baby vieni solo con me, non vuoi starci con gli altri- Capo Plaza

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"Finalmente ce l'hai fatta"
"Mio padre mi ha tenuto un po' al telefono per chiedermi delle cose"
"Tipo?"
"Nah niente"
"Dai sono curioso"
"Niente di importante, adesso andiamo che siamo in ritardo"
"Per colpa di?"
"Daiii che palle partiii"
"Okay okay scusa, madame"
Dopo una decina di minuti arrivammo al ristorante dove ci stavano aspettando tutti, indossai la mascherina e entrai con Federico, ci dirigemmo verso il tavolo
"Eccoli i due ritardatari" puntualizzò Berna
"Scusate, colpa mia, mio padre mi ha tenuto al telefono per un po' e così abbiamo fatto ritardo"
"Beh dai adesso sedetevi che ci portano da mangiare, abbiamo preso il solito menù, se vuoi puoi leggere qui quello che mangerai" disse Paulo
"Nono, non serve, mangio tutto, soprattutto ora che ho fame" risposi rivolgendomi a quelli che avevo intorno
"Allora? A cosa brindiamo?" Si alzò Cristiano
"Io direi alla partita di oggi, alla nuova arrivata Nadia, visto, ho imparato il tuo nome, e anche a questa bellissima squadra"
"Alla salute" alzammo un po' tutti la voce portando i calici di vino in alto
Questo posto è davvero bello, è molto raffinato, come già mi aveva detto Federico, la vista è bellissima, affaccia su un laghetto pieno di cigni e alberi davvero belli, qui è tutto così preciso e incredibile, sembra il set di un film.
"Allora Nadia, come ti trovi qui?" disse Morata
"Molto bene devo dire, non mi aspettavo questo tipo di accoglienza, devo dire che mi state tutti stra simpatici e non vedo l'ora di venire allo stadio stasera, non vedo una partita dal vivo da quasi 2 anni, l'ultima è stata Inter-Lazio, sono andata a vederla perché ci gioca un mio caro amico, Nicolò Barella, mi divertì tanto quel giorno"
"Dai oggi se vinciamo ti dedichiamo la vittoria e i 3 punti, siete d'accordo voi si?"
"Ovvio, come posso essere in disaccordo, questa ragazza splende come il sole, acceca tutti solo con gli occhi, mannaggia a te che ti sei fatta viva solo ora" disse scherzosamente Paulo
"Piano piano dai, stiamo sfarfallando ora" risposi io
"Ovviamente si scherza, ma forse ti preferisco il pantaloncino e in body, però così sei davvero bella" disse Berna, anche lui con un tono scherzoso
"Povera ragazza, dove sei andata a finire.." appuntò Ronaldo
"Ma va, adoro questi complimenti se così possiamo chiamarli"
*2oredopo*
"Grazia per queste pranzo raga, ci vediamo stasera, mi raccomando concentrati in campo, oddio sembro mio padre"
"Si un po' assomigli a tuo padre sai, comunque grazie a te della presenza e dell'incoraggiamento" rispose De Sciglio
"Ciao ragazzi, a stasera" disse Federico
"Ti riaccompagno a casa?"
"Si grazie, ora mi riposo un po' e poi vengo con te allo stadio"
"Se vuoi puoi prendere le robe e quello che ti serve e ti lavi a casa mia, dormiamo un po' e poi ci iniziamo a preparare"
"Se per te non è un problema, accetto"
"Assolutamente no, sarei rimasto da solo a casa, una cosa così grande per una persona è troppo, magari per due è meglio"
"Allora adesso vado in casa prendo tutto e ritorno"
"Sbrigati che ho sonno da morire"
"Sisi arrivo madonna abbi pazienza egocentrico di m3rda"
"Ahahahahahah che bello farti incazzare"
Non ero pronta ad una proposta del genere, ho accettato perché anche io sarei rimasta a casa da sola, quindi tanto vale vado da lui. Ho posato la borsa di chanel, pronta per uscire tutte le cose che ci avevo messo dentro. Poi mi sono fatta una coda e mi sono cambiata in fretta, mi sono messa un pantaloncino di velluto e un top nero corto, anche se faceva un po' freddo, mi sono infilata le mie blazer e poi ho preparato lo zaino, dove dentro ho messo dei pantaloni di jeans non troppo larghi a vita bassa di color blue jeans, e poi ho messo la maglia della Juventus e la felpa della Juventus, avevo fatto mettere anche lì in piccolo il numero 22.
"Eccomi"
"Vedo che ti sei cambiata, comunque sui social sono già uscite foto di noi due in macchina e al ristorante, ti crea fastidio? Tanto il gossip ci sarà sempre"
"No assolutamente, alla fine siamo due semplici amici che escono insieme"
"Ah si giusto, degli amici"
"O-okay, possiamo andare"
Mise in moto la macchina e calò un silenzio infernale, pieno di imbarazzo e sguardi spenti
"Arrivati" interruppe il silenzio, avvisandomi del fatto che eravamo arrivati davanti alla sua casa gigante
"Molto ma molto piccola"
"Visto?"
Entrammo e sembrava una reggia, un salotto enorme, una cucina tutta domotizzata e un piano superiore che sicuramente portava alle camere da letto e altre stanze. Posai tutto sul giga divano in salotto e mi diressi verso il giardino, dove aguzzai una piscinetta, ma non una qualunque, sembra molto la jacuzzi e a dir la verità, era proprio lei.
"Questa qui un giorno devi farmela provare" dissi io indicandola
"Quando vuoi, basta che mi avvisi e veniamo qui"
"Okay"
"Saliamo in camera, ho sonno vorrei riposare un po'"
"Va bene, mostrami la tua camera"

Ci sarò io, pronto a proteggerti| Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora