Usciti da casa trovo una bmw parcheggiata dinanzi al cancello
"E questa è tua? Ieri non eri con un'altra macchina?"
"Si, ieri ero con l'Audi a1 nera, di mio zio che ha lasciato al campo perché lui è tornato con mio padre che non hai sicuramente visto perché è rimasto in macchina"
"Capisco, molto bella comunque la macchina"
"Beh grazie, l'ho presa 1 settimana fa e ha già un paio di raschi sulla fiancata sinistra però vabbè non si vedono neanche"
"No infatti, hai già fatto incidenti in una settimana?"
"Assolutamente no, ma qualche bambino o anche ragazzino avrà rigato la macchina"
"Infami eh"
"Abbastanza" ad entrambi scappo un sorriso
"Allora, dove andiamo a fare colazione?"
"Non so, metto il navigatore e andiamo al primo bar buono che c'è sulla strada"
"Ma si, tanto, basta che si mangia perché ho una fame incredibile"
"Facciamo presto perché io poi devo pranzare con la squadra"
"Ricorda che dobbiamo passare dal club, per la maglia"
"Ah già è vero, allora prendiamo d'asporto e mangiamo in macchina"
"Ti avviso che se ti sporco la macchina non mi assumo alcuna responsabilità ahahahaha"
"No, prendi e pulisci, se no ti mangio al posto della brioche"
"AHAHAH, bella questa, si vede che non mi conosci ancora"
"Ah si?" inizió a farmi il solletico, stranamente lo ha fatto nei miei punti deboli, quelli che non riesco a controllare
"Dai dai, basta non ce la faccio più ahahahahahaha"
"Okay okay, tregua?"
"Tregua" dissi e ad entrambi scappo un sorriso lieve
Partimmo e collegai il telefono alla macchina, per mettere un po' di musica e misi la mia playlist
ho spento il cielo per ritrovare, l'unica luce, dove adesso sei tu
"Adoro questa canzone, la ascolto sempre in macchina, giuro"
"Allora hai bei gusti devo dire"
"Ti ricordi con chi stai conversando?"
"Fai meno lo scemo e fermiamoci a questo bar"
"Va bene, madame"
"Egocentrico, qui la confidenza sta oltrepassando il limite"
"Non fare la preziosa e scendi dalla macchina"
"Che galantuomo, neanche la portiera mi apri?"
"Non sei mica la regina Elisabetta"
"No ovvio, però sono una 'madame' quindi alza quel sedere flaccido e aprimi la portiera"
"Antipatica"
Sembrava che ci conoscessimo da una vita, parliamo con tanta leggerezza, non ci rendiamo conto neanche noi di quanto siano stupide le nostre conversazioni, però con lui sto bene, mi fa sempre ridere ed è la persona che fino ad ora sta riuscendo a farmi dimenticare il mio ex, che a volte cammina nella mia testa
"Buongiorno, che prendete?" Disse con gentilezza il barista
"Per me una brioche alla nutella e un caffè lungo"
"Anche per me la brioche e un cappuccino"
"Perfetto"
Dopo 5 minuti tornò il barista con ciò che avevamo ordinato
"Ragazzi, sono 4 e 50, facciamo 4 euro dai"
"Okay" dissi io, iniziando ad aprire il portafoglio
"Non ti azzardare neanche a pensarci, paghi da qui"
"Avevo detto che l'altro giro l'avrei pagato io"
"E ti pare che lasciavo farti pagare qualcosa?"
"Questa me la paghi"
"Molta paura mi scorre nelle vene"
"Stupido"
Così facendo salutammo il cameriere e tornammo in macchina. Non gli rivolsi la parola per sfregio, anche se lui provava a chiedermi qualcosa io non gli rispondevo e continuavo a mangiare la mia brioche.
"Hai finito con questo teatrino?"
Mi scappò un sorriso e non risposi
"Sei una bambina di 3 anni per caso?"
Annuì ridendo
"La smetti? Mi sento solo così"
"Va bene dai basta, ancora ti metti a piangere"
"Io? Per te? Nah"
"Davvero tanto simpatico devo dire"
"Finito di mangiare?"
"Si, vado a buttare la carta e arrivo"
"Muoviti"
"Non mettermi fretta, grazie"
"Prego"
Gli tirai un piccolo schiaffo sul braccio destro e lui mi rise in faccia
"Ora possiamo andare al club?"
"Fammi mettere la strada sul navigatore e andiamo"
"È la prima volta che ci vai?"
"No, ma non giro mai per queste strade perché primo non le conosco, secondo non posso camminare a piedi e terzo non ho voglia di ricordarmi la strada perché ho troppo sonno"
"Esagerato all'ennesima potenza"
"La fai facile tu, nessuno ti conosce, anche se sei la figlia del mister"
"Sono io che evito le persone in generale"
"Io che ho di speciale da non essere evitato da te?"
"Niente, infatti da oggi ti evito"
"Come faresti a vivere senza di me"
"Onestamente? Non lo so perché fino a 2 giorni fa ci riuscivo benissimo"
"Dai, dillo che con me ti diverti e stai bene"
"Non montarti la testa ma è vero, sto bene con te, mi hai fatto dimenticare tutta la mia vita a Bari in 2 giorni e nessuno c'è mai riuscito"
"Onorato di esserci riuscito, comunque siamo arrivati"
"Enorme mi dicevano"
"Abbastanza, che numero metterai dietro la maglia?"
"Non ne ho idea, è da ieri che ci penso e non sono ancora arrivata ad una conclusione"
"Va bene allora io ti aspetto qui tanto ci mettono poco, cerca di sbrigarti"
"Dammi 10 minuti"
Scesi dalla macchina e entrai nella struttura, all'entrata trovai un ragazzo, mi presentai e chiesi informazioni sul dove trovare del personale per farmi stampare il numero e il cognome. Mi accompagnò alla stanza e prima di entrare dissi al ragazzo che sono la figlia dell'allenatore, così lui mi disse che sarei stata la prima a farmi stampare il numero e mi spiegò che era pieno di maglie da fare.
"Buongiorno scusate il disturbo, piacere io sono Nadia e sono la figlia dell'allenatore, avrei il bisogno di far stampare un numero dietro alla maglia e sui pantaloncini"
"Certo, che numero vuoi che ti sia stampato?"
"Guardi, non per altro, ma se può mettermi il numero 22 e il cognome CHIESA" risposi in maniera molto tranquilla ma allo stesso tempo imbarazzata
"Mh, molto sospetto, 2 minuti e sono pronti"
Passarono davvero 2/3 minuti e uscì dalla struttura con la mia busta in mano, salutai tutti e mi diressi verso la macchina e vidi una ragazza appoggiata sul finestrino della macchina di Federico
All'inizio non volevo andare verso la macchina, non so cosa mi bloccò di scatto, ma iniziai ad innervosirmi senza motivo, continuai a camminare verso la macchina e una volta li iniziai a parlare
"Ehm ciao? Saresti?" dissi porgendogli la mano
"Sono una fan di Federico, tu chi sei scusa e perché sei con il mio ragazzo?"
"Ma sei una fan o il suo ragazzo? Comunque piacere Nadia, sono la figlia del mister"
"Attenta a cosa fai con lui"
"Dai fila via"
"Ma" non finì neanche di parlare che la tolsi dalla portiera e lui alzò i finestrini e mise in moto la macchina per partire
"Mamma mia sono assillanti le tue 'fan'"
"Menomale che sei arrivata tu, non voleva andarsene mica"
"Dovresti dire menomale che esisti tu"
"Fai meno la spiritosa dai, che numero hai messo alla fine?"
"Segreto, lo scoprirai oggi alla partita se questa persona farà un goal tu girati verso i posti riservati e vedrai il numero"
"Sei misteriosa, mi piaci"
"??"
"Nel senso, mi piace il fatto che sei misteriosa"
"Ammettilo dai che ti piaccio un pochino"
"Sisi, io ti amo alla follia e voglio stare con te tutta la vita"
"Fa quasi piangere, no okay non è assolutamente vero"
"Ahahahahaha, dove ti accompagno?"
"A casa, oggi sono da sola, mio padre è ad una conferenza"
"Allora vieni con noi a pranzo, tanto siamo solo noi ragazzi"
"Sicuro che non creo disturbo a nessuno?"
"Ma va, tanto fino alla fine dovrai conoscerli tutti"
"Va bene allora vengo dai"
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Ci sarò io, pronto a proteggerti| Federico Chiesa
Teen Fiction⚠️QUESTA STORIA È FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE, NULLA È REALE E PRENDETE TUTTO CON LE PINZE⚠️ Nadia, ragazza che si è da poco trasferita a Torino, poiché il padre è l'allenatore della Juventus. La sua vita cambiò in 2 giorni, fece tante esperienze...