penso che ci sia sfuggito qualcosa- rkomi/irama

231 13 0
                                    

"Te l'ho già detto che sei il migliore?"
"Si, già me l'hai detto almeno 20 volte ieri"
"Ah vabbè, questa è la 21esima allora"
"Dai mangia, il cornetto è ancora caldo"
"Caldo come piace a me, già sai cosa sei"
"Il migliore? Sisi lo sapevo già grazie mille, oltre questo, ma la storia che hai messo ieri sera?"
"Era una situazione troppo bella per non essere immortalata da una storia su instagram, non ti ho taggato perché pensavo ti desse fastidio"
"Ma no, l'avrei rimessa, sappi che io reposterò sempre le storie che farai"
"Da oggi lo so" continuammo la conversazione e intanto io terminai la colazione, così presi il vassoio e mi diressi in cucina per posarlo nel lavandino, lui mi seguì come un ombra, non voleva staccarsi da me.
"Ti va un caffè?" chiesi io prima di farlo a me
"Ehm okay, non bruciarlo però"
"Ti farò il caffè più buono del mondo"
"Staremo a vedere, nana" mi prese dai fianchi e mi girò, io poggiai le mani sul suo petto e i nostri sguardi si incrociarono e sul nostro volto spuntò un sorriso. Questo momento però, durò ben poco, perché il caffè iniziò a sgorgare e dovetti spegnere il piano ad induzione.
"Ecco tieni" gli porsi la tazzina di caffè e gli avvicinai lo zucchero col cucchiaino dentro
"Mettilo tu, non vorrei metterne troppo ne poco"
Così facendo mise lo zucchero e iniziò a sorseggiare
"Buono anche se amaro"
"Colpa tua, avresti dovuto mettere più zucchero"
"Forse per una volta ti do ragione, forse"
Dopo qualche minuti entrambi salimmo in camera nel letto e io accesi la tv per mettere netflix e iniziare una serie che entrambi avremmo voluto vedere.
Misi play e entrambi iniziammo a vedere la serie tv, i nostri sguardi si scontravano poche volte, eravamo entrambi concentrati a vedere la serie tv, fin quando qualcuno non bussò alla porta di camera mia.
"Papà?"
"Posso entrare tesoro?"
"Certo"
"Ciao piccol- Ah ci sei anche te, ciao Fede"
"Salve mister"
"Che stavate facendo?"
"Stavamo guardando netflix"
"Se vuole vado via" disse Federico con totale imbarazzo sul viso
"Ma assolutamente no, qui sei il benvenuto"
A tutti e tre scappò un sorriso
"Tesoro comunque ho una sorpresa per te"
Quando aprì totalmente la porta, vidi un cane sul beige e di razza golden retriever camminare verso il letto dove eravamo seduti io e Federico
"E lui chi è, mio dio quando sei belloooo" esclamai io mentre continuavo and accarezzare il mio nuovo amico a 4 zampe
"Lui è la tua nuova amichetta, puoi chiamarla come preferisci, so quanto ami i cani, quindi te ne ho preso uno"
"È il regalo migliore che tu potessi farmi, ti amo troppo papà, davvero troppoooo" corsi ad abbracciarlo
"Ragazzi comunque è ora di pranzo, cosa volete da mangiare"
"Che ne dite se ordiniamo il poke?" chiesi ad entrambi
"Per me va benissimo, per te Fede? Rimani qui a pranzo?"
"Nessun problema, mi piace il poke!"
"Perfetto allora chiamo io, scendo giù a sistemare le nuove cose del cane, quando arriva l'ordine vi chiamo"
"Okay papi, ti amo" così mio padre uscì dalla stanza e chiuse la porta
"Come posso chiamarla? Chloe? Mi piace un sacco come nome"
"Si chloe le si addice molto, è morbidosa"
"Tu piccola chloe dovrai darmi tanti bacini sappilo"
Il cane iniziò a scondizolare senza fine e a leccare sia me che Federico. Sembrava che la conoscessi da una vita e questa frase l'avrete già sentita altre mille volte, ma da quando sono qui sto davvero meglio
"Ti scatto una foto, sei troppo bella con lei"

 Sembrava che la conoscessi da una vita e questa frase l'avrete già sentita altre mille volte, ma da quando sono qui sto davvero meglio"Ti scatto una foto, sei troppo bella con lei"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Inutile dire che l'ha messa come storia su instagram, quel cane fu la mia salvezza in quel momento.
"Guarda che carini dai"
"Si siamo tanto carine insieme, vero clocki, veroo?"
Dopo un po' mio padre ci chiamò dalla sala per avvisarci del fatto che fosse arrivato da mangiare, così entrambi ci alzammo e scendemmo per mangiare.
"Allora tesoro? Come ti trovi in questa città?"
"Bene pà, ho conosciuto persone fantastiche grazie a te e non posso farne a meno" chiusi questa frase guardando Federico che mi stava guardando nello stesso momento con degli occhi mezzi assonnati e mezzi dolci
"Mh, interessante" rispose mio padre posando lo sguardo su Federico
"Non guardi me mister, io l'ho fatta sentire a suo agio" ridendo disse lui
"Quando siamo in 'famiglia' puoi anche non darmi del lei e chiamarmi Andrea, non siamo nel campo, non serve formalità"
"Va bene mister, cioè Andrea, scusami, riuscirò ad abituarmi"
"Siete due stupidi, non capisco chi lo sia di più"
"Tu sicuramente" puntualizzò Federico ridendo
"Okay adesso ho appurato che sei tu il più scemo" gli risposi mentre una zampa approdò sulla mia coscia
"Che c'è clocki, hai sentito l'odore di cibo?" gli chiesi al cane senza risposta ovviamente
"Non mangiavo il poke da tempo, non ricordavo fosse così buono" mio padre non è un amante di cibo fresco e non cucinato, quindi mi sorprese con questa affermazione.
Dopo qualche orette di chiacchiere e risate finimmo tutti e tre in giardino dove, io e Federico, decidemmo di fare un bagno in piscina, così mio padre gli prestò un suo costume di emporio Armani e lo indossò, io misi un costume intero sul rosa per abbinarlo ai miei occhiali di Versace rosa fluo. Entrammo in piscina e iniziammo a sfotterci, schizzarci e a ridere con un calice di vino in mano.
"Devo troppo fare una storia, stai troppo bene con questo costume e questi occhiali, sono femminili"
"Vai scatta"

 "Devo troppo fare una storia, stai troppo bene con questo costume e questi occhiali, sono femminili""Vai scatta"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Beh ero uscita bene in questa foto, una in costume dopo anni che non ne mettevo una. Non mi è mai piaciuto il mio fisico anche se molte persone me lo invidiano, dicono che ho delle belle forme ma in realtà ho solo dei bei glutei, il seno è relativamente piccolo, anche se molto morbido, ho una vita stretta e una pancia troppo piatta.
"Tanto tra 10 minuti già la leverò, odio il mio fisico"
"Scherzi? Sei perfetta cavolo, la pancia è la cosa più bella, quell'addominale che risalta la vita è la cosa che mi fa impazzire, poi il seno piccolo mi è sempre piaciuto, hai un bel lato b e delle cosce formate ma non troppo, cosa c'è da lamentarsi"
"Non lo so, il mio ex non ha mai valorizzato il mio corpo, ho sempre pensato che mi usasse per soddisfare il suo gioiello e il suo corpo"
"Grazie al cielo l'hai lasciato e facendo ciò hai incontrato me"
"Beh si, lo ringrazio solo per questo"
"Ah quindi io ti ho un po' cambiato la vita"
"No, l'hai stravolta, è diverso, non avevo conosciuto una persona così preziosa e speciale come te, davvero"
"Addirittura"
Mi avvicinai a lui e i nostri nasi si toccavano, così provai a baciarlo ma lui indietreggiò, così da lasciarmi stupita
"Ehm scusami, non so cosa mi è preso"
Dopo questa figura poco bella che feci, lo lasciai da solo nella piscina, mentre io entrai in casa e mi barricai in camera. Entrai in doccia e velocemente mi cambiai. Ero avvolta dalla tristezza e dalla rabbia, mi infilai le mutande e la canotta dei Lakers e presi velocemente i suoi vestiti, li misi in una busta presa a caso e aprii la stanza, scesi giù dove c'era lui ad aspettarmi sul divano
"Prendi, qui ci sono tutte le tue cose, ci becchiamo" dissi io con una voce di una che aveva appena finito di piangere
"Ma Nadia, io.." non gli feci nemmeno finire la frase che gli chiusi la porta di casa in faccia, così da spiarlo dalla finestra, quando aprii la tenda lo vidi con le mani tra i capelli e la busta per terra, dopo un po' scese gli scalini e andò verso la sua macchina, si fermò un attimo accostandosi alla macchina mentre guardava e riguardava tutta la casa e in particolare la finestra della mia camera, per vedere se io fossi lì, così facendo entrò nella macchina e se ne andò.

Ci sarò io, pronto a proteggerti| Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora