Jelous

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Pov Wendy

Era martedì e mi trovavo fuori da scuola ad aspettare il suono della campanella, che avrebbe segnato l'inizio delle lezioni mentre stringevo il mio cappuccino fra le dita ormai fredde a causa del vento autunnale e aspettavo l'arrivo di Dylan. La prof di biologia era finita all'ospedale, dopo un'intossicazione alimentare e la mia classe entrava ben due ore dopo. Avevo sempre avuto l'abitudine di presentarmi in anticipo ad ogni tipo di appuntamento così anche questa volta ero davanti alla West High School all'alba delle 9.30. Non c'era anima viva, o almeno così credevo finché con il suo fare sicuro Zayn si avvicinò all'entrata fumando una sigaretta. Non mi salutò ne mi guardò finche con curiosità mi disse:

- Non mi sembravi il tipo che saltava le lezioni.

- Entro due ore dopo, a dire il vero - dissi tenendo il capo semi-chino.

- Dovevo immaginarlo.

- Cosa intendi?

- Intendo che anche un cieco vedrebbe il tuo perbenismo.

- Si chiama maturità, per tua informazione - borbottai.

- Sei quel tipo di ragazza che segue tutto alla lettera -commentò indifferentemente.

- E tu sei il tipo di ragazzo che si rovina con la nicotina - dissi indicando la sigaretta - Sai quanto gente muore di cancro ai polmoni a causa delle sigarette? - continuai.

- Non è un mio problema.

- Dillo a chi è o era malato di cancro ai polmoni - esclamai sentendomi toccata nel vivo e entrando a scuola.

La giornata non era iniziata nel migliore dei modi,mi domandavo quale idiota potesse essere così freddo e ignorante.. Ma un nome a scritte cubitali, con luci al neon urlava Zayn Malik. Dopo essermi scusata con Dylan per non averlo aspettato all'uscita, la giornata passò abbastanza velocemente fra le battute di Hazza e il ciarlare di Sam che mi ripeteva in continuazione quanto fosse adorabile Liam ma su quanto fosse difficile non dire niente ai suoi migliori amici. Oggi avrei avuto il mio secondo appuntamento con Nate e la cosa mi agitava parecchio, sotto sua insistenza era venuto a prendermi e l'avevo trovato a parlare in modo piuttosto acceso con Luke.

- Ciao Nate - dissi avvicinandomi ai due ragazzi che appena mi videro smisero di parlare.

- Hei Wendy, pronta ad andare? Qui io ho finito - rispose allundendo a Luke, credo.

- Uhm, sì certo - salii nella sua macchina e una volta che lui fece lo stesso, partì velocemente.

- Non sapevo conoscessi Luke - iniziai.

- Non molto.

- Non sembrava.

- Ti ho detto che lo sconosco appena, Wendy - ripose irritato stringendo il volante, talmente tanto da farsi diventare le nocche bianche.

- Non volevo farti arrabbiare, scusa... - sussurrai.

- Scusa, io... non volevo. Non sono in buoni rapporti con quel cazzone, il solo sentirlo nominare mi irrita ma non dovevo prendermela con te. Perdonami.

- Non fa niente - di riposta mi strinse una mano sorridendomi, così feci di riflesso anch'io seppur forzatamente.

Il pomeriggio, nonostante il cattivo inizio andò bene e parlammo tantissimo, Nate mi mostrò un bellissima tavola calda, le cui pareti erano ricoperte di frasi dei più grandi filosofi, mi fece ridere molto e rientrammo a casa dopo le sette passate.

- Mi sono divertita oggi, grazie davvero.

- Figurati , è stato lo stesso per me - disse accorciando le distanze con voce roca - Sei tu che hai reso la giornata bella - mi soffiò ormai a pochi centimetri dalle labbra e non potei che incantarmi nelle sue cristalline iridi come una bambina.

Black knight [ Z.M ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora