Capitolo 5

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"Puoi almeno fingere che non ti faccia così schifo dover passare la notte qui con me?" mi chiede.

"Non mi fa schifo Noah, è solo terribile! Se non avessi avuto quella stupida idea, ora non saremmo qui!" urlo.

"Pensavo solo che avessi bisogno di divertirti un po'. Guarda come ti riduci per una roba del genere!" mi fa notare.

In questo momento sono solo arrabbiata. Lui tira fuori la sua felpa dallo zaino e me la passa.

"Togliti quei vestiti bagnati e mettiti la mia felpa. Stai ancora tremando, perlomeno non voglio doverti avere sulla coscienza".

Ridacchio leggermente. Vado nel bagno della camera e inizio a togliere i pantaloncini bagnati completamente appiccicati alla mia pelle. Tolgo anche la felpa e la maglietta, appoggio tutto su un cesto e con un asciugamano mi asciugo il corpo. Mi guardo per qualche istante allo specchio. Devo ammettere che il mio corpo mi piaceva molto, non è sempre stato così, ma nell'ultimo periodo mi ero presa molto cura di me stessa ed il risultato mi faceva impazzire. Non ero molto alta, ma avevo due gambe magre e dei fianchi niente male. Era tutto molto proporzionato e mi piaceva. Rimango in intimo per tutto il tempo passato a guardarmi allo specchio e il seguente lo passo ad asciugarmi leggermente i capelli con l'asciugatore. Prima di aprire la porta del bagno mi infilo la felpa di Noah e mentre cerco di alzare la cerniera mi accorgo che non ci riesco. Litigo per quasi cinque minuti con la cerniera e infine mi decido ad uscire lo stesso dal bagno, chiudendo la felpa con le mani il più possibile.

"Noah?" lo chiamo.

Steso sul letto alza leggermente lo sguardo. Ridacchia alla visione di me, così piccola e minuta, con indosso la sua felpa che mi arriva poco più sotto del sedere.

"La cerniera non si chiude" gli faccio notare.

"Lo so, è rotta".

E adesso? La felpa non vuole saperne di stare chiusa e io stavo gelando di freddo. Guardo il letto e noto che c'è solo un banale lenzuolo a coprirlo. Ok, probabilmente avrei finito per morire di freddo questa notte.

"El, tremi ancora, hai tutte le gambe scoperte. Vieni a metterti sotto le coperte" mi richiama.

Tremavo è vero. Non so perchè ho ancora così tanto freddo. L'aria calda dell'asciugacapelli è riuscita a riscaldarmi molto poco. Il letto è matrimoniale e Noah si è steso proprio al centro. Tossisco leggermente mentre mi avvicino al letto, magari così capisce che voglio che si sposti. Ma sta scrivendo qualcosa al telefono e mi ignora completamente.

"Noah? Puoi spostarti un po'?".

Annuisce spostandosi e continuando ad ignorarmi.

Alzo il lenzuolo e mi ci stendo sotto. Resto a pancia in su con il lenzuolo fino al collo e le mani strette intorno a me stessa per tenere la felpa chiusa. Tengo gli occhi aperti e fisso il soffitto. Stavo morendo di freddo, ma speravo non si notasse troppo. Lui appoggia sul comodino, affianco al letto, il cellulare e si gira sul fianco a guardarmi. Non capisco perchè lo stia facendo, in realtà continuo a non capire nulla di tutto ciò.

"Hai freddo?" mi chiede sottovoce.

Annuisco leggermente.

Si avvicina a me e mi mette un braccio sotto il collo. L'altra mano l'appoggia sul fianco coperto dalla felpa e mi fa girare verso di lui. Sposta la mano sotto la felpa, oramai aperta. Non capisco quali siano le sue intenzioni fin quando non inizia a baciarmi il collo e a spostare le mani in giro per il mio corpo. Senza nemmeno doverci pensare lo scosto con il braccio, lui prova ad insistere ancora.

"Noah spostati!" urlo e finalmente si allontana.

Alzo il lenzuolo e mi alzo dal letto, mi chiudo la felpa e mi dirigo verso il bagno. Lo sapevo che quel ragazzo mi avrebbe portato solo problemi.

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