Mi sono ritrovata costretta a raccontare tutto ad Alex, insomma magari non proprio tutto tutto, ma la maggior parte della giornata si. Si è arrabbiato da morire, è da un paio di giorni che non ci sentiamo e non vuole nemmeno vedermi. Mi domando se il dubbio di Liam e degli altri possa essere vero, e se magari provasse qualcosa per me? Alex è Alex e per me è tutto, non riesco proprio ad immaginarlo sotto un altro punto di vista.
Per quanto riguarda Noah non abbiamo più parlato dopo quella notte, mi saluta di tanto in tanto quando ci incontriamo casualmente per casa o fuori le nostre camere e un po' questo mi dispiace perchè pensavo che si fosse pentito davvero di aver fatto lo stronzo e quella sera avevo conosciuto una persona diversa, ma forse mi sbagliavo, lui è sempre lo stesso. D'altra parte in casa ormai ho legato con tutti, il lavoro sta andando molto bene e anche con lo studio procede tutto liscio. Bisogna sempre guardare i lati postivi.
"El? Mi stai ascoltando?" mi chiama Ed.
Sono così distratta nell'ultimo periodo che mi perdo con poco.
"No Ed scusami, che stavi dicendo?".
Scuote la testa e riparte con il suo discorso.
"Tra una settimana è il compleanno di Luke, farà una festa a casa sua e ha invitato tutti, te compresa".
"Sei proprio sicuro che io sia compresa? Ci siamo visti mezza volta".
"Se ha invitato noi ha invitato anche te. Poi comunque per Noah lui farebbe di tutto e non penso che lui sarebbe infastidito se tu venissi".
Alzo gli occhi al cielo. Io e Luke ci siamo visti solo una volta e se non ricordo male nemmeno mi ha salutata, insomma non è che mi faccia poi così piacere andare alla sua festa di compleanno, ma se andranno gli altri probabilmente andrò anche io.
"Va bene, ma le cose con Noah non è che vadano tanto bene".
"Certo, ci nascondete cos'è successo quella sera".
"Io ho raccontato tutto quello che eravate tenuti a sapere, non è successo nulla".
"Certo, state via una notte, lui torna che sembra incazzato con il mondo e non dovrebbe essere successo nulla" continua.
Sbuffo. Non avevo proprio voglia di raccontare quello che era successo, per quanto poco fosse.
"Beh non sono fatti miei se ha dei problemi con me, potrebbe parlarmi e risolverli ma non lo fa. Quindi non mi interessa".
"Non ho nessun problema con te Ellie. Non sei sempre al centro dell'attenzione. Ho i cazzi miei per la testa" interviene.
Da quanto ascoltava quello che dicevamo? Perchè uscirsene fuori solo ora e perchè mentire? Era chiaro che avesse qualche problema con me. Quanto era antipatico, come se avessi bisogno di stare al centro della sua attenzione.
Ed mi guarda e alza le spalle. Noah entra in cucina e si prende da bere, quasi come se fosse tutto a posto.
"Sai Noah.. pensavo che potrebbe venire anche El da Luke la settimana prossima" interviene Ed.
"Chiederò a Luke" risponde disinteressato.
"Sai che lui non vuole chiunque alle sue feste, non puoi dirgli che viene con noi e basta?" continua.
"Perchè dovrei?" chiede squadrandomi da capo a piedi.
"Perchè è una di noi".
Sbatte lo sportello del frigo e si gira verso di lui.
"Ah si? Da quando e chi l'ha deciso soprattutto? L'avete fatta entrare qui e basta, ma solo perchè vive qui non significa che debba essere una di noi, non deve seguirci come un cagnolino ovunque andiamo. Può perfettamente stare a casa quella sera".
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Hurricane.
RomanceEllie stava disperatamente cercando una casa in cui stare, una casa diversa dall'appartamento dove viveva adesso con Mya, la sua antipatica coinquilina e collega di lavoro. Il suo sogno era quello di pubblicare il suo romanzo e di essere finalmente...