un consiglio mi farebbe comodo.
- Mi piacciono i capelli così!
- Oh okay- ripose un po' delusa.
- Andiamo a bere qualcosa- le dissi tirandola per il polso, per portarla davanti al bar.
- Una birra grazie!
- Per te amore? - chiese il barista alla ragazza al mio fianco.
- Il mio amore prende lo stesso!
- Arrivano- disse triste il ragazzo dopo che avevo marcato il territorio.
- Zayn! - mi riproverò Zayn.
- Facciamo un gioco!
- Cosa?
- Ti ho promesso divertimento.  Allora ognuno di noi dovrà dire una parola e quello dopo dovrà ripeterla aggiungendone un' altra, per formare una frase.
- Okay, iniziamo - esclamò soddisfatta bevendo un sorso di birra.
- Inizio io!
- Evviva la galanteria!
- Wendy - iniziai con la prima parola.
-Wendy  è adorabile ... - proseguì ridacchiando.
- Wendy è adorabile e presuntuosa ...
- Wendy è adorabile e presuntuosa ma Zayn....
- Wendy è adorabile e presuntuosa ma Zayn è troppo bello ...- aggiunsi io.
- Wendy è adorabile e presuntuosa ma Zayn è troppo bello e già ubriaco.
- Hey non è vero! - la rimproverai scherzosamente.
Ben presto la situazione dilagò e le frasi diventaromo sempre più insensate.
- Zayn, balla sul bancone del bar perché è una spogliarellista e Wendy gli lancia dei fiori, perché glo vuole bene...
- Wendy parla troppo,  sulla lavatrice perché è stanca e abbraccia un elefante ...
- Zayn urla di essere Dio perché è Dio, e gira con delle mutandine rosa perché i suoi boxer sono a lavare ...
- Hahahah basta, non ce la faccio più,  mi fa male la pancia- rise divertita Wendy,  dopo l'ennesimo shot.
- Sei un' ubriacone!
- Non è vero- singhiozzò ridendo ancora lei - Andiamo a ballare dai!
- No Wendy - la supplicai.
- Allora vado da sola- rise, saltando giù dallp sgabello.
Si buttò in mezzo alla folla e prese a ballare, in modo sensuale, come mai avrei creduto possile ma ovviamente era l'alcool a farla agire. Ben presto si trovò circondata da ragazzi e furioso corsi a raggiungerla.
- Fuori dai coglioni, o ti faccio ritrovare la testa in un posto poco appropriato - minacciai un biondino troppo intraprendente per i miei gusti.
- Eccoti!  - mi saluto Wendy allegra, mettendomi le braccia al collo.
- Eccomi,  adesso si va a casa, forza!
- Noo daii, ti pregooo! Balla con me!
- Solo una canzone - le concessi,  prendendola per i fianchi e avvicinandola a me.
- Ti dirò un segreto: Non mi sono mai ubriacata ...
- Ti svelo un segreto: sapevo il tuo segreto.
- Opsss! Cos'è questa cosa dura che sento sulla coscia?  Sono le chiavi?
- Uhm si le chiavi ... - disso in imbarazzo.  Cazzo di vestito rosso, cazzo di alcool e cazzo di cazzo!
- A casa adesso!
In macchina la situazione non miglioró di certo.
- Uhhhh Zayne ho fame, fame, famee con la f maiuscola- cantilenó con voce infantile, Wendy.
- Ringrazia che Liam ci abbia lasciato l'auto. Sotto il cruscotto trovi del cioccolato.
- Trovato!
Presa dall'euforia so ribaltò, trovandosi con le gambe in aria.
- Uhhh Zayn, mi sa che mi sono incastrata!
- Stai ferma - la calmai, cercando di non guardare le mutandine nere,  in bella vista.
- Fatto! - esclamai, dopo averla liberata.
Giunti a casa mia,  ringraziai i turni di sua zia e di mia madre, che non erano a casa.
- Adesso andiamo a dormire okay?
- Si però voglio la.camicetta con i fiorellini.  Ce l'hai la camicetta con i fiorellini?
- Mi dispiace per te ma stasera abbiamo solo questa - la informai, tirandole il labbro sporgente.
- Mi aiuto a toglierlo? 
- Dio aiutami stanotte - sospirai, tirando giù la zip dell' abito maledetto.
Zayn Malik,  19 anni, morto per arresto cardiaco. Perfette forme delineavano il suo corpo, un seno più prosperoso di quanto pensassi ( non che ci avessi pensato così tanto, giuro ) era costretto in un reggiseno nero, accordato con la parte sotto, di cui avevo già avuto l'onore di vedere, un fondoschiena piccolo e sodo e i lunghi capelli scuri, completavano quella che era una visione paradisiaca.
- Ora mettiamo la maglia, forza.
Mi sforzai di mantenere il controllo.
Poco dopo corse in bagno e vomito' l'anima, mentre le tenevo i capelli.
- Uhh scusa, sono in disastro! - borbottó.
- Nah, è solo la tua prima sbronza.
- Sono un mostro! -sospiro' guardandosi allo specchio.
- Credimi sei tutto tranne che un mostro - le dissi, mordendomi il labbro, incantato.

Note autrice:
Eccomi finalmente!  Sono andata in Polonia a vedere i campi di concentramento e solo oggi sono riuscita a pubblicare.  Benedette siano le vacanze di Pasqua e il coniglio pasquale, perché lui esiste! Gne gne! Come dicevo sono stata da poco nei campi di concentramento,  è stata un esperienza indimenticabile e sono contenta di averla fatta. Per ora la vostra ragazza avventura dopo il Veneto, la Finlandia e la Polonia dovrebbe rimanere a casina,  pronta per i suoi lettori e lettrici. Sicuramente avete saputo di Zayn e del suo allontanamento dalla band,  sono fortemente dispiaciuta e mi spiace che nonostante abbia detto di volere una vita da ragazzo normale, continui a fare il cantante con quel naughty Boy o come diavolo si chiama. Nonostante sia veramente triste della notizia ( se trovate il mio cuore spezzato chiamatemi) da fan rispetto le sue scelte.  Non abbandonero' mai Zayn , lo stesso Zayn che ha ispirato la mia prima storia e mi ha fatto ridere e emozionare con la sua bellissima voce.
Pace e amore belli, vi amo sempre più. 
Ah e se volete parlare via messaggio scrivete pure per qualsiasi cosa, sono disponibile a parlare di qualcunque cosa. Se non l'avete notato amo parlare

Black knight [ Z.M ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora